Francia: il governo ha alzato lo scontro. La mobilitazione sociale si estende e radicalizza
“Adesso il governo francese ha veramente alzato lo scontro e dall’altra parte non può essere fatto di meno; quindi da tante parti si solleva proprio un desiderio di alzare il grado sia qualitativo che organizzativo della mobilitazione con scioperi generali ad oltranza in tutti i settori per bloccare veramente il paese.”
Da Parigi, dopo aver partecipato ad uno dei blocages Andrea Mencarelli della redazione di Contropiano fa la cronaca delle reazioni immediate alla decisione di Macron di scavalcare il Parlamento, prendendo la scorciatoia dell’articolo costituzionale che garantisce di far passare la legge sulla controriforma pensionistica senza voto, ponendo la fiducia al governo. La protesta sociale pare destinata ad estendersi e radicalizzarsi; Mencarelli elenca i settori dove scioperi e blocchi sono più combattivi, e sono quelli chiave per l’economia legati al petrolchimico e all’energetico. A questi si uniscono quelli dei trasporti, gli studenti e i servizi pubblici. “C’è un’estensione della mobilitazione dappertutto – spiega – e c’è una disponibilità importante alla lotta, a proseguire e c’è anche la volontà di alzare il livello.“
Lunedì le mozioni di sfiducia approderanno all’assemblea nazionale, decisivo per il proseguimento della presidenza Macron sarà il posizionamento del Partito Repubblicano. Ieri ennesima giornata di mobilitazione promossa dal sindacato di base Sur-solidarie con manifestazioni a Parigi e in tante altre città del paese. Nella capitale la protesta si è radicalizzata dopo l’annuncio di Macron e migliaia di persone si sono trovate in Place de la Concorde nei pressi dell’assemblea nazionale e si scontrate con le forze di polizia che han cercato di sgomberare con idranti e lacrimogeni il concentramento spontaneo. Risultato degli scontri 310 arresti.
Scontri e manifestazioni notturne in altre città del paese, a Parigi, all’alba, sono scattati blocchi all’ingresso delle tre principali porte d’entrata. I sindacati, in maniera unitaria, hanno indetto un nuovo sciopero generale con manifestazioni per giovedì 23 marzo.
La corrispondenza da Parigi di Andrea Mencarelli, della redazione di Contropiano Ascolta o scarica
Da Parigi, aggiornamenti e analisi insieme a Matteo Polleri, docente presso l’Università Paris-Nanterre. Ascolta o scarica.
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