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Francia: migliaia di precari e disoccupati in piazza, Occupata l’operà

Oggi pomeriggio, giovedì 20 marzo, il Coordinamento degli intermittenti e dei precari ed i lavoratori dello spettacolo (CIP) di Francia e il sindacato CGT – settore spettacolo ha deciso di organizzare una nuova mobilitazione nazionale, dopo quelle delle scorse settimane, per bloccare l’attacco degli imprenditori agli articoli 8 e 10 del contratto nazionale Unedic che di fatto eliminano ogni diritto di questa particolare categoria di lavoratori e lavoratrici: un attacco, in realtà, rivolto a tutti gli altri precari di Francia.

Tra le azioni di lotta, messe in campo nonostante la presenza di un numero spropositato di agenti, spicca proprio l’occupazione del teatro dell’Opera, che i precari annunciano di voler tenere “almeno fino a domani”, venerdì 21 marzo.

“RESPONSABILITA’?” – In sostanza la Confindustria francese, il Medèf,  grazie al cosiddetto e scellerato “patto di responsabilità” del presidente socialista Hollande, punta ad abrogare indennità di disoccupazione e una serie di regole che puntano a garantire una serie di ore minime di lavoro. Un “regime speciale” inviso agli industriali e che riguarda in primo luogo i precari dello spettacolo e cultura, ma anche il vasto settore dei servizi, pulizie e ristorazione.

Già oggi, comunque, il “regime speciale” esclude i due terzi dei precari francesi, che pur lavorando, non riescono ad accumulare le prestazioni di lavoro necessarie.

Anzichè allargare la platea dei tutelati, Hollande e industriali puntano a cancellare i diritti degli “intermittenti”. L’obiettivo è sempre lo stesso: con la scusa della crisi, si punta a schiacciare verso il basso il costo del lavoro, mettendo in discussione disoccupazione e l’indennizzo par malattia.

L’appello nazionale contro il patto Hollande – Medèf dei sindacati, CGT, FO, FSU, Solidaires e dei collettivi degli intermittenti e precari aveva già mobilitato il 18 marzo, martedì, decine di migliaia di  lavoratori in oltre 140 manifestazioni contro le politiche del lavoro del governo Hollande, riassumibili in una sorta di “assegno in bianco” di 30 miliardi di euro offerto alle imprese senza alcuna contropartita.

Dal corteo di Parigi abbiamo sentito Mattia, studente italiano nella capitale francese e attivista di movimento.

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Fonte: radiondadurto.org

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