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Barcellona: universitari in mobilitazione contro aumento tasse

A scaldare la situazione ci ha pensato la polizia che dopo le mobilitazioni di marzo, a ridosso della manifestazione di ieri, ha provveduto ad arrestare 3 studenti, oltre altri 2 “convocati” in questura per sottoporli ad interrogatori. Nonostante ciò alla manifestazione di ieri, un presidio convocato sotto il segretariato per l’educazione, uno degli enti competenti in materia di riforme scolastiche, hanno partecipato oltre 500 studenti in maniera pacifica. A seguire ci sono state 2 cariche della polizia attraverso le quali hanno identificato 6 persone e fotosegnalate decine di altre cui serviranno, come stanno provvedendo i Mossos de Esquadra negli ultimi mesi, a mettere in campo una repressione dei movimenti basata anche su multe e sanzioni personali per manifestazione non autorizzata.

A partecipare a queste mobilitazioni universitarie è un movimento abbastanza eterogeneo, convocato dalle assemblee autorganizzate dalle diverse università in cui sono presenti diversi studenti politicizzati, facenti parte a collettivi e non o appartenenti ai sindacati studenteschi. Non presenti soltanto i sindacati più “istituzionali”.

A dare sostegno contro i tentativi repressivi delle forze dell’ordine e questo sistema di multe, il gruppo della sinistra indipendentista “Alerta Solidària”, una cassa di resistenza intervenuta anche senza essere direttamente coinvolta all’interno di questo movimento.

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