Chi controlla Kabul ?
La domanda non potrebbe essere più retorica e al contempo più stringente e brutalmente reale. Dopo 11 anni dall’invasione occidentale (avvenne col consenso dell’Onu e della stessa Russia) la capitale dell’Afghanistan si conferma una delle città più insicure e incontrollabili del mondo. In pieno giorno, commandos talebani riescono a penetrare nella zona centrale dei ministeri e delle ambasciate (una delle più militarizzate e monitorate del mondo) colpendo in maniera sincronica l’ambasciata Russa, quella americana, contro la residenza dell’ambasciatore britannico e il parlamento afghano. Attaccata anche l’ambasciata dell’Iran. Anche il Kabul Star Hotel, costruito vicino ad una base militare Usa, è in fiamme. Secondo alcune fonti all’interno sarebbero asserragliati alcuni kamikaze. Altre sparatorie sono segnalate in altre zone della città. Attaccato centro di formazione degli agenti afghani nel quartiere di Chahar-Rahe Qamber.
In un solo giorno vengono quindi colpite la principale sede del governo, le più importanti sedi diplomatiche occupanti (o collaborazioniste), strutture di polizia e del loro addestramento. Una volta si diceva che Karzai non era niente più che “il sindaco di Kabul”. Oggi anche quella sovranità residua sembra essersi erosa. Attendendo l’annunciata dipartita delle truppe straniere (che non ha nessuna intenzione di essere effettiva), il controllo del territorio afghano sembra essere sempre più de facto in mano alle milizie guerrigliere talebane.
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