InfoAut
Immagine di copertina per il post

Bildu, Legge, Magistratura e Politica

La legge sui partiti e la sua riforma del gennaio scorso hanno impedito che una classe politica e di amministratori comunali possa essere messa al vaglio degli elettori. Nei comuni retti in questi quattro ultimi anni da Accion Nacionalista Vasca, i loro cittadini non potranno giudicare la passata gestione municipale. Non perché le sindache, molte donne hanno occupato la massima carica amministrativa, o gli assessori fossero stati inquisiti o peggio condannati. Erano semplicemente degli “untori” che con la loro presenza in una qualsiasi lista elettorale di natura “sinistra indipendentista” avrebbero contaminato e quindi invalidato la lista. Ancora non è arrivato un giurista, non un politico, ha spiegare come sia possibile essere immacolati penalmente e non potere candidarsi alle elezioni. In Europa. Stiamo parlando di circa quaranta mila persone nel Paese Basco che potenzialmente, anzi praticamente vista la decisione del Tribunale Supremo, sono “untori”. Ironia a parte, questo significa eliminare decine e decine di amministratrici e amministratori che avrebbero legittimamente rappresentato i loro cittadini, quelli che li avrebbero votati. Significa anche evidenziare ancora un volta come l’area della sinistra indipendentista sia capace di esprimere un rinnovamento anche “forzato”, con l’età media dei suoi candidati che è la più bassa tra tutte le opzioni elettorali presenti.

Non solo ma la “motivazione sopravvenuta” contenuta nella ultima modifica della legge sui partiti, approvata da PSOE e PP, rimane come un spada di Damocle sulla attuazione dei candidati di Bildu che venissero eletti. Visto l’input politico della apertura di inchieste, impugnazioni è lecito supporre che un microscopio sarà puntato su quanto fanno e dicono gli eletti di Bildu. Lo ha ricordato a chiare lettere il responsabile per la giustizia del Partido Popular,  Federico Trillo, lo stesso che ha firmato l’accordo con il Governo Zapatero per dare il via alla impugnazione di Bildu, sostenendo che l’informativa della Guardia Civil sulle relazioni EA-ETA “danno molto gioco”. Relazioni EA ETA che si basano un “documento” in cui gli ineffabili benemeriti spagnoli hanno tradotto dall’euskara…tergiversando il contenuto e che il Tribunale Costituzionale non ne ha tenuto conto.

Sempre la legge sui partiti ha impedito che un partito, in questo caso, come Sortu sia presente a queste elezioni. Sempre il Tribunale Supremo ha negargli legittimità in attesa, lunga in questo caso essendo un partito e non una coalizione elettorale, che si pronunci anche qui il Tribunale Costituzionale. Un decisione in questo caso dove chiaramente la giurisprudenza costituzionale spagnola dovrà dirimere se Sortu, nato come espressione della sinistra indipendentista della svolta strategica, processo democratico e vie politiche e senza violenza, può essere contemplato nell’ ordinamento politico istituzionale spagnolo del XXI secolo. Che la Spagna si trovi con una brutta gatta da pelare ormai è chiaro. La sinistra indipendentista lo aveva detto in tempi non sospetti, prima della sentenza del Tribunale Costituzionale: la scelta strategica per un processo democratico senza violenze ne ingerenze e la costituzione di un polo per la sovranità e di sinistra è irrevocabile, con o senza legalizzazioni. Un dimostrazione di forza e di consapevolezza della dimensione della area sociale che la sinistra indipendentista rappresenta.

Magistratura condizionata dalla politica?

Sia il Tribunale Costituzionale, che quello Supremo che l’organo di governo della magistratura spagnola, il Consejo General del Poder Judicial  è di nomina politica. Il Procuratore generale lo nomina il Governo. Le impugnazioni delle liste elettorali  e le richieste di il legalizzazione dei partiti, sono state promosse, attraverso Procura Generale e Avocatura dello Stato, dal Governo, adesso socialista, ma dal 2002 al 2004 del Partido Popular. La Legge dei Partiti, madre di tutte le illegalizzazioni è stata elaborata e approvata in modo bipartisan dal PSOE e PP. Era il 2002 Governo di Josè Maria Aznar. Quindi le azioni giudiziarie su questo aspetto della “questione spagnola nel Paese Basco” palesano un condizionamento politico. Forse il nodo del contendere potrebbe riguardare quanto questo condizionamento “è diretto”. Il ministro degli Interni, Rubalcaba, chiamato in causa sull’argomento, illazioni lo davano conversare con un giudice del tribunale costituzionale prima della sentenza”, ha sementito seccamente mentre il ministero di giustizia, in una nota, ricorda che il Governo “ha impugnato le liste di Bildu perché c’erano gli elementi per farlo. Poi il Costituzionale ha espresso il suo parere e tutti i poteri devono accettare tale sentenza”.

Tutto in regola quindi. Non sembra proprio. Esteban Gonzales  Pons, vicesegretario della Comunicazione del PP lo dice in modo, politicamente,  chiaro. Il Tribunale Costituzionale è un organo giuridico che ieri “si è comportato come un organo politico”. Perché? Ha preso “una decisione politica a favore della politica di Batasuna e contro la politica dei democratici”, cosa questa “incomprensibile”, ha detto.

Anche perché, gli fa eco la sua collega di partito la presidente della Comunidad de Madrid, Esperanza Aguirre, Bildu è “una manovra degli etarras “ che staranno nelle istituzioni perché cosi hanno voluto i socialisti”. A smorzare i toni ci pensa il presidente del PP,Mariano Rajoy conscio che il cammino che ha portato fino al Costituzionale era stato concordato con il PSOE e che la sentenza potrà essere “utilizzata” in campagna elettorale. Pur non condividendo la sentenza, “significa un passo indietro nella lotta al terrorismo”, Rajoy  dice che il PP “lavorerà con tutti i mezzi legali per porre fine definitivamente al terrorismo di ETA” chiedendo la governo di “fare altrettanto”.

Dritti alla questione sono andati invece gli esponenti di Bildu. Nonostante la sentenza a favore il segretario di EA Uritzar ha detto che “c’è stata un riflessione anche politica della situazione che si poteva creare se ieri Bildu rimaneva fuori dalle urne” aggiungendo che “ dal momento in cui i giudici vengono eletti dai partiti politici l’indipendenza può essere messa in dubbio”.

 

da: www.talkingpeace.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

bilduPaesi Baschisinistra indipendentista

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso l’assemblea nazionale “Guerra alla guerra” di domenica 27 luglio a Venaus

Ripubblichiamo due contributi radiofonici che hanno il pregio di illustrare le caratteristiche che si propone di avere l’assemblea nazionale “Guerra alla guerra” di domenica 27 luglio alle ore 12.30 a Venaus, durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Georges Ibrahim Abdallah uscirà di prigione il 25 luglio, dopo 41 anni di reclusione

Abbiamo tradotto questo testo apparso su ContreAttaque in seguito alla notizia della decisione di fare uscire dal carcere Georges Ibrahim Abdallah dopo 41 anni di reclusione ingiusta, simbolo della persecuzione e dell’attacco da parte di Stati Uniti e Israele in primis e, di conseguenza della totale complicità di uno Stato europeo come la Francia, nei confronti di un militante anti-imperialista, rivoluzionario marxista libanese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: il bilancio degli scontri settari a Sweida sale ad almeno 250 morti. Israele bombarda anche Damasco

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani il bilancio delle vittime degli scontri settari intorno alla città meridionale a maggioranza drusa di Sweida è di almeno 250 morti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Google ha aiutato Israele a diffondere propaganda di guerra a 45 milioni di europei

Uno studio ha rilevato che, da quando ha colpito l’Iran il 13 giugno, l’Agenzia Pubblicitaria del Governo Israeliano ha speso decine di milioni in annunci pubblicitari solo su YouTube.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Che ci fanno dei soldati israeliani nelle scuole del Chiapas?

Questi giovani (tutti ex soldati) entrano nelle scuole pubbliche locali attraverso una associazione di “volontari” chiamata in inglese “Heroes for life” e più esplicitamente in ebraico “Combattenti senza frontiere” con il fine dichiarato di “dare un’altra immagine al mondo delle IDF”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Obbligazioni di guerra a sostegno di Israele

Un’indagine rivela che sette sottoscrittori di “obbligazioni di guerra” sono stati determinanti nel consentire l’assalto di Israele a Gaza.  Dal 7 ottobre 2023 le banche hanno sottoscritto obbligazioni emesse dal governo israeliano per un valore di 19,4 miliardi di dollari. di BankTrack, PAX e Profundo (*), da La Bottega del Barbieri Un’indagine condotta dal gruppo di ricerca finanziaria olandese Profundo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: nasce la Global Sumud Flotilla, “il più grande sforzo civile per rompere l’assedio di Gaza”

Attivistɜ e volontariɜ della Freedom Flotilla Coalition, della Global March to Gaza e del convoglio Sumud si sono uniti per lanciare la Global Sumud Flotilla (GSF) – il più grande sforzo civile via mare dalla nascita dell’assedio illegale imposto dall’occupazione israeliana a Gaza. A giugno, migliaia di volontari sono stati mobilitati via terra, via mare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

E’ uno sporco lavoro / 1: ma qualcuno deve pur farlo…

Almeno per una volta l’alter ego dell’ispettore Stephan Derrick, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha lasciato da parte l’ipocrisia con cui da tempo l’Europa maschera le sue posizioni dichiarando che «Israele sta facendo il lavoro sporco anche per noi». di Sandro Moiso, da Carmilla Una frase che più che dai dialoghi della serie televisiva che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La ribellione dei ricercatori: 300 membri del CNR rifiutano di collaborare al riarmo

Oltre 300 ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno dichiarato la propria indisponibilità a prestare la propria attività intellettuale a studi finalizzati al settore bellico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

UK: Palestine Action e legislazione anti terrorismo

23 giugno 2025 – Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l’organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aske realizza una marcia verso il carcere di Basauri

L’organizzazione ha manifestato la propria solidarietà ai prigionieri politici baschi, sottolineando la necessità di sostituirli e di raggiungere “l’indipendenza e il socialismo a cui mirano”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Inquietudini irrisolte in Euskal Herria e Corsica

Domenica scorsa, 3 marzo 2024, cadeva il 48° anniversario del massacro operato dalla polizia spagnola a Vitoria-Gasteiz e costato la vita a cinque operai

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Euskal Herria. Manifestazione di massa per chiedere che il ritorno a casa dei prigionieri politici baschi diventi realtà

Sotto lo slogan “Etxera bidea gertu” e dopo due anni di mobilitazioni decentralizzate nei villaggi a causa della pandemia, Sare e Bake Bidea hanno riunito decine di migliaia di persone a Bilbao in difesa dei diritti dei prigionieri baschi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Caso del 14 luglio a Saint-Jean-de-Luz: rilasciati i quattro giovani arrestati

Tre giovani sono stati arrestati mercoledì 15 settembre e un quarto è apparso alla stazione di polizia in relazione agli eventi del 14 luglio a Saint-Jean-de-Luz. Posti in carcere, i quattro sono stati rilasciati. Tre giovani sono stati arrestati alle 6 del mattino di mercoledì 15 settembre e presi in custodia presso la stazione di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Txikito, situazione di allarme estrema

Txikito, Iñaki Bilbao Goikoetxea, un prigioniero politico basco, ha iniziato il suo ultimo sciopero della fame il 6 agosto. Il giorno prima aveva annunciato a chi gli era vicino che stava iniziando uno sciopero della fame e delle comunicazioni a tempo indeterminato. I suoi obiettivi sono gli stessi che ha mantenuto nei suoi ultimi scioperi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Saioa Sanchez , prigioniera politica basca rifiuta un trasferimento umiliante

Saioa Sanchez Iturregi è un’attivista rivoluzionaria basca per l’indipendenza imprigionata a Nantes. Dal 2013 sta scontando una pena detentiva di 28 anni per l’esecuzione di due guardia civil da parte dell’ETA e deve affrontare ulteriori procedimenti legali nello Stato spagnolo per le sue attività in clandestinità. È incarcerata nel carcere femminile di Rennes come le […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paesi Baschi: due attiviste solidali con i detenut* arrestate per ordine di Madrid

Due compagne del Movimento per l’amnistia e contro la repressione (Movimiento pro Amnistía y contra la Represión ATA) sono state arrestate lunedì a Vizcaya per ordine dell’Audiencia Nacional. Nel corso dell’operazione sono state perquisite diverse case. ATA ha affermato che si tratta di Valentina Morisolli, che vive nel distretto di Usansolo a Galdakao, e Gaizka […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Paesi baschi: Licenziato per aver sostenuto i detenuti

C’è chi riceve apprezzamenti bipartisan indossando una maglia per solidarizzare con un neonazista ucraino che, incidentalmente, fa anche il calciatore. E c’è chi viene fatto fuori dal Granada. Noi stiamo con Unai Etxebarria. Assurdo licenziamento per aver portato solidarietà a dei detenuti. Solidarietà e repressione (nel mondo dello sport) Unai Etxebarria, portiere del Granada CF, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prigionieri ETA: concentrazioni e proteste di Etxerat in 14 spiagge basche

Il gruppo di parenti e amici dei prigionieri dell’ETA, Etxerat, si è concentrato questa domenica su 14 spiagge basche e due nel Paese basco francese per chiedere “la fine della dispersione” dei prigionieri dell’ETA. Poco prima di iniziare, a mezzogiorno, la concentrazione sulla spiaggia di La Concha a San Sebastián, alla quale circa un centinaio […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato di ATA. Il prigioniero politico basco Patxy Ruiz ha sospeso lo sciopero della fame dopo 31 giorni

Il prigioniero politico del Txantrea (storico  quartiere indipendentista di Pamplona), Patxi Ruiz ha lasciato oggi, il 31 ° giorno, lo sciopero della fame che ha mantenuto dall’11 maggio. Lo stesso Patxi ha spiegato a un amico che questa mattina ha iniziato a nutrirsi e che spiegherà i motivi per cui ha sospeso lo sciopero della […]