InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’ultima battaglia contro lo stato islamico, fronte di Hajin e Deir Zor

||||

L’operazione tempesta di jezire, iniziata l’11 settembre del 2018 nella provincia di Deir Zor, è ripartita il 12 novembre.

Dopo mesi di combattimenti nella zona sud al confine tra Siria e Iraq, poco più di una settimana fa è partito l’attacco sulla parte Nord della città di Hajin.

A settembre le Sdf a sud di Hajin erano riuscite a liberare centinaia di chilometri quadrati, per poi subire vari contrattacchi da parte dei miliziani dell’Isis, proprio in contemporanea agli attacchi dell’esercito turco alla città di Kobane e Gire Spi. Molte zone liberate dalle Sdf sono state riconquistate dallo Stato Islamico anche grazie alle condizioni meteo, per una settimana la zona è stata investita da tempeste di sabbia che hanno favorito la riconquista della zona a Sud di Hajin. Per via delle tempesta di sabbia le Sdf non hanno potuto fare che arretrare, a causa della scarsa visibilità per evitare il coinvolgimento dei civili ancora presenti nella zona.

Dal 12 Novembre ad oggi le Sdf hanno fatto grossi progressi e sono arrivati quasi alla periferia Nord della città di Hajin, dove proprio ieri sono state sfondate le prime linee di difesa della città e decine di membri dello Stato Islamico sono stati uccisi. All’operazione partecipano principalmente le unità arabe delle Sdf, dall’11 Settembre ad oggi ufficialmente sono caduti più di 500 combattenti, tra cui ricordiamo Haval Shain, volontario internazionalista e comandante dell’unità internazionalista dello Ypg. Shain era un compagno che arrivava da Marsiglia e si era unito allo Ypg nel mese di Giugno.

L’operazione jezire storm mira a liberare l’ultima zona sotto il controllo dello Stato Islamico, secondo dati ufficiali si trovano sui 3000 mila combattenti dell’Isis, in prevalenza internazionali. I miliziani dello Stato Islamico sono decisi a combattere fino alla fine, proprio per questo e anche per la presenza di decine di migliaia di civili, l’operazione procede molto lentamente ma con estrema ferocia nei combattimenti: sono più di mille i Daesh uccisi e decine gli attacchi che ogni giorno vengono compiuti dai Miliziani.

Quest’ultima battaglia forse è la più dura che le Sdf abbiano mai affrontato, viste le centinaia di vittime tra le forze arabe e i continui contrattacchi subiti. Una battaglia dimenticata dall’occidente, dai media, dove centinaia di compagni e compagne combattono senza sosta. Ricordiamo anche che all’operazione stanno partecipando alcuni combattenti internazionali, che sono partiti il 10 Novembre verso il fronte di Hajin, tra loro un carissimo compagno e amico Heval Tekosher, combattente italiano che da un anno si trova nel Nord della Siria per difendere con le armi una rivoluzione. Riprendiamo dalla sua pagina Facebook un pezzo del suo scritto, pubblicato proprio il 10 Novembre poco prima della partenza: “Avremo bisogno di tutto il morale possibile, la situazione che ci attende richiede un impegno estremo: Daesh è un nemico forte, ben armato, ed ogni contrattacco che lancia è massiccio e ben coordinato. Ci sono molte perdite da entrambe le parti; è una lotta estremamente dura. Kawa mi prende in giro, dice che penso troppo alla morte, che non mi devo preoccupare, che siamo “Alhamdulillah!” (nella grazia di Dio). Ecco, io non credo in Dio da molto tempo, e, in generale, a Kawa lo contraddico più o meno sempre, ma per una volta, una soltanto, mi piace pensare che in fondo in fondo, su questo, abbia ragione”.

da Agirê Bablîsokê

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

sdfsiriastato islamico

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump in viaggio in Medio Oriente

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta viaggiando in Medio Oriente come annunciato da giorni incontrando diverse personalità politiche e tratteggiando la sua strategia in politica estera. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Collaborazione tra industrie delle armi italiane e turche: lunedì mobilitazione a Torino contro il “Forum Turchia”

Lunedì 12 maggio a Torino si terrà il forum “Turchia: un hub verso il futuro”, promosso dalla Camera di Commercio con l’obiettivo dichiarato di “rafforzare la cooperazione economica” tra Italia e Turchia nei settori dell’aerospazio, dell’automotive e della digitalizzazione.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: attacchi continui (ma respinti) dei turcojihadisti tra Manbij e la diga di Tishreen. L’aggiornamento con Jacopo Bindi dell’Accademia della Modernità Democratica

Nella Siria del Nord e dell’Est, dove da una dozzina d’anni è attiva l’esperienza rivoluzionaria dell’Amministrazione autonoma (Rojava), continuano gli attacchi incessanti contro le Forze democratiche siriane. Aerei da guerra turchi e droni dal cielo, oltre ai mercenari turcojihadisti via terra, colpiscono i fronti sud ed est di Manbij, per cercare di avanzare nella regione della […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: le SDF resistono agli attacchi turco-jihadisti. Il punto con il giornalista Murat Cinar

Le Forze democratiche siriane continuano la propria resistenza agli attacchi di stato turco e milizie jihadiste del sedicente Esercito nazionale siriano, controllato da Ankara.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato dei combattenti italiani Ypg sulla situazione in Siria

Ripubblichiamo l’appello dei combattenti italiani Ypg uscito in questi giorni sulla situazione in Siria

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.