
“Grève, blocages, manif sauvages!”. Ancora una giornata di sciopero in Francia
La giornata di ieri è iniziata all’alba con il blocco simultaneo di quattro depositi di bus in solidarietà allo sciopero dei lavoratori RATP; contemporaneamente l’impianto di smaltimento dei rifiuti della banlieue sud parigina, il più grande dell’Ile de France, ha continuato il blocco iniziato il 30 maggio che vede un’ottantina di lavoratori in sciopero; sempre per quanto riguarda gli scioperi settoriali, i ferrovieri della SNCF hanno bloccato con un corteo interno la Gare de Lyon (la principale stazione parigina) interrompendo e rallentando il traffico ferroviario. In mattinata c’è stato anche un presidio in solidarietà ai manifestanti accusati di tentato omicidio per una macchina della polizia bruciata qualche settimana fa. Il presidio ha raccolto qualche centinaia di persone in attesa del processo che ha confermato ancora una volta la complicità dei tribunali con le forze dell’ordine, reincarcerando uno dei tre imputati e aggravando le misure preventive per gli altri rimasti liberi.
Nel pomeriggio una manifestazione chiamata dai ferrovieri iscritti al sindacato a SUD Rail è partita con l’obiettivo di raggiungere il ministero dei trasporti. Un importante serpentone di qualche migliaio di persone, con al suo interno non solo lavoratori delle ferrovie ma anche giovani, precari, universitari, lavoratori non sindacati, lavoratori di altri settori in sciopero, ha percorso le vie di un quartiere tra i più ricchi della capitale, lasciando segni attraverso azioni antipubblicità e scandendo cori che rimettono in questione il sistema capitalistico in cui viviamo. Com’era prevedibile un ingente schieramento di forze di polizia sbarra la strada per il Ministero e a quel punto arriva anche l’informazione che Hollande si trovava in realtà al Palazzo dei Congressi. All’arrivo del presidente, un altro comitato di benvenuto presidia il palazzo in cui Hollande si trova barricato e la priorità diventa ripartire in un corteo spontaneo che al suo passaggio non lascia intatta una vetrina di una banca o di un’agenzia immobiliare o di negozi di grandi marche. Dopo aver mantenuto a distanza la polizia grazie al ritmo sostenuto e a qualche lancio di bottiglia il corteo si disperde.
La giornata di ieri si è conclusa con un’assemblea generale di coordinamento che ha visto la partecipazione di vari collettivi e commissioni creatisi in questi mesi di mobilitazione. L’obiettivo è quello di chiamare altre date che precedano la giornata di sciopero nazionale del 14 giugno e fare in modo di creare legami tra i settori in lotta per fare azioni comuni, blocchi economici e strategici nella settimana a venire anche in vista dell’inizio degli Europei 2016.
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