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Aggiornamenti dal corrispondente in Rojava [audio]

1. Nel primo si parla del bombardamento effettuato dalle aviazione statunitensi e australiane (che fanno parte della coalizione contro lo Stato Islamico) su una postazione militare dell’esercito siriano a Deir al-Zor, nel centro est del paese. Si tratta di un evento tanto più significativo perché rappresenta una palese violazione del cessate il fuoco che vige da alcuni giorni, oltre che un attacco diretto a quello che, almeno da parte delle Nazioni Unite, è ancora considerato il governo legittimo in Siria:

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2. Sempre di poche ore fa sono alcuni bombardamenti effettuati invece dall’aviazione israeliana in territorio siriano, nell’area al confine con il Libano. L’accusa del governo siriano è che si trattti di un tentativo di rallentare le proprie operazioni contro Jabhat al-Nusra (ora Fateh al-Sham), filiazione siriana di Al Qaeda. Israele ha infatti interesse a un rovesciamento del governo siriano, che ha sempre mantenuto una posizione ostile nei confronti dello stato ebraico. Non è la prima volta che Israele effettua un attacco in Siria, come ci spiega il nostro corrispondente:

{mp3}/images/mp3/rojava/3._Is_vs_Sdf.mp3{/mp3}

3. Un aggiornamento sulla situazione generale in Siria e sul significato, nella storia della guerra civile del paese, del cessate il fuoco annunciato alcuni giorni fa. Si tratta del risultato raggiunto in seguito ad alcuni colloqui tra USA e Russia; successivamente il cessate il fuoco è stato accettato sia dal regime siriano, sia – formalmente – dalle forze del Fronte Islamico che gli si oppone, oltre che dalle YPG/YPJ e dalle SDF. Il cessate il fuoco, però, già a distanza di pochi giorni dalla sua entrata in vigore sta subendo molte infrazioni. Prima tra tutte quella ad opera delle forze di Fatah al-Sham, che sta colpendo diversi villaggi nel nord ovest della Siria, ai bordi del nel cantone di Afrin, l’unico dei 3 cantoni del Rojava ancora isolato dagli altri due. Dal nostro corrispondente anche alcune riflessioni sul ruolo delle formazioni di Al Qaeda nel contesto della guerra civile siriana:

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4. Alcune valutazioni sulla decisione da parte delle YPG e delle Forze Siriane Democratiche di aderire al cessate il fuoco degli ultimi giorni. Una tregua, questa, che ovviamente non riguarda invece lo Stato Islamico, che rimane al di fuori di qualsiasi rapporto diplomatico. Per questo nei giorni scorsi i miliziani dell’Is hanno attaccato il Rojava, in particolare nella zona a sud di Shaddadi; un attacco che segue quello già sferrato alcune settimane fa, quando diverse centinaia di miliziani attaccarono le posizione di YPJ e YPG, causando molte vittime ma venendo infine respinti:

{mp3}/images/mp3/rojava/3._Is_vs_Sdf.mp3{/mp3}

5. Infine un aggiornamento su quanto sta accadendo nella zona più travagliata della Siria, ovvero nella regione di Aleppo e nelle campagne circostanti. Qui è avvenuto un bombardamento con armi chimiche da parte Stato Islamico contro alcuni villaggi della zona; si tratta di villaggi che erano stati liberati dalle Forze Siriane Democratiche poche settimane fa, alla fine di agosto:

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