
“Blocchiamo tutto!”: il giorno dopo le 80 piazze d’Italia per la Palestina. Aggiornamenti, corrispondenze e valutazioni
Centinaia e centinaia di migliaia di persone – “oltre un milione”, secondo le valutazioni di USB – per le strade di 80 città d’Italia ieri, lunedì 22 settembre, nell’ambito dello sciopero generale per la Palestina e in supporto alla Global Sumud Flotilla, contro il genocidio per mano israeliana e l’economia di guerra in tutta Italia.
A lanciare l’astensione di tutte le categorie dal lavoro è stata l’Unione Sindacale di Base e l’adesione di Adl Cobas, Cobas, Cub e Sgb, dietro la parola d’ordine “Blocchiamo tutto!”.
In tutta Italia – e per tutto il giorno – svariate centinaia di migliaia di persone si sono materializzate nelle piazze in un centinaio di città tra manifestazioni, cortei, piazze e blocchi, come raccontato per l’intera giornata del 22 settembre da Radio Onda d’Urto: CLICCA QUI.
Quella del 22 settembre è stata una prova di forza imponente da parte di una composizione ampia, radicale, combattiva e trasversale. Qualche numero: almeno 100mila a Roma, 50mila a Milano e Bologna, poco meno a Napoli, Firenze, Palermo, Venezia, Genova, Torino, tra blocchi in porti, autostrade, tangenziali, superstrade, stazioni, metropolitane.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Guido Lutrario dell’esecutivo nazionale dell’Unione Sindacale di Base (USB). Ascolta o scarica.
A Milano 2 ore di corpo a corpo per entrare in Stazione Centrale, militarizzata, e scontri pure nella vicina via Vittor Pisani, dove fino a tarda sera è andato avanti un blocco – presidio. Qui convalidati 11 arresti. 2 minorenni trasferiti al carcere Beccaria, 9 maggiorenni al carcere San Vittore. Sempre a Milano ieri sera, alla fine della prima recita del Trittico di balletti a La Scala, l’étoile Roberto Bolle e tutti i danzatori del corpo di ballo si sono riuniti sul palco con in mano tre bandiere della Palestina. Sul fondale la scritta “Stop al genocidio”. Un gesto accolto da un lungo applauso di un teatro completamente sold out.
Le valutazioni della giornata meneghina con Raja, compagna del Centro Sociale Lambretta. Ascolta o scarica.
Ancora sciopero generale “Blocchiamo tutto”, ma a Venezia, con gli idranti usati a profusione contro migliaia di persone che per ore hanno bloccato il porto lagunare. A Bologna invece lungo blocco di autostrada e tangenziale, tra idranti, cariche e lacrimogeni. Qui 8 i fermi, di cui 4 tramutati in arresto. 7 persone portate in Questura infine a Bergamo, con l’accusa di aver cercato di bloccare alcuni treni. Le 7 persone sono state liberate a mezzanotte. Nel pomeriggio, fronteggiamenti anche a Catania, nella zona del porto, poi bloccato.
Da Bologna sentiamo Federico della nostra redazione Emilia Romagna. Ascolta o scarica.
BRESCIA – Brescia: Oltre 25mila persone mobilitate in 2 cortei per la Palestina, a poche ore di distanza l’uno dall’altro. Al mattino in oltre 10mila hanno sfilato, partendo da piazza Loggia e bloccando la metropolitana. Ancor più corposo il corteo della sera, partito dalla Prefettura. In piazza Repubblica almeno due i fronteggiamenti con la polizia, schierata a difesa della stazione Fs. Cariche, manganellate, blindati fatti muovere pericolosamente tra la folla e un’ondata di lacrimogeni, caduti copiosi pure in via Gramsci. Numerosi i contusi, almeno 2 in ospedale per accertamenti – uno è minorenne – dovuti alle manganellate date, puntualmente, sulla testa delle persone. Il corteo bresciano è comunque tornato compatto in piazza Rovetta, da dove sabato partirà una nuova manifestazione per la Palestina: appuntamento dalle ore 15.
ONU – La Meloni, di fronte alle piazze, preferisce…andare al di là dell’Oceano Atlantico. La premier è atterrata nelle prime ore di martedì 23 settembre a New York per l’assemblea generale dell’Onu; il suo intervento è previsto mercoledì sera, ma già si sa che manterrà il Governo italiano tra i pochissimi ancora schierati – ventre a terra – a fianco del genocida Netanyahu e del suo sodale Usa, Trump. Il tutto mentre, sempre all’Onu, altri 11 Stati – con la Francia capofila – hanno annunciato formalmente il riconoscimento dello Stato di Palestina, come già fatto da più di tre quarti degli Stati del mondo.
PALESTINA – Intanto almeno 37 persone sono rimaste uccise stanotte notte nella Striscia di Gaza dal genocidio imperterrito condotto da Tel Aviv, con la complicità della comunità internazionale, Italia in testa. L’artiglieria israeliana ha colpito i quartieri orientali e meridionali di Gaza City, provocando 30 vittime. Altri morti a nord e sud della Striscia. L’attacco si inserisce nell’ambito dell’offensiva di terra lanciata da Israele per prendere il pieno controllo della città, ridotta in macerie ma dove restano molte centinaia di migliaia di persone.
GLOBAL SUMUD FLOTILLA – Proprio verso la Striscia di Gaza avanzano, nonostante il maltempo, le navi della Global Sumud Flotilla. Dalla Zefiro, una delle navi italiane dirette verso la Palestina, l’aggiornamento di martedì 23 settembre, all’alba, con il nostro collaboratore, Stefano Bertoldi. Ascolta o scarica
Sempre dalla Global Sumud Flotilla, le prime valutazioni di Josè Nivoi, lavoratore portuale di Genova, di Usb e del Calp, che nel fine settimana ospita nel capoluogo ligure un’assemblea internazionale di portuali solidali con la Palestina. Ascolta o scarica

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