InfoAut
Immagine di copertina per il post

La colossale bufala del circo mediatico italiano sulla caduta di Kobane

||||

 

Nelle prime ore della mattinata chiunque seguisse anche saltuariamente le vicende del conflitto siriano, accendendo la televisione o consultando le edizioni online dei quotidiani italiani si è trovato davanti una notizia sconcertante ed angosciosa: “Kobane riconquistata dall’ISIS”. Nell’immediato non sono mancate sui social reazioni di disperazione e sconforto per il destino della città curda, uno dei pochi baluardi all’avanzata del settarismo macellaio del califfato nero nella regione.

Tuttavia, andando a risalire la catena informativa, si evinceva la paternità della notizia dall’ANSA, che con tutta probabilità (anche a giudicare dalla foto utilizzata), si rifaceva alla BBC in lingua inglese. La quale a sua volta, tramite la propria redazione turca attingeva al post di tale “Osservatorio Siriano dei diritti umani”, un’organizzazione operante dal 2006 nel variegato mosaico dell’opposizione siriana che tuttavia si professa non affiliata ad alcun corpo politico e credente nei valori della libertà, della democrazia, della giustizia e dell’equità.

Al di là dell’ambivalenza di una simile fonte, Kobane non era affatto caduta, né tantomeno bersaglio di una vasta campagna militare, ma oggetto di un grave attentato perpetrato dalla frontiera turca, con l’impiego di almeno due autobomba ed un commando suicida dell’ISIS; e risultato finora nella morte di almeno 12 persone e del ferimento di 35 altre (gli assalitori sono ora barricati in un complesso circondato dalle forze di sicurezza curde delle Asayish).

Errore di traduzione dalle fonti turche all’inglese? Notizia allarmistica confezionata dalla fonte originaria (che ad ora parla di “violenti scontri ed esplosioni” in corso a Kobane)? Pressappochismo e deliberata mistificazione dei fatti da parte della stampa nostrana? Fatto sta che un’opinione pubblica italiana già in deficit di attenzione a causa della precarietà e delle dinamiche di rete viene colpita dall’ennesimo raptus di mala informazione giornalistica, senza che molte testate sentano nemmeno il bisogno di approfondire o addirittura rettificare la narrazione degli eventi

Maldestramente, alcune toppe alla falsa notizia sono state peggiori del buco: la città di Kobane non è mai caduta in passato (errore ripreso da media mainstream come Repubblica, e non solo), quindi è improprio parlare di tentativo di “riconquista” da parte dell’ISIS. Ancora meno di “offensiva”, se così si può definire la pur drammatica incursione proveniente dalla frontiera turca (dove ricordiamo, è all’opera da mesi un dispositivo di fiancheggiamento e supporto logistico all’ISIS nella tenuta frontaliera della TIGEM, diretta da ufficiali dei servizi della gendarmeria turca), quando la linea del fronte è da mesi a distanza di sicurezza dal centro urbano di Kobane, e semmai sono le YPG e le YJA a trovarsi ad una cinquantina di chilometri dalla capitale siriana dell’ISIS di Raqqa. Sarebbe più opportuno recuperare un termine da sempre piegato ed abusato dai media nazionali: terrorismo.

Quando l’opzione militare dell’ISIS viene sconfitta, quando i rifornimenti diretti dalla Turchia vengono tagliati, quando il morale dei partigiani del Rojava è alle stelle, sostenuto dalla solidarietà e dalla cooperazione interna ed internazionale, allora l’unica risposta possibile (dove più che mai mediale e reale sfumano e si intersecano) non può infatti essere che confusione e terrore.
Una tecnica di “Fear, uncertainty and Doubt” (FUD) propria del sinistro marketing e del format dell’ISIS, acquistato e trasmesso a scatola chiusa dalla grancassa mediatica italiana. A che pro? Non sarà forse per mantenere un’aura di paura verso un mondo islamico rappresentato come fonte di guerra, instabilità ed immigrazione selvaggia (e da “aiutare a casa propria”)? Oppure per oscurare il successo di un processo rivoluzionario, oltre che di vittoria militare, di democrazia reale, meticcia ed inclusiva – che può trovare echi anche nell’organizzazione delle povertà prodotte dalla crisi più ad occidente?

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Isiskobanekurdistanturchia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina, i coloni attaccano volontari internazionali: feriti tre italiani

Un nuovo attacco dei coloni israeliani ha colpito la comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, nella Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Drone assassino israeliano massacra due fratellini palestinesi

Fadi Tamer Abu Assi e Juma Tamer Abu Assi, bambini palestinesi di 10 e 12 anni, sono stati ammazzati da un drone israeliano a est di Khan Yunis (sud della Striscia) mentre raccoglievano legna per il padre ferito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Membro della Knesset: Israele sta “importando la guerra di sterminio” da Gaza alla Cisgiordania

Un membro israeliano della Knesset (Parlamento) ha affermato che Tel Aviv sta “importando” la sua “guerra di sterminio” dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA E PADRONI DELLA CITTÀ, BLOCCHIAMO TUTTO!

Oggi, nell’ambito dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, come realtà autorganizzate del movimento milanese abbiamo deciso di bloccare l’ingresso principale della sede dirigenziale di ENI S. p. a. di San Donato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Linee gialle e zone verdi: la divisione di fatto di Gaza

Crescono i timori che il nuovo mosaico di zone diverse di Gaza, separate da una Linea Gialla, possa consolidarsi in una partizione permanente del territorio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 28 novembre: i comitati sardi chiamano alla mobilitazione

Diffondiamo l’appello uscito dalla rete Pratobello24 che invita tutti i comitati che lottano contro la speculazione energetica a unirsi allo sciopero e alla mobilitazione del 28 novembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Non ci sarebbe mai stata una fase due, il cessate il fuoco era la strategia

Il cessate il fuoco, come i negoziati, sono diventati un altro campo di battaglia in cui Tel Aviv temporeggia e Washington ne scrive l’esito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: le grandi possibilità del nazi Kast di essere presidente

Il primo turno delle elezioni presidenziali in Cile di ieri sono terminate in modo triste e prevedibile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pkk annunciato lo scioglimento della struttura organizzativa e la fine della lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il Pkk, ha annunciato di avere tenuto a inizio maggio il 12/mo congresso, che ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa e porre fine alla lotta armata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Collaborazione tra industrie delle armi italiane e turche: lunedì mobilitazione a Torino contro il “Forum Turchia”

Lunedì 12 maggio a Torino si terrà il forum “Turchia: un hub verso il futuro”, promosso dalla Camera di Commercio con l’obiettivo dichiarato di “rafforzare la cooperazione economica” tra Italia e Turchia nei settori dell’aerospazio, dell’automotive e della digitalizzazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

PKK: rispetteremo l’appello del leader Öcalan, dichiariamo il cessate il fuoco

Il Comitato esecutivo del PKK ha dichiarato in un comunicato: “Siamo d’accordo con il contenuto dell’appello del leader Öcalan” e dichiariamo un cessate il fuoco a partire da oggi. Tradotto da ANF Il Comitato esecutivo del PKK ha dichiarato in un comunicato: “Siamo d’accordo con il contenuto dell’appello del leader Öcalan così com’è, e dichiariamo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: appello storico di Ocalan. “Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi”

cL’atteso appello del leader e cofondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è stato diffuso oggi pomeriggio, giovedì 27 febbraio 2025, ma senza l’atteso video-messaggio, evidentemente bloccato da Ankara. A parlare quindi deputate-i del partito della sinistra curda e turca Dem che si sono recati recata sull’isola-carcere di Imrali, dove Ocalan è detenuto da 26 anni. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

TURCHIA: IL LEADER DEL PKK OCALAN INCONTRA PER LA SECONDA VOLTA UNA DELEGAZIONE DI DEM

Riprendiamo da Radio Onda D’urto: Dopo anni di completo isolamento, nel giro di poche settimane una delegazione del partito della sinistra curda e turca Dem, terza forza del Parlamento turco, ha potuto incontrare oggi, mercoledì 22 gennaio e per la seconda volta Abdullah Ocalan, leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan – Pkk, imprigionato dal […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]