InfoAut
Immagine di copertina per il post

Comunicato di Facundo Jones Huala, attivista puelche in clandestinità

Pu Peñi ka pu Lamuen, alla gloriosa Nazione Mapuche, all’opinione pubblica in genere, agli stati oppressori e ai loro padroni latifondisti e alle multinazionali dichiaro quanto segue:

Come mapuche cosciente della lotta contro la nostra oppressione e militante di questa millenaria e sacra causa desidero che comprendiate il perché del mio ritorno alla clandestinità e alla lotta attiva per la Ricostruzione e la Liberazione Nazionale. È più che chiaro che il motivo della nostra prigionia è la persecuzione politica e la criminalizzazione della nostra giusta e degna lotta, abbiamo passato circa 4 mesi detenuti senza prove per il solo fatto di essere Mapuche e di essere stati nella Ruka della nostra degna Lamuen Machi Millaray Huichalaf, portavoce del conflitto con le imprese idroelettriche della zona, che non è stata cooptata né corrotta nella difesa del Ñguen Mapu Kintuante e del WallMapu.

Rispettosi degli spiriti che ci danno vita e che ordinano la nostra esistenza insieme ai nostri KumeChelem, il nostro delitto è essere dei lottatori politici e sociali, è Difendere la Nostra Terra e la Nostra Gente. La causa con cui ci accusano è un grande circo, un montaggio politico-giudiziario, la qualcosa non significa che siano stati altri comuneri i responsabili dell’atto, questo non lo sappiamo, perché non c’è stata alcuna rivendicazione. Ciò che è certo, è che tra i detenuti ci sono stati degli innocenti, semplici simpatizzanti e altri che come noi hanno preso parte attiva alla difesa e alla lotta territoriale nel WallMapu, assumendo la nostra identità e la responsabilità che nell’attuale contesto comporta. Sono state dette molte menzogne, manipolando la Verità e non essendoci garanzie di un dovuto processo.

È certo che ho attraversato l’attuale frontiera camminando senza chiedere il permesso al winka, ma solo ai Newen, NgueneChen kafei Pu Futakechelem, questo per vari motivi personali e politici, solo loro sanno quando e dove.

Nella mia terra, come altri ho fatto parte della lotta territoriale, della persecuzione politica, poliziesca e parapoliziesca mafiosa da parte dei winka del PuelMapu, i quali tra torture a vari Peñi, Perquisizioni Illegali, ecc., hanno rubato i miei documenti.

Oltre alla malattia e alla necessità di vedere mio figlio, che ho cercato di proteggere, ma che oggi è incluso anche nei rapporti di intelligence, tutto questo mi ha portato a camminare fino a GuluMapu, qualcosa che per noi non è mai stato straniero. Non siamo né argentini né cileni, non possiamo essere stranieri nella Nostra Propria Terra.

Così è stato che sono giunto a Pilmaiken dove incomincia la parte del Puel WilliMapu che si estende fino alla steppa, confinando con gli Chonuk (Tehuelches?) parte dello stesso Puel WilliMapu che oggi l’Argentina occupa. Precisava Lawen, per questo sono venuto dalla Lamuen Machi, sapendo del conflitto e disposto a collaborare con i peñi e lamuen che lì difendono la nostra esistenza.

In questa situazione è avvenuto che siamo stati catturati senza prove né veri testimoni, solo per essere dei lottatori, dei simpatizzanti e malati, e lì insieme alla Lamuen ci trovavamo, solo per essere dei Mapuche in una zona in conflitto.

Sappiamo che ci sono testimoni protetti, inventano situazioni e prove, per farci rimanere prigionieri. Né le pressioni del Pubblico Ministero, del governo, dei procuratori né la militarizzazione che oggi si è estesa, né le pretese dei capitalisti, veri padroni del potere, freneranno la rinascita ancestrale, la resistenza degna e frontale, la Ricostruzione di tutto il Nostro Mondo come cammino verso la Liberazione Nazionale.                                                                                                    

Noi Prigionieri Politici e i perseguitati insieme alle Lof in conflitto non lasceremo questo sentiero, siamo coscienti e responsabili di questo, la nostra legge è AzMapu non la legge winka, il WallMapu è stato, è e continuerà ad essere Mapuche, ci libereremo con quello, mediante tutte le forme di lotta possibili su ambedue i lati della Nostra Splendida Terra, lotteremo contro l’oppressione, NON per fondare uno stato popolare né Mapuche, non perseguiamo utopie straniere, la Ricostruzione Totale e Integrale della nostra Nazione Millenaria è il nostro sentiero, non siamo anarchici né marxisti né fascisti né infiltrati né ci sono terze posizioni, qui ci sono Mapuche Oppressi e Winka Capitalisti Oligarchici e Multinazionali che opprimono. Siamo combattenti con Asce, Pietre e Bastoni e anche se fosse Moriremo Lottando continuando il Sentiero più Degno e Antico.

Loro i winka e i loro cani repressori non ci permettono di essere Mapuche nella Nostra Terra, nelle Nostre Lof, Famiglie, Figli. Dobbiamo nasconderci per non essere sospettati, parlare come loro, vestirci come loro, fare Nguellipun clandestini nelle Terre Sacre, scegliere tra avere fame o Recuperare Terre o integrarci.

L’Argentina e il Cile sono ugualmente Oppressori, abbiamo la sfida di continuare ad essere combattenti o perire in falsi dialoghi con lo stivale sulla testa.

La soluzione al conflitto è che si blocchino per principio le dighe della zona.

Francisco Facundo Jones Huala

Wiño Witrapuramaiñ pu Peñi ka pu Lamuen, Weftupe Pu Kuifi Weichafe Ñochikechi wiño muleai taiñ AzMapu, inka tungue taiñ WallMapu meu Femuechi taiñ Norcheiem zeumafui, Newen tungue iafulungue ichrokom pu Mapuche Weuwaiñ!!

Né argentini né cileni, Resistenza all’Invasione Transnazionale, Fuori i winka, Ricostruzione e Liberazione Nazionale Mapuche.

7 agosto 2013

Pais Mapuche

da Comitato Carlos Fonseca

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

mapuchesudamerica

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Li hanno uccisi senza che muovessero un muscolo”: Esecuzioni sommarie, fame e sfollamenti forzati da parte dell’esercito israeliano nel Nord di Gaza

La squadra sul campo dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato strazianti episodi di uccisioni sommarie ed esecuzioni extragiudiziali di civili da parte di soldati israeliani, eseguite senza alcuna giustificazione. Fonte: English version Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 17 novembre 2024Immagine di copertina: Il fumo si alza da un edificio residenziale dopo un attacco israeliano a Beit […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuova Zelanda: migliaia di indigeni Maori assediano il Parlamento

Dopo poco più di una settimana, la marcia lanciata dal popolo Maori in difesa dei propri diritti è arrivata a Wellington.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele: manifestazione regionale a Torino

Nella giornata di sabato 5000 persone provenienti da tutto il Piemonte si sono radunate a Torino per dare vita ad un ricco e partecipato corteo regionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La coreografia pro-Palestina degli ultras del PSG è diventata un vero e proprio caso politico

Riprendiamo l’articolo di Calcio e Rivoluzione, che mette in luce il caso politico nato intorno alla coreografia pro-Palestina messa in scena dagli ultras del PSG durante una partita di Champions League. Questo episodio ha scatenato reazioni accese da parte delle autorità francesi e aperto un dibattito sul rapporto tra politica e sport, evidenziando come certi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu si nasconde in un bunker sotterraneo per paura degli attacchi dei droni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lavorato da una “camera blindata sotterranea” per paura di subire attacchi drone di rappresaglia da parte dei movimenti di resistenza regionali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La vergognosa narrazione occidentale mostra nuovamente il significato di informazione di guerra

Venerdì 9 novembre i militari dell’IDF (ricordiamo che in Israele è presente la leva obbligatoria) e tifosi del Macabi Tel Aviv hanno strappato e bruciato bandiere palestinesi dai balconi olandesi, insultato e aggredito persone e giornalisti, inneggiato alla morte degli arabi e dei bambini palestinesi per ore nel centro cittadino e fischiato il minuto di silenzio ai morti di Valencia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amerika Trump again

Fin dalle prime ore dall’inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di Trump si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele! Contro l’Occidente genocida, colonizzatore e guerrafondaio! Resistenza fino alla vittoria!

Di seguito pubblichiamo l’appello per la manifestazione regionale di sabato 16 novembre che si terrà a Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: il popolo mapuche convoca una marcia a Temuco contro un megaprogetto elettrico

Viene convocata anche per chiedere la fine della promulgazione e dell’applicazione di leggi che cercano di fronteggiare i genuini processi di rivendicazione territoriale che comunità e Pu lof portano avanti in attesa della ricostruzione e liberazione nazionale mapuche.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: la Via Istituzionale v/s Resistenza e Controllo Territoriale

Sotto uno stato capitalista e coloniale è impossibile garantire i diritti fondamentali dei popoli originari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: il CAM in Sciopero della Fame dice che “Non ci può essere dialogo con militarizzazione, prigionieri politici e senza la restituzione delle terre”

Dal 13 novembre sono in sciopero della fame i prigionieri politici mapuche del CAM (Coordinamento Arauco-Malleco) reclusi nel CCP Biobío di Concepción, Ernesto Llaitul, Esteban Henríquez, Ricardo Delgado Reinao e Nicolás Alcamán, per chiedere l’annullamento della sentenza di condanna a più di 15 anni di reclusione che pesa su di loro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: i prigionieri politici mapuche iniziano uno sciopero della fame fino ad ottenere l’annullamento del processo del razzista stato cileno

Facciamo un appello al nostro Popolo, alle comunità in resistenza, così come agli oppressi in generale, ad accompagnare questa mobilitazione con denunce, proteste e azioni contro lo stato cileno e principalmente contro i veri nemici, i capitalisti e i loro lacchè, responsabili di tante ingiustizie, così come del saccheggio dei territori ancestrali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Popolo mapuche: accanimento giudiziario verso i dirigenti mapuche con condanne carcerarie eterne

La persecuzione verso le dirigenze mapuche non cessano, nemmeno dietro le sbarre, dove ultimamente abbiamo visto condanne di decine d’anni, una vita intera in carcere, un peso della legge che non cade così nemmeno sui violentatori di diritti umani di questo paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: rifiuto della condanna senza prove di 4 prigionieri politici mapuche del CAM

Queste azioni si iscrivono in un progressismo liberale che reprime i movimenti popolari, una tendenza che soddisfa le richieste dell’estrema destra e dei grandi imprenditori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: confermata l’estradizione in Cile dell’attivista mapuche Jones Huala

Questo martedì la Corte Suprema di Giustizia argentina ha emesso un verdetto con cui convalida l’ordine d’estradizione in Cile del lonko mapuche Facundo Jones Huala, detenuto da gennaio nel carcere penale federale di Esquel, Chubut, nell’ambito di una causa penale realizzata nel paese transandino e sulla cui legalità ci sono più che troppi sospetti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nazione Mapuche: La Corte d’Appello di Temuco tutela l’identità dei testimoni senza volto nella causa contro Héctor Llaitul

È una sentenza politica perché prescinde dai principi fondamentali di un dovuto processo, sottraendosi alle regole che garantiscono il diritto alla difesa nel quadro di un procedimento accusatorio garantista.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Héctor Llaitul, storico portavoce del CAM (Coordinamento Arauco Malleco), parla dal carcere – Intervista esclusiva di Resumen Latinoamericano

Il 24 agosto 2022 il portavoce del CAM Héctor Llaitul è stato arrestato e condotto in via preventiva nel carcere di Concepción, insieme ad altri weichafe dell’organizzazione.