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Chubut: è vittoria popolare contro il potere estrattivista

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Dopo sei giorni di proteste, accompagnate dalla dura repressione delle forze di polizia, la popolazione del Chubut segna una prima vittoria contro in modello estrattivista: la legge emanata dal parlamento di Rawson è stata ritirata.

Le strade si sono riempite della popolazione festante dopo che la notizia dell’abrogazione della legge che autorizzava l’estrazione di minerali in questa area della Patagonia argentina si è diffusa. La mobilitazione, molto dura, durata sei giorni aveva visto crescere la solidarietà, tanto che persino i vescovi hanno preso posizione.

La megaminiera al centro del progetto avrebbe dovuto portare all’estrazione di piombo, argento e rame e sarebbe stata gestita dalla compagnia canadese Pan American Silver.

Ventitré deputati sui 27 collegati alla seduta online hanno votato contro la legge, mentre fuori dal palazzo della Camera centinaia di manifestanti chiedevano a gran voce l’abrogazione. Ora il governatore Mariano Arcioni vuole provare ad utilizzare la mossa di un referendum provinciale per invertire il rapporto di forza generato dalle proteste e imporre il progetto. Dunque una prima battaglia è stata vinta, ma le mire estrattiviste sulla regione che durano da sempre e si sono intensificate da circa trent’anni sono tutt’altro che in ritirata.

Intanto l’Asamblea No alla Mina continua la campagna per sostenere uno dei paesi della Meseta, Yala, che in un gesto di estrema dignità ha rifiutato l’offerta della Pan American Silver di eseguire le trivellazioni per la costruzione di un pozzo per l’acqua, affermando che la compagnia fosse solo alla ricerca di una licenza sociale. Paradossalmente infatti in gran parte la battaglia contro la megaminiera era incentrata proprio sulla difesa dell’acqua dall’inquinamento provocato dall’estrazione. Ora le comunità locali ed i solidali stanno costruendo una rete solidale per permettere agli abitanti di Yala di affittare una macchina perforatrice e provvedere al fabisogno di acqua. Solo il popolo salva il popolo!

 

 

 

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