Torino: lavoratori del CAAT in presidio davanti ai cancelli
Ogni giorno circa un migliaio di dipendenti passa dal tornello, mentre una cifra non calcolabile di persone scavalca le reti per proporsi come giornalieri al nero per 3/4 € l’ora. Risulta evidente che messe di fronte a questa scelta, se pagare i dipendenti o se utilizzare la manodopera al nero, le cooperative si trovano in difficoltà e il giorno di paga spesso decidono di temporeggiare o di ridurre arbitrariamente il dovuto. Due giorni fa un dipendente della coop. 2008, che si occupa di imballare la frutta per la nota piattaforma Carrefour, si lamentava proprio di questo con il presidente Aurelio Mirachi, chiedeva il pagamento dello stipendio di marzo. Neanche a dirlo, il giorno successivo all’ingresso un collega lo avvicina e lo minaccia verbalmente e fisicamente. “Mi manda Aurelio.” Tutti e sei i colleghi della lavorazione si mettono in mezzo e decidono di incrociare le braccia. In pochi minuti vengono requisiti i badge e quindi la possibilità di entrare al CAAT dal tornello.
Questa non è che una storia delle migliaia che si consumano giornalmente in questo posto, sotto la copertura se non aperta connivenza di chi questo posto lo possiede e gestisce… una S.p.a. per il 91.81 % proprietà del Comune di Torino.
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