InfoAut
Immagine di copertina per il post

Cisgiordania: scontri a Nablus, italiano ferito da israeliani

Giovane attivista italiano ferito in maniera grave dall’esercito israeliano. E’ stato colpito da diversi proiettili mentre manifestava contro l’occupazione israeliana e la chiusura di una strada.

Un trentenne italiano è stato ferito dall’esercito israeliano oggi durante gli scontri a Kfar Kaddumin, vicino a Nablus, in Cisgiordania. Sul nome del ragazzo non c’è ancora chiarezza, alcuni riportano Patrick Corsi, l’Ansa Olmo Corsi, di Milano. È un attivista dell’International Solidarity Movement.

Secondo quanto riferito dalla Farnesina, le sue condizioni sono stabili ed è fuori pericolo. È stato colpito allo stomaco e al petto da diversi proiettili ed è ricoverato all’ospedale Rafidia di Nablus.
“Sparare munizioni verso la parte superiore del corpo dei manifestanti è destinato a colpirli ed è un deliberato tentativo di omicidio. Israele non fa differenza tra attivisti stranieri, palestinesi o giornalisti”.

A Kafr Qaddum ogni venerdì si tengono manifestazioni contro la chiusura della principale strada di collegamento tra il villaggio e la città più vicina, Nablus Oggi diversi manifestanti sono stati intossicati dal gas lacrimogeno impiegato per disperderli.

da Nena News

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

cisgiordaniaferitoitaliano

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Stop Riamo: giornata a Torino contro riarmo, guerra e genocidio in Palestina

Riprendiamo il programma della giornata dal canale telegram @STOPRIARMO, percorso cittadino e territoriale che intende costruire una dimensione ampia di attivazione contro la guerra, contro il piano di riarmo e vuole opporsi al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Smilitarizziamo Sigonella. Contro guerra, riarmo, genocidio

Fermiamo il genocidio del popolo palestinese
Impediamo la terza guerra mondiale ed il riarmo europeo
Smantelliamo le basi Usa-Nato – Smilitarizziamo Sigonella.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla guerra

Un appello per la costruzione di un percorso contro la guerra, il riarmo e il genocidio in Palestina Facciamo appello a tutti e tutte coloro che sentono la necessità di sviluppare un percorso largo e partecipato contro la guerra, contro il riarmo dell’Europa e il genocidio in Palestina. A tutt coloro che già si mobilitano […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“I popoli sostengono la causa palestinese. Potenti e governi voltano le spalle”. Corrispondenza dalla Cisgiordania occupata

Il ministro israeliano della Difesa Katz ha dichiarato oggi, mercoledì 16 aprile 2025, che “Israele non ha alcuna intenzione di permettere l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre 800 banche europee investono 371 miliardi di euro in aziende che sostengono gli insediamenti illegali in Cisgiordania

La Coalizione Don’t Buy Into Occupation nomina 58 aziende e 822 istituti finanziari europei complici dell’illegale impresa di insediamenti colonici di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La partenza dei coloni israeliani è aumentata del 150% dal 7 ottobre

I media israeliani evidenziano un notevole aumento di coloni israeliani che lasciano la Palestina occupata, con preoccupazioni per la sicurezza e l’incolumità che guidano questa “migrazione inversa”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’esercito israeliano spegne i sogni di Dheisheh

Nel campo profughi laboratorio della sinistra palestinese si vive l’angoscia per le bombe che piovono su Gaza e la preoccupazione per le incursioni dell’esercito israeliano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli abitanti di Jenin dopo l’assedio israeliano: “Non riusciranno a spezzare il nostro spirito”

Case, automobili e  strade distrutte  punteggiano il campo profughi di Jenin mentre Israele si ritira. Ma la sfida è ancora viva.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacchi israeliani in aumento nella Cisgiordania occupata

Domenica, gruppi di coloni hanno intensificato i loro attacchi ai danni dei palestinesi e delle loro proprietà in tutta la Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA si ritirano dalla cooperazione scientifica con gli insediamenti, denunciando i coloni e le loro violenze

Nei giorni scorsi, gli Stati Uniti hanno dichiarato di aver interrotto la cooperazione scientifica e tecnologica bilaterale con gli insediamenti. Hanno inoltre denunciato i progetti israeliani di espansione degli insediamenti e la violenza dei coloni contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Invasioni israeliane e scontri in diverse località della Cisgiordania

All’alba di venerdì, sono scoppiati scontri nel campo profughi di Balata, a est di Nablus, a seguito dell’invasione dalle forze speciali israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Tana dei Leoni non è un fenomeno transitorio: si profila una rivolta armata

Disincantati dal modello politico fallito dell’Autorità Palestinese e sempre più impressionati dalla resistenza armata a Gaza, una ribellione armata in Cisgiordania è semplicemente una questione di tempo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Inviato ONU: la situazione della sicurezza in Cisgiordania è in una spirale di deterioramento

L’inviato delle Nazioni Unite per la pace in Medio Oriente, Tor Wencesland, ha informato venerdì il Consiglio di sicurezza dell’ONU sulla situazione nei Territori palestinesi occupati. Ha affermato che la situazione in Palestina è “molto deteriorata” e che “la situazione della sicurezza nella Cisgiordania occupata è bloccata in un ciclo di continuo deterioramento”.