InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il FPLP nelle carceri sioniste annuncia lo sciopero della fame

Pubblichiamo qui di seguito il comunicato del FPLP tradotto dal Comitato del martire Ghassan Kanafani.

Comunicato Stampa

La sezione carceraria del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, con a capo il leader Ahmad Sa’adat, decide di intraprendere uno sciopero della fame a oltranza, a iniziare da domenica prossima.

La sezione del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina nelle carceri dell’occupazione, guidata dal Segretario Generale, il compagno Ahmad Sa’adat, ha deciso di intraprendere uno sciopero della fame a partire da domenica prossima, 9 agosto 2015, a causa del prosieguo degli attacchi frenetici a danno dei prigionieri da parte dell’Amministrazione Carceraria, e visto che le legittime richieste dei prigionieri non sono state accolte.

In un comunicato stampa, la sezione carceraria del Fronte dichiara che i prigionieri del Fronte hanno indetto lo stato di massima allerta in tutte le carceri prima di eseguire questo primo passo, sottolineando che non resta altra scelta che quella del confronto e della fermezza per affrontare le procedure e le pratiche dell’occupazione, che sono determinati a combattere attraverso lo sciopero fino a quando non verranno accolte le proprie richieste, tra cui:
* quella di permettere le visite ai prigionieri a cui è stato negato sino a questo momento di vedere i propri familiari, tra questi anche il compagno Sa’adat,
* che venga fornita l’assistenza e le cure mediche adeguate ai prigionieri malati,
* la cessazione della politica di detenzione amministrativa,
* il miglioramento delle condizioni di vita nelle carceri,
* il divieto alle unità speciali sioniste, tra cui la “Metsada”, di fare irruzione nelle carceri e nelle sezioni in cui risiedono i prigionieri.

La sezione carceraria del Fronte sottolinea inoltre che questo passo viene intrapreso in difesa dei diritti del nostro popolo e del movimento nazionale dei prigionieri, ed è da considerarsi una sfida da parte dei prigionieri nei confronti delle politiche dell’occupazione e delle sue leggi, in particolare quella sull’alimentazione forzata dei prigionieri in sciopero della fame, alle varie aggressioni continue nei confronti dei prigionieri, ma una sfida anche alle dichiarazioni dei vari esponenti sionisti riguardo la questione dei prigionieri palestinesi.

La sezione carceraria ha inoltre chiamato le masse del nostro popolo a portare avanti la più grande campagna di appoggio e sostegno ai prigionieri, e considera questo sciopero una delle tappe nella continua contrapposizione all’occupazione.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

fplplottapalestinasa'adatsciopero della famesolidarieta

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina, i coloni attaccano volontari internazionali: feriti tre italiani

Un nuovo attacco dei coloni israeliani ha colpito la comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, nella Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Drone assassino israeliano massacra due fratellini palestinesi

Fadi Tamer Abu Assi e Juma Tamer Abu Assi, bambini palestinesi di 10 e 12 anni, sono stati ammazzati da un drone israeliano a est di Khan Yunis (sud della Striscia) mentre raccoglievano legna per il padre ferito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Membro della Knesset: Israele sta “importando la guerra di sterminio” da Gaza alla Cisgiordania

Un membro israeliano della Knesset (Parlamento) ha affermato che Tel Aviv sta “importando” la sua “guerra di sterminio” dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA E PADRONI DELLA CITTÀ, BLOCCHIAMO TUTTO!

Oggi, nell’ambito dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, come realtà autorganizzate del movimento milanese abbiamo deciso di bloccare l’ingresso principale della sede dirigenziale di ENI S. p. a. di San Donato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Linee gialle e zone verdi: la divisione di fatto di Gaza

Crescono i timori che il nuovo mosaico di zone diverse di Gaza, separate da una Linea Gialla, possa consolidarsi in una partizione permanente del territorio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 28 novembre: i comitati sardi chiamano alla mobilitazione

Diffondiamo l’appello uscito dalla rete Pratobello24 che invita tutti i comitati che lottano contro la speculazione energetica a unirsi allo sciopero e alla mobilitazione del 28 novembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non ci sarebbe mai stata una fase due, il cessate il fuoco era la strategia

Il cessate il fuoco, come i negoziati, sono diventati un altro campo di battaglia in cui Tel Aviv temporeggia e Washington ne scrive l’esito.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero generale e cortei nazionali: di nuovo decine di migliaia in piazza in tutta Italia

La due giorni di mobilitazioni del 28-29 novembre contro la finanziaria di guerra ed il genocidio del popolo palestinese ha nuovamente portato in piazza decine di migliaia di persone da nord a sud.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Colpirne uno: Mohamed Shahin, il rischio deportazione e la repressione della solidarieta’ con il popolo palestinese

Un attacco che utilizza le procedure amministrative che regolano ingressi, deportazioni e centri di permanenza per il rimpatrio (CPR) per colpire e intimorire chi non gode del privilegio dei cosiddetti “giusti documenti”.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Giornata contro la violenza sulle donne: “boicottiamo guerra e patriarcato”. La diretta dalle manifestazioni

Oggi è la Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Una giornata che non ha visto grandi miglioramenti, a 26 anni dalla sua proclamazione, nel 1999, da parte dell’Onu. 

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Free Shahin! Appello alla mobilitazione

Apprendiamo con grande preoccupazione del mandato di rimpatrio emanato dal ministro Piantedosi su richiesta della deputata Montaruli nei confronti di Mohamed Shahin, compagno, amico e fratello.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Mohamed Shahin libero subito!

Ripubblichiamo e diffondiamo il comunicato uscito dal coordinamento cittadino Torino per Gaza a seguito della notizia dell’arresto di Mohamed Shahin, imam di una delle moschee di Torino che ha partecipato alle mobilitazioni per la Palestina.