InfoAut
Immagine di copertina per il post

Fuera Monsanto: il popolo scaccia il colosso dell’agro-chimica

Monsanto batte in ritirata, Malvinas ha vinto, la resistenza dal basso paga sempre!

Dal 1° agosto scorso si sta diffondendo la notizia dell’abbandono da parte di Monsanto del progetto di costruire una delle più grandi fabbriche al mondo per la produzione di semi geneticamente modificati, uno stabilimento che doveva sorgere a Cordoba, nel comune di Malvinas in Argentina.
Una lotta iniziata nel 2012 al seguito dell’annuncio ufficiale inerente alla futura costruzione dell’impianto da parte di Monsanto, e che si è concretizzata nel settembre 2013, al seguito del festival “Primavera senza Monsanto” che diede vita ad un presidio permanente costituito dalle singole persone, da famiglie e gente comune che per oltre tre anni hanno resistito al colosso dell’agro-chimica.
Nel corso di questi anni il presidio di Malvinas è diventato il simbolo della resistenza dal basso, un esempio per le lotte per la liberazione della Terra condotte in ogni parte del mondo.

Quanto sta avvenendo a Cordoba in questi giorni rappresenta, oltre ad una vittoria per la popolazione locale, un potentissimo precedente storico che ora deve fungere da eco e diffondersi in tutto il mondo, sottolineando l’importanza, la necessità e l’efficacia della lotta condotta dal basso, attraverso una resistenza attiva, diretta e radicale.
Monsanto da canto suo sta tentando di sgonfiare la straordinarietà della notizia, dichiarando che il progetto dello stabilimento a Malvinas, che avrebbe dovuto rifornire di semi geneticamente modificati l’intera America Latina, ora non è più necessario, accontentandosi della produttività offerta dalla sua fabbrica di Buenos Aires.
Nel 2012, però, la stessa multinazionale aveva più volte sottolineato l’importanza di un nuovo stabilimento nella provincia di Cordoba, per il quale fu stanziato un investimento di un miliardo e 500 milioni di dollari.
La notizia della ritirata di Monsanto si è diffusa in un momento in cui un’altra mobilitazione si sta facendo largo, quella contro la “legge Monsanto”.
Una legge che si propone di impedire ai contadini di riutilizzare i propri semi per il raccolto successivo, criminalizzando chi si oppone a questo provvedimento che punta a potenziare il monopolio del settore da parte delle multinazionali dell’agro-chimica.
Non importa dove, perché quella contro Monsanto & Co. rientra nella lotta per la liberazione della Terra che deve essere vissuta in maniera globale, agendo si sul territorio, ma senza territorializzare la stessa, che ora ha il compito di dare continuità all’impresa condotta dal popolo di Malvinas.

Fuera Monsanto dalla Terra!

da: earthriot.altervista.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

To Kill a War Machine. Un documentario su Palestine Action

Palestine Action è un collettivo che da anni porta avanti una campagna di sabotaggi ed iniziative in solidarietà con il popolo palestinese. Di recente il collettivo è stato dichiarato organizzazione terroristica da parte dello stato britannico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Strage di giornalisti a Gaza: Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea assassinati da Israele

Questa notte i giornalisti Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea sono stati assassinati da Israele in un attacco con drone che ha colpito una tenda di giornalisti davanti all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: armamenti e mezzi cingolati al porto. Procura apre inchiesta, presidio dei portuali

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi alla nave Bahri Yanbu, il cargo saudita su cui sono stati trovati armamenti e mezzi militari cingolati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”: dopo l’assemblea nazionale in Val di Susa inizia un percorso di mobilitazione sui territori verso e oltre l’8 novembre a Roma

Riportiamo di seguito gli interventi introduttivi dell’assemblea nazionale tenutasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità in modo da sottolineare le caratteristiche del percorso di mobilitazione contro guerra, riarmo e genocidio in Palestina proposto in tale occasione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Taser: due persone morte nel giro di 24 ore dopo essere state colpite dalle pistole elettriche

Un’altra persona è morta dopo essere stata colpita con il taser dai carabinieri: si tratta di un uomo di 47 anni di origini albanesi che è deceduto a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, nella serata di domenica. 

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggiornamenti su Alfredo Cospito e proposta contro il blocco della posta

Per rompere l’isolamento a cui l’anarchico Alfredo Cospito* è sottoposto tramite il blocco praticamente totale della corrispondenza, rilanciamo qui la chiamata a mandargli cartoline e lettere…

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso