InfoAut
Immagine di copertina per il post

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

leri, 4 ottobre 2025, l’Italia ha fatto la storia: un milione di persone hanno attraversato la capitale in una manifestazione nazionale per la Palestina.

Una mobilitazione senza precedenti negli ultimi decenni, promossa da tutte le realtà palestinesi in Italia, che segna un passaggio fondamentale nella lotta contro il genocidio in corso e in sostegno della Resistenza palestinese.
Questa storica giornata è il risultato concreto di due anni di lotte e mobilitazioni costanti con impegno concreto di sindacati, associazioni, partiti e reti di solidarietà con la Palestina in ogni settore e su ogni territorio e che ha raggiunto il suo apice in queste settimane. Dal 22 settembre vediamo milioni di persone mobilitarsi, scioperare e bloccare tutto in supporto e solidarietà concreta con la Resistenza palestinese.
L’unità della lotta sindacale dei lavoratori ha portato allo sciopero storico del 3 ottobre, che ha paralizzato l’intera nazione: dalle piazze ai porti, dalle stazioni dei treni agli interporti e le autostrade, l’Italia intera si è fermata per la Palestina.

La giornata del 4 ottobre è un successo frutto dell’immensa fermezza, dignità e determinazione del popolo palestinese e della sua resistenza, che non si è mai piegata di fronte all’occupazione militare, all’assedio, alla pulizia etnica e al genocidio.
La piazza ha parlato con una voce sola, la voce del popolo palestinese e della solidarietà che in Italia è diventata forza di massa.
La voce del popolo ieri ha mandato un segnale chiaro: il governo italiano, complice del genocidio, non rappresenta la volontà del suo popolo.
Il corteo di ieri ha preteso a gran voce le dimissioni di un governo che continua a sostenere vergognosamente le ambizioni coloniali di Israele e il cosiddetto “piano Trump” che vorrebbe imporre una resa incondizionata della Resistenza palestinese, ma quest’ultima ha rifiutato la “soluzione del disarmo”.

Questo governo deve quindi rispondere alla volontà espressa dal popolo italiano e interrompere ogni relazione politica, economica e militare con Israele, deve liberare Anan e gli altri prigionieri palestinesi ingiustamente detenuti in Italia, deve dimettersi così come richiesto dal popolo.
Ogni forma di complicità va spezzata.
Israele è un laboratorio di oppressione globale: le sue tecnologie di sorveglianza, le sue armi, le sue pratiche militari e repressive vengono esportate e applicate ovunque, dai confini europei alle periferie italiane.

Per questo la nostra lotta è anche qui: dobbiamo smascherare e combattere il sionismo che si è infiltrato nei partiti, nelle istituzioni, nelle università e in ogni spazio politico e sociale.
Combattere il sionismo da casa nostra è parte integrante della liberazione palestinese.
Le lotte si sono unite. La liberazione della Palestina è parte delle lotte sociali in Italia.
Ribadiamo la nostra solidarietà a tutti coloro che sono stati fermati e perquisiti già prima dell’arrivo a Roma e con forza sosteniamo tutti coloro colpiti dalla violenza repressiva, fermi e arresti a fine corteo. Queste sono strategie repressive e intimidatorie vigliacche che questo governo adotta di fronte a una manifestazione che ha mostrato tutta la potenza della volontà popolare.

Lanciamo quindi un appello al popolo italiano, a tutti i compagni e le compagne che hanno lottato con noi senza tregua: continuiamo a lottare al fianco della nostra Resistenza contro il sionismo, per una Palestina libera dal fiume fino al mare.

Questa piazza è la vera voce dell’Italia, quella che sta dalla parte degli oppressi che resistono, dalla parte della libertà, della giustizia e della dignità. E’ la voce di chi sa che Palestina Libera non è solo uno slogan, ma una necessità storica e umana.

E finché non sarà realtà, continueremo a scendere in piazza uniti, a lottare, a scioperare e a resistere.

Associazioni dei Palestinesi in Italia (API)
Comunità Palestinese in Italia Giovani Palestinesi d’Italia (GPI)
Movimento Studenti Palestinesi in Italia
Unione Democratica Arabo Palestinese (UDAP)

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ASSEDIO DI GAZAblocchiamo tuttogenocidiogiovani palestinesisciopero generaleudap

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele attacca la Flotilla. In mattinata ancora diverse navi in marcia verso Gaza

Ieri sera sono iniziate le operazioni di abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Ad ora solo venti navi sono state intercettate, le altre sono ancora in navigazione verso le coste di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Alcune riflessioni a caldo su “Blocchiamo tutto”

E’ quasi impossibile fare un bilancio organico di queste giornate incredibili. Il movimento “Blocchiamo tutto” ha rappresentato una vera discontinuità politica e sociale nella storia italiana.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Culture

Sport e dintorni – A proposito di Italia-Israele di calcio e della neutralità dello sport

La retorica dello sport come ambito da mantenersi separato dal resto della realtà presuppone che quanti lo praticano o lo seguono operino una sorta di momentanea sospensione dal mondo a cui pure appartengono, sospensione che riappacifica, durante le gare, le conflittualità e le brutalità quotidiane.