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Colombia. Simòn Trinidad in carcere denuncia: ‘negatomi il diritto alla difesa’

Estradato illegalmente, sulla base di montature giudiziarie, negli Stati Uniti (dove diverse giurie hanno più volte invalidato i processi a suo carico per l’assoluta inconsistenza delle cosiddette “prove” presentate, che erano state costruite ad arte da Uribe e dalla CIA),  Simón Trinidad, secondo il suo avvocato in Colombia Ramiro Orjuela, subisce in carcere continue violazioni ai propri diritti; innanzitutto, il Comandante guerrigliero ha tenuto il suo ultimo colloquio con il proprio avvocato a fine marzo, e gli è stato permesso di parlare con lui solo per 2 minuti e 20 secondi. Inoltre, rincara Orjuela, secondo la Costituzione non è possibile estradare persone accusate di delitti politici; tale divieto è stato però aggirato attraverso la menzognera e infamante accusa di narcotraffico. Infine, secondo l’articolo 34 della Costituzione politica, sono proibite le pene di confino perpetuo ed ergastolo; ciononostante, Simón sconta una condanna di 60 anni, che equivale, all’atto pratico, ad un ergastolo.  Simón subisce  un trattamento crudele e degradante, dal momento che gli viene persino negato l’uso degli occhiali per leggere, non gli è concesso scrivere né comunicare, e non riceve cure mediche adeguate.

Simón Trinidad, così come i guerriglieri Sonia e Iván Vargas, anch’essi rinchiusi in carceri yankees, è un combattente bolivariano esempio di resistenza quotidiana e di dignità antimperialista; le losche e deliranti montature orchestrate ai loro danni non hanno nessun valore legale, e men che meno morale, e non sono servite a piegare la loro volontà d’acciaio.

Simón Trinidad, nella fattispecie, è stato anche scelto dal Segretariato dello Stato Maggiore Centrale delle FARC come membro della loro Delegazione di Pace impegnata nei dialoghi all’Avana: il suo posto è al tavolo dei dialoghi, quale costruttore infaticabile della soluzione politica al conflitto sociale ed armato colombiano, e non a 60 metri di profondità in una cella illuminata dal neon 24 ore al giorno, nel cuore del mostro imperialista.

da NuovaColombia

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