InfoAut
Immagine di copertina per il post

Aleppo. Al via l’evacuazione dei miliziani jihadisti

Alla fragilità delle tregue internazionali e non a cui il distretto cittadino, come l’intera regione, è altamente abituata, si interpongono le voci diplomatiche di Russia e Turchia, che assicurano un salvacondotto per i miliziani jihadisti pronti a lasciare la zona. Le immagini raccontano di tantissimi civili in cerca di un modo per lasciare le zone distrutte, mentre la raccolta dei cadaveri pare compito destinato ad un prossimo (?) futuro.

L’ evolversi degli eventi ad Aleppo, dopo il blocco iraniano all’accordo di massima tra Russia e Turchia, ha avuto strascichi vistosi nel paese del sultano Erdogan, dove ieri migliaia di sostenitori jihadisti sono scesi in piazza nelle principali città con, tra l’altro, le bandiere dell’ ISIS.

Qui l’articolo di Nena-News:

Le autorità siriane consentiranno il passaggio verso la città di Idlib agli islamisti e ai loro familiari. Il nuovo cessate il fuoco, dopo quello fallito di ieri, sarebbe frutto di una intesa tra Russia e Mezzaluna Rossa turca.

della redazione

 

Roma, 15 dicembre 2016, Nena News –

Un nuovo accordo di tregua, raggiunto (pare) da Russia e Mezzaluna Rossa turca dopo il fallimento di quello previsto ieri, consentirà l’evacuazione oggi di 4 mila miliziani jihadisti e le loro famiglie da Aleppo Est, riconquistata dall’esercito nazionale siriano nei giorni scorsi.

Le ultime notizie che giungono dalla zona orientale della città, ridotta dai combattimenti in macerie, riferiscono che l’accordo prevede che ad uscire, dal quartire di Ramoussa, siano prima di tutto i feriti. Non è chiaro se si tratti di civili rimasti coinvolti nei bombardamenti o di jihadisti. Sono comunque già pronti 20 autobus e 10 ambulanze. “Il primo convoglio di civili feriti, dei loro parenti e di altre famiglie di civili è in corso di preparazione”, ha riferito un medico Ahmad al-Dabis, . “Le persone stanno iniziando a salire ora sugli autobus”, ha aggiunto, precisando che sono circa 200 le persone che dovrebbero essere evacuate presto a bordo di tre autobus.

I miliziani di Ahrar al Sham, un gruppo salafita alleato dei qaedisti di an Nusra, hanno dichiarato all’agenzia di stampa francese AFP che lasceranno la città “dopo il primo o secondo convoglio”.

Fonti locali dicono che questa mattina sarebbe stato aperto il fuoco contro una ambulanza e tre persone sono rimaste ferite.

Stando a quanto ha riferito il ministero della difesa di Mosca, alleata del presidente siriano Bashar Assad, gli ultimi sviluppi sarebbero frutto di una decisione dello stesso leader russo Putin. “In base alle istruzioni del Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, il centro russo di riconciliazione in collaborazione con le autorità siriane si prepara alla conclusione dell’evacuazione dei restanti membri delle milizie e delle loro famiglie dai quartieri orientali della città di Aleppo. L’evacuazione avviene con l’aiuto di telecamere a circuito chiuso e droni. Le autorità siriane garantiscono la sicurezza di tutti i membri delle forze armate, che avevano deciso di lasciare i quartieri orientali di Aleppo”, è scritto in un comunicato.

Nena News

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

To Kill a War Machine. Un documentario su Palestine Action

Palestine Action è un collettivo che da anni porta avanti una campagna di sabotaggi ed iniziative in solidarietà con il popolo palestinese. Di recente il collettivo è stato dichiarato organizzazione terroristica da parte dello stato britannico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Strage di giornalisti a Gaza: Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea assassinati da Israele

Questa notte i giornalisti Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea sono stati assassinati da Israele in un attacco con drone che ha colpito una tenda di giornalisti davanti all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: armamenti e mezzi cingolati al porto. Procura apre inchiesta, presidio dei portuali

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi alla nave Bahri Yanbu, il cargo saudita su cui sono stati trovati armamenti e mezzi militari cingolati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”: dopo l’assemblea nazionale in Val di Susa inizia un percorso di mobilitazione sui territori verso e oltre l’8 novembre a Roma

Riportiamo di seguito gli interventi introduttivi dell’assemblea nazionale tenutasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità in modo da sottolineare le caratteristiche del percorso di mobilitazione contro guerra, riarmo e genocidio in Palestina proposto in tale occasione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Taser: due persone morte nel giro di 24 ore dopo essere state colpite dalle pistole elettriche

Un’altra persona è morta dopo essere stata colpita con il taser dai carabinieri: si tratta di un uomo di 47 anni di origini albanesi che è deceduto a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, nella serata di domenica. 

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggiornamenti su Alfredo Cospito e proposta contro il blocco della posta

Per rompere l’isolamento a cui l’anarchico Alfredo Cospito* è sottoposto tramite il blocco praticamente totale della corrispondenza, rilanciamo qui la chiamata a mandargli cartoline e lettere…

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso