Cina, scontro tra poliziotti e insorti nello Xinjiang
Una stazione di polizia a Hotan, nello Xinjiang, è stata attaccata da rivoltosi appartenenti alla minoranza uigura. Gli insorti avrebbero attaccato la centrale, preso in ostaggio diverse persone e dato fuoco all’edificio.
Un paramilitare e una guardia sono morti durante l’assalto, mentre sei ostaggi sono stati liberati. La polizia ha aperto il fuoco ferendo a morte alcuni assaltatori e ora la televisione statale riporta che la situazione è “sotto controllo”.
Secondo fonti uigure la polizia avrebbe aperto il fuoco contro una manifestazione pacifica, portando allo scontro aperto tra le due parti.
Questo è stato l’episodio più violento nello Xinjiang da quando, lo scorso agosto, 7 militari cinesi sono rimasti vittime di un’auto-bomba.
Nel 2009 Urumqi, capoluogo dello Xinjiang, è stata teatro di violenti proteste tra gli Uiguri e la maggioranza han, quando gli scontri hanno causato più di 200 vittime. Da allora il governo cinese ha imprigionato un centinaio insorti, accusati di aver istigato le proteste, e ne ha condannati a morte sei .
Gli uiguri sono una minoranza musulmana, turcofona, e subiscono restrizioni da parte di Beijing per quanto riguarda la loro lingua, cultura e religione. Dopo un decennio di immigrazione han nella regione, gli uiguri rappresentano solo la metà della popolazione dello Xinjiang. La regione è ricca di giacimenti di petrolio, gas e carbone.
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