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Colombia, scontri tra venditori ambulanti e polizia. 39 arresti

Il centro della seconda città più grande della Colombia, Medellin, è stata ieri teatro di guerriglia e scontri tra venditori ambulanti e polizia. A scatenare la rabbia dei venditori ambulanti la totale assenza di diritti commerciali che da sempre li affligge. Di fronte alla realtà colombiana nella quale milioni di persone sono disoccupate, il commercio ambulante diventa per molti l’unica alternativa di sostentamento economico, un’alternativa a cui evidentemente il governo non riesce a far fronte, anzi preferisce fare promesse senza curarsi delle conseguenze. Ieri infatti era previsto un incontro con i funzionari dell’amministrazione locale per cercare di far fronte alla situazione. All’incontro erano presenti i venditori ambulanti, ma come in ogni beffa che si rispetti, nessun funzionario si è presentato, determinando un crescendo di rabbia.
Di fronte all’assenza più assoluta del governo locale, i commercianti sono scesi in strada in segno di protesta e hanno bloccato le vie principali della città. La risposta della polizia non ha tardato a farsi sentire e con idranti e gas lacrimogeni ha tentato di disperdere la manifestazione. Ma i venditori ambulanti, decisi tutt’altro che a tornare a casa, hanno resistito, rispondendo alla polizia. Gli scontri sono durati per tutto il pomeriggio di ieri, tanto che il sindaco della città ha convocato un consiglio straordinario finito il quale ha confermato che 39 persone, tra quelle che hanno manifestato, sono state fermate.

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