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Brasile,aumenta la ferocia della Polizia con l’avvicinarsi dei Mondiali di Calcio

Due auto non a caso son state date a fuoco nei pressi di un commissariato. Non si placano dunque le tensioni e le aggressioni violente nelle favelas di Rio a poche settimane dall’inizio del Mondiale di calcio, fissato per il 12 Giugno.

Come facilmente prevedibile le forzature su ordine delle autorità govenative stanno aumentando, con il pretesto ufficiale di espellere bande di narcotrafficanti e installare presidi permanenti di polizia nei quartieri periferici della megalopoli. Peccato che a farne le spese sono migliaia di poveri e povere abitanti, molto spesso di origine migrante o provenienti dall’entroterra del paese carioca, che stanno vedendo uno stato di continuo assedio fin dentro le abitazioni.
I residenti dei quartieri sotto attacco hanno accusato le forze di polizia di attuare indiscriminate torture in strada al fine di estorcere informazioni su bande di narcotrafficanti.

Frattanto a livello mediatico mainstream tiene banco la questione dell’assassinio dell’ex-colonnello Malhaes, dopo che qualche settimana fa aveva confessato pubblicamente di aver torturato e ucciso prigionieri politici durante la dittatura militare che perdurò dal 1964 al 1985. 
La polizia brasiliana per ora non si sbilancia in probabili piste da seguire per chiarire le cause dell’ omicidio; alcune sparute voci hanno anche parlato della possibilità di un infarto, ipotesi che sarebbe stata subito scartata per il primo militare della storia brasiliana ad aver confessato pubblicamente le atrocità commesse durante la dittatura.

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