InfoAut
Immagine di copertina per il post

Gli studenti invadono Barcellona: ‘no alla truffa della crisi!’

I Mossos hanno caricato un gruppo di studenti, i quali hanno risposto bruciando contenitori e facendone barricate per impedire la circolazione. Ci sono state cariche contro manifestanti anche nelle vie centrali di Balmes ed Enric Granados.

Migliaia di persone, principalmente universitari ma anche insegnanti e studenti degli Istituti Superiori, sono scesi per contestare i tagli del governo al mondo della Formazione. Contemporaneamente ci sono state manifestazioni in tutti i maggiori centri dei Paesi catalani..

Verso l’una il concentramento si è accorpato, invadendo tutte le carreggiate della Gran Via, di fronte alla Universitat de Barcelona. Tra gli slogan maggiormente scanditi: ‘Aquì, como en Valencia, resistencia’.

In tre quarti d’ora gli studenti sono arrivati compatti davanti all’ingresso della Borsa di Barcellona, dove son stati indirizzati lanci di palle di vernice, uova e patardi verso gli agenti (Mossos) a difesa dell’edificio.

A fianco della Borsa, è stato preso letteralmente d’assalto la banca Popular, rompendo le vetrate e entrando per uscirne poi rapidamente.

La maggior parte del corteo ha successivamente raggiunto il Paseo de Gràcia, dove si sono seduti in massa, con gli agenti che tentavano di farli alzare, per poi riprendere a passo spedito. Le decine di migliaia di manifestanti si sono concentrate a Placa Universitat per leggere le loro rivendicazioni, chiudere il corteo e annunciare l’imminente occupazione della Universitat de Barcelona.

In pochi minuti l’arrivo delle squadre dei Mossos a sirene spiegate ha creato disordine intorno alla zona universitaria, e gli studenti hanno incendiato prontamente vari cassonetti. Nonostante la pressione degli agenti, in migliaia si sono riversati dentro il rettorato.

Alle ore tre del pomeriggio si accerta la notizia di vari detenuti, di cui tuttavia i Mossos hanno rifiutato di dare i numeri precisi. Da lì in avanti ogni gruppetto abbastanza grosso di studenti che rifluiva verso l’università è stato inseguito dai Mossos in assetto squadrista, oltre ai caroselli lungo le strade principali.

Dentro il rettorato il morale dei manifestanti si è fatto altissimo, a tal punto di decidere per la prosecuzione della giornata, direzione: Mobile World Congress (una delle tante vetrine tecnologiche della capitale catalana), situato in Piazza di Spagna.

La marcia è arrivata spedita in Piazza, all’ingresso del Mobile World Congress, laddove son partite subito le cariche della polizia, in contemporanea all’arrivo di 45 camionette e al parziale oscuramento delle rete telefonica. Molti ragazzi, memori delle manifestazioni della Primavera scorsa, si sono seduti a bracci alzate di fronte ai manganelli della polizia. Non appena aver chiuso l’ingresso principale della metropolitana, è arrivata una seconda carica in seguito alla quale una compagna è stata detenuta.

Dopo aver rifiatato un attimo, i manifestanti non ancora domi si sono diretti a protestare sotto il Commissariato des Corts, per quella che definiscono una detenzione del tutto casuale e provocatoria.

 

Gli studenti di Barcellona, e più in generale catalani, sono scesi determinati in piazza come non la si vedeva da tempo. Il movimento, anche dopo all’esperienza degli Indignados, si dimostra forte ed eterogeneo. Un segnale di discontinuità rispetto alle rivendicazioni nelle manifestazioni studentesche degli anni precedenti è il non limitarsi alla difesa dell’educazione come bene ‘pubblico’, ma attaccare direttamente i centri di potere che gesticono e articolano le risorse, siano esse pubbliche o private.

Individuando ancora una volta come controparte i centri finanziari collusi con la gestione politica della crisi (che i catalani definiscono come ‘estafa’ , cioè ‘truffa’-‘furto’), gli studenti cominciano a dare continuità alla protesta divampata a Valencia e a pregustare una lunga, intensa stagione di lotte. Anche domani, lo ‘sciopero precario e del sapere’ proseguirà in tutte le Università cittadine.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

barcellonaspagnauniversità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Freedom Flotilla: atterrato a Fiumicino Antonio Mazzeo, “Deportato da Israele”

Antonio Mazzeo – uno dei due attivisti italiani sequestrati dall’Idf sulla nave Handala della Freedom Flotilla Coalition – è atterrato ieri intorno alle 12 all’aeroporto di Fiumicino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”, assemblea dei movimenti: lanciata per l’8 novembre una manifestazione nazionale a Roma

E’ iniziata con le parole di Nicoletta Dosio, storica attivista della Val di Susa, l’assemblea nazionale “Guerra alla Guerra”, svoltasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità al presidio di Venaus, Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’esercito israeliano assalta Handala in acque internazionali: equipaggio rapito, nave sequestrata. Attiviste ed attivisti in sciopero della fame

Poco prima della mezzanotte (orario palestinese) di sabato 26 luglio 2025, l’Idf ha assaltato la nave Handala di Freedom Flotilla Coalition.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Per salvare Gaza e noi stessi, è ora di razionalizzare la speranza

Ormai le volte in cui abbiamo pensato “speriamo” dopo le dichiarazioni di qualche governo o di qualche grande istituzione sono centinaia. di Alessandro Ferretti Abbiamo sperato in una svolta con i pronunciamenti della corte dell’Aja e dell’ICC, con le voci di dissidi Biden-Netanyahu e Trump-Netanyahu, con gli stati che hanno riconosciuto la Palestina, con il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lavoro: otto giorni di sospensione all’aeroportuale di Montichiari che si è opposto al traffico d’armi

Otto giorni di sospensione dal lavoro per Luigi Borrelli, dipendente dell’Aereoporto di Montichiari, nel quale è anche delegato sindacale USB e responsabile sicurezza, per aver segnalato il trasporto di armi che avviene all’interno dello scalo civile bresciano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pavia: contro riarmo, guerra e genocidio

Come è andata la prima assemblea della rete dei movimenti pavesi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuovo accordo tra la Francia e Kanaky: indipendenza o truffa coloniale?

Qualche giorno fa è stato siglato un nuovo accordo tra i partiti indipendentisti kanak e lo Stato coloniale francese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Knesset vota sull’imposizione della sovranità israeliana sulla Cisgiordania

Mercoledì, la Knesset ha votato una dichiarazione a sostegno dell’imposizione della “sovranità” israeliana sulla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: approfondimento sulla situazione politica in Bangladesh a un anno dalla rivolta del luglio 2024. Intervista a Romane Cauqui

L’estate scorsa, nel luglio 2024, il Paese è stato attraversato da un’ondata di proteste e mobilitazioni di massa contro il governo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La viltà sionista e i suoi oppositori

Di tutti i comportamenti che degradano l’uomo la vigliaccheria è il più infimo.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Spagna. Sei attiviste condannate a tre anni di carcere, insorgono i sindacati

Cinque attiviste e un attivista sindacali sono entrati nel carcere di Villabona per scontare una condanna a tre anni e mezzo di reclusione. È accaduto ieri a Gijon, nella regione settentrionale spagnola delle Asturie.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Infiltrati tra attivisti e partiti: il caso italiano ed europeo

Riprendiamo questo ariticolo di Checchino Antonini da Diogene Notizie, che partendo dal caso italiano del poliziotto infiltrato dentro Potere al popolo ricostruisce alcuni dei maggiori casi degli ultimi anni. Buona lettura!

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Blackout: è il liberismo bellezza!

Riprendiamo dal sito SinistrainRete questo contributo che ci sembra interessante per arricchire il dibattito a riguardo del recente blackout iberico. I nodi sollevati dall’articolo ci interessano e rimandando a ragionamenti complessivi sulla fase e la crisi energetica, che animano il nostro sito in questi ultimi tempi. Sembra interessante e da approfondire, il ruolo dei mercati finanziari nella gestione delle reti energetiche nazionali e come questo si intersechi con l’utilizzo di fonti rinnovabili, fossili e nucleari.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amnistia in Catalogna, prosegue il dibattito

In Spagna è stata respinta l’attesa legge sull’amnistia per gli attivisti indipendentisti catalani e per le persone coinvolte nel referendum dell’ottobre 2017.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Lo sciopero politico contro la logistica di guerra

Assembliamo due interessanti interviste uscite su Connessioni Precarie rispetto alle mobilitazioni dei lavoratori portuali in risposta all’appello da parte dei sindacati palestinesi. Buona lettura!

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Scontri in centro a Madrid, l’ennesima manifestazione di una destra ipocrita e disperata

“Chi può fare qualcosa, la faccia” diceva qualche giorno fa José María Aznar, ex premier e leader spirituale del Partito popolare (Pp). Il messaggio è stato rilanciato da altri rappresentanti politici e mediatici della destra ed estrema destra spagnola —se nel paese iberico è ancora possibile fare questa distinzione— e ha spronato centinaia di persone […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Spagna: un’agricoltura che consideri l’acqua come un bene comune

L’inquinamento e la scarsità dell’acqua derivanti dal cambiamento climatico ostacolano le prospettive delle generazioni attuali e future.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Spagna: smascherato un sesto agente di polizia sotto copertura nei movimenti

In 15 mesi, un totale di sei agenti di polizia sotto copertura sono stati identificati nei movimenti sociali in Spagna e Catalogna. L’ultimo poliziotto è stato scoperto dopo un’operazione di infiltrazione che è durata nove anni…