
Drone di Hezbollah penetra in spazio aereo Israele
Stando a quanto ha riferito il quotidiano on line “Times of Israel”, Netanyahu era in volo in elicottero, diretto proprio nel nord del Paese, quando è scattato l’allarme. Il pilota è stato perciò costretto ad un atterraggio rapido mentre i caccia militari si lanciavano all’attacco del velivolo che si avvicinava alla costa.
Il drone, di piccole dimensioni e abbattuto in mare a 7-8 chilometri dal porto di Haifa, sarebbe stato lanciato dagli Hezbollah dal Libano, come quello dello scorso 6 ottobre che giunto dal mare, passò sopra Gaza e penetrò nello spazio aereo israeliano dove rimase in volo per un ventina di minuti prima di essere abbattuto nel Sud del Paese. In quell’occasione i sistemi di difesa antiaerei di Israele furono colti di sorpresa e reagirono con ritardo. Circolò l’ipotesi che il drone fosse riuscito a scattare immagini anche del sito nucleare di Dimona dove, secondo esperti internazionali, Israele produrrebbe il plutonio per i suoi ordigni atomici.
Da parte sua il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, spiegò che il velivolo senza pilota apparteneva ai guerriglieri del movimento sciita ed era stato assemblato in Libano con componenti fornite dall’Iran. Annunciò anche l’invio di altri droni. «Questo volo non sarà l’unico», disse, «perchè Hezbollah si riserva il diritto di inviare droni di ricognizione quando vuole». L’aviazione israeliana poco dopo dispiegò una batteria di difesa anti-missili Patriot nella regione del Carmelo, vicino Haifa.
Ibrahim Mussawi, il portavove di Hezbollah, non ha confermato o smentito l’invio del drone e si è limitato ad affermare che il suo movimento diffonderà un comunicato qualora ritenesse necessario commentare l’accaduto.
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