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In 130’000 a Parigi contro la legge Macron

In più di 100’000 sono scesi in piazza per contestare l’ennesimo attacco della legislatura di Hollande che, da buon governo di sinistra, sta riuscendo a far passare una serie di misura anti-sociali senza precedenti (do you know Matteo Renzi?).

Si tratta della più grande mobilitazione di piazza dal 2010 contro la riforma delle pensioni e ha visto un certo protagonismo di una componente giovanile che fatica a ritrovare i propri spazi dalla riforma del CPE. Diversi licei sono stati picchettati e bloccati dagli studenti rispondendo all’appello del MILI (Mouvement interluttes indépendant) e gli studenti hanno raggiunto il concentramento a place des nations con piccoli cortei non autorizzati in mezzo a una polizia molto nervosa. Anche gli universitari si sono mobilizzati e ieri sera l’ateneo di Strasburgo c’è stato un tentativo di occupazione subito represso dalla polizia.

Se l’avvicinarsi delle vacanze e le reticenze della gauche francese ad azzardare un rilancio del movimento rendono abbastanza difficile la continuazione della lotta, quello di ieri è il primo grande corteo sociale contro le riforme neo-liberali del governo Hollande che inizia finalmente ad essere visto come una controparte senza lasciar più il beneficio del dubbio a chi sta smantellando risolutamente welfare e rigidità del mercato del lavoro…

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