InfoAut
Immagine di copertina per il post

Brasile: proteste in tutto il paese contro i Mondiali

Non si placano le proteste in Brasile contro la coppa Fifa 2014. Ieri tutto il paese è stato attraversato da cortei per “Operazione: fermiamo la coppa del mondo”: centinaia di persone in piazza nelle città di Rio dei Janeiro, Brasilia, Porto Alegre, Sorocaba, Vitòria, Fortaleza, Recife, Belo Orizonte, Espírito Santo, Minas Gerais, Rio Grande do Sul e diverse migliaia di persone a San Paolo.

Nella città di San Paolo la rabbia dei manifestanti si è fatta sentire attraverso pratiche radicali di conflitto. In una città completamente militarizzata da 2500 agenti schierati della Polizia Militare, due mila persone si sono riunite davanti al Museo dell’Arte di San Paolo per poi attraversare in corteo le vie centrali della città. I manifestanti denunciano la corruzione e il nepotismo dilaganti nella politica, il fatto che il governo Dilma abbia destinato un’ingente somma di denaro per opere faraoniche, come i collegamenti con l’aeroporto di San Paolo in vista dei Mondiali e la costruzione di vari stadi, lavori ovviamente appaltati alle ditte favorite. Soldi che invece dovrebbero esser investiti per migliorare la qualità dei servizi sanitari, dell’istruzione pubblica, dei trasporti e per risolvere il problema dell’emergenza abitativa. La manifestazione è stata animata da diversi cori come: “Non ci sarà nessuna Coppa!” “La Coppa per chi? Stanno rubando alla mia istruzione!”. Prima che il corteo arrivasse davanti al Teatro Municipale, un cordone di poliziotti vi si è schierato davanti, alimentando così i primi momenti di tensione. In seguito, una parte del corteo ha attaccato diverse sedi delle banche, un McDonald’s, una concessionaria di auto e ha tentato di rovesciare una macchina della polizia municipale. La polizia ha sparato lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere il corteo; diversi agenti hanno rincorso per le vie i manifestanti. Verso mezzanotte sono stati eseguiti 128 arresti.

A Rio de Janeiro un corteo di mille persone ha sfilato per le vie della città, bloccando il traffico. I manifestanti hanno volantinato davanti e dentto ai centri commerciali e hotel. Dentro all’hotel di Capocabanca, la polizia ha fatto irruzione sparando proiettili di gomma e puntando le pistole contro i manifestanti. In via Francisco Otaviano, ci sono stati fronteggiamenti tra manifestanti e polizia, quest’ultima ha caricato, obbligando i manifestanti a scappare in mezzo alle macchine. Dopo alcuni istanti, il corteo si è compattato e ha proseguito sul suo percorso.

Nella giornata di ieri la polizia militare ha arrestato 143 persone, di cui 15 sono minorenni. Tutti i manifestanti sono stati rilasciati stamattina con diverse denunce a carico.

 

[iframe width=”560″ height=”315″ src=”//www.youtube.com/embed/LkZfLkSIw2k” frameborder=”0″ allowfullscreen ]

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ha vinto Kast e il Cile si aggiunge all’ondata di ultradestra

È il primo pinochetista a giungere a La Moneda in democrazia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’economia genocida di Israele è sull’orlo del baratro?

L’economista Shir Hever spiega come la mobilitazione per la guerra di Gaza abbia alimentato un’”economia zombie” che sembra funzionare ma non ha prospettive future.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nasce “HUB”, un bollettino sulla militarizzazione e le resistenze dei territori

Dal lavoro congiunto di mobilitazione, organizzazione e inchiesta degli ultimi mesi che ha coinvolto diverse realtà e lavoratorə di Pisa, Firenze, Livorno, La Spezia e Carrara nasce il primo numero di “HUB”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ci stanno preparando alla guerra. E lo fanno contro di noi

Se militarizzano la società e ci chiamano nemici, la risposta è una sola: disertare la loro guerra, sottrarsi alla paura, spezzare il linguaggio che la legittima, difendere lo spazio vivo del dissenso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela: gli Stati Uniti rivendicano un atto di pirateria nei Caraibi

“Bene, lo teniamo, suppongo”, ha affermato Donald Trump dopo essere stato consultato dai giornalisti sull’uso del greggio della petroliera sequestrata di fronte alle coste del Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Regione Sardegna apre all’ampliamento della fabbrica di bombe RWM

La fabbrica RWM da anni attiva in Sardegna in una porzione di territorio, il Sulcis, di proprietà della tedesca Rheinmetall, vedrà molto probabilmente il via libera per il suo ampliamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il fumo di Gaza oscura le fiamme della Cisgiordania: il Progetto Coloniale reso permanente

Mentre gli occhi internazionali sono puntati su Gaza, Tel Aviv sta portando avanti la sua più aggressiva campagna di Pulizia Etnica e furto di terre nella Cisgiordania Occupata dal 1948.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina, prof Carpi: “Gli accordi veri saranno saranno sugli interessi riguardanti la futura ricostruzione”

“Ho poca fiducia che l’Europa possa effettivamente svolgere un ruolo di mediazione; gli europei stanno procedendo in ordine abbastanza sparso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contro la falsa “pace” – Manifestazione regionale piemontese

In Palestina la Pace di Trump non è mai esistita, sono state oltre 400 le violazioni della tregua compiute da Israele

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Viva Askatasuna! Torino e la deindustrializzazione

Una volta chiamavano Torino la città dell’automobile.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sanzioni per lo sciopero generale del 3 ottobre: il governo Meloni prova a vendicarsi

La Commissione di Garanzia sulla legge 146 ha emesso la sua prima sentenza contro gli scioperi dello scorso autunno, facendo partire una prima pesante raffica di sanzioni contro l’agitazione che è stata proclamata senza rispettare i termini di preavviso a causa dell’attacco che stava subendo la Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Allevatori ed agricoltori di nuovo in protesta in Belgio e Francia.

Di seguito ripotiamo due articoli che analizzano le proteste degli agricoltori che in questi giorni sono tornate ad attraversare la Francia ed il Belgio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La violenza che non fa notizia

La violenza dello Stato: sgomberi, gas CS, idranti ad altezza persona e una narrazione mediatica che assolve chi colpisce e criminalizza chi resiste.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

È solo imperdonabile ignoranza?

Ecco che afferra l’immagine, la tira, la strappa, se ne impadronisce e con violenza la butta via, in modo che chi è fuori veda che si cancella tutto.