InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’espulsione di un giornalista italiano dal Cile sta diventando un caso nazionale

Qualche giorno fa, precisamente il 3 febbraio scorso, un compagno e giornalista italiano Lorenzo Spairani è stato espulso dal Cile perchè “individuato in varie attività antsistema, interrompendo l’ordine sociale del paese e costituendo così un pericolo per lo Stato”. L’ordine di espulsione è stato dato direttamente dall’ Intendiente di Santiago, Claudio Orrego e dal Ministero degli Interni. La polizia si è introdotta nell’abitazione di Lorenzo e senza dargli nessuna possibilità di difendersi ha proceduto all’espulsione immediata. Il giorno dopo era già atterrato all’aereoporto di Fiumicino accompagnato dalla polizia cilena.

Lorenzo si era recato in Cile 3 mesi fa con una borsa di studio europea per documentare l’attività dei movimenti sociali e dei sindacati cileni. In particolare seguiva le attività del sindacato Armetrase con cui collaborava per la produzione di materiale audiovisivo e di controinformazione.

L’ordine di espulsione prende come riferimento il decreto legge redatto durante la dittatura militare. Il decreto n° 604 dell’agosto del 1974 prevede, infatti, che non possono entrare nel paese coloro che “propaguen o fomenten de palabra o por escrito o por cualquier otro medio, doctrinas que tiendan a destruir o alterar por la violencia, el orden social del país o su sistema de gobierno” e quelli che “estén sindicados o tengan reputación de ser agitadores o activistas de tales doctrinas y, en general, los que ejecuten hechos que las leyes chilenas califiquen de delito contra la seguridad exterior, la soberanía nacional, la seguridad interior o el orden público del país y los que realicen actos contrarios a los intereses de Chile o constituyan un peligro para el Estado”.

In Cile la notizia sta facendo il giro del paese e l’espulsione di Lorenzo sta diventando un caso nazionale. Il Movimiento Cabreados ha dichiarato sulla stampa: “non solo non c’è più uno stato di diritto, né nell’area metropolitana, nè per il popolo mapuche, ora si espellono anche gli stranieri che appena provano a cautelare la nostra democrazia interna e osservano il nostro sistema politico, il governo li chiama terroristi. Il sindaco Orrego ha deciso in maniera dittatoriale, come nei momenti peggiori della dittatura nel nostro paese.”

Il movimento accusa “l’Intendiente della regione metropolitana, Claudio Orrego Larraín, di essere responsabile di questo orrore e ingiustizia. Il nostro collega Lorenzo è stato espulso dal paese questa mattina perchè ha partecipato ad eventi sociali. Ma perchè no, se il giornalista italiano è venuto in Cile proprio per questo? Sono capaci anche di dire che siccome aveva un visto turistico valido, non poteva andare a dimostrazioni o filmarle? ma cosa’è questa storia? “.

Jimena Aguirre, il leader del Movimento Pissed ha detto che quello che vogliono è che il sindaco Claudio Orrego “dia delle spiegazioni” per la situazione. Inoltre, ha sottolineato che il decreto di espulsione Spairani non è appellabile, quindi non c’era possibilità di conoscere le ragioni di questa decisione.

Anche il presidente dell’ordine dei giornalisti cileno, Javiera Olivares, si è espressa in merito. “Questa espulsione è inspiegabile e veramente retrogada. Non hanno capito che espellere un professionista della comunicazione che si impegna per dare copertura alle organizzazioni sindacali, non è proprio di una democrazia “.

“Tra i recenti dibattiti sulle regole della migrazione e immigrazione, è inammissibile che le regole non includano i casi come questi e non  proteggano il diritto al giusto processo, lasciando gli espulsi nella totale impotenza. Esortiamo le autorità a spiegare le ragioni di questo fatto inspiegabile e a rivedere il provvedimento” ha concluso Olivares. 

Ieri anche il periodico nazionale “El ciudadano ha riportato la notizia. Il quotidiano cita il caso di Lorenzo come l’ennesimo atto di intimidazione nei confronti dei giornalisti cileni e non. Il fotografo e documentarista Vicente Montecinos che appartiene al sito indipendente  werken.cl è ancora in carcere dopo essere stato arrestato la scorsa notte. Il padre di Vicente sostiene che questo è un attacco a tutti i giornalisti indipendenti che raccontano cosa sta succedendo nell’area di La Araucanía che è stata recentemente invasa dalle forze armate. Lo stesso è avvenuto a luglio del 2016 per Iban Gartzia Rubio, un cittadino basco che collaborava con la radio comunitaria mapuche Kimche Mapu. 

Il 5 febbraio, Rodolfo Noriega, avvocato peruviano e segretario generale del “Coordinamento degli immigrati in Cile” ha presentato un’azione di difesa dinnanzi alla Corte de Apelaciones de Santiago contro la Intendencia de la Región Metropolitana, la PDI (polizia investigativa) e coloro che risultano responsabili dell’espulsione di Lorenzo Spairani.

A partire dal caso di Lorenzo, Roman ha affermato che “lo Stato cileno sta dando dimostrazione di una politica securitaria paranoica, che attenta alla libertà delle persone, contra la libertà di transito e di espressione”. Lorenzo ha inviato un video, raccontando l’accaduto, ai compagni e attivisti cileni che in queste ore lo stanno sostenendo.

Le notizie uscite in Cile in questi giorni:

http://www.elclarin.cl/web/noticias/cronica/21446-periodista-italiano-es-expulsado-del-pais-por-informar-de-manifestaciones-sociales.html

http://m.elmostrador.cl/noticias/pais/2017/02/06/expulsan-del-pais-a-periodista-italiano-registraba-videos-para-organizacion-de-trabajadores-del-sename/

http://www.radiovillafrancia.cl/periodista-italiano-residente-en-chile-becado-por-la-ue-fue-expulsado-del-pais-por-registrar-movilizaciones-sociales

http://radio.uchile.cl/2017/02/05/periodista-italiano-es-expulsado-del-pais-por-reportear-manifestaciones-sociales/

http://prensaopal.cl/denuncian-persecusion-politica-a-extranjeros-en-chile/

http://vozenfugacalle.blogspot.it/2017/02/hile-tgo-otra-orden-dictatorial-mas-de.html?m=1

http://www.laizquierdadiario.cl/Igual-que-en-dictadura-Claudio-Orrego-firmo-orden-para-expulsar-a-periodista-italiano?id_rubrique=1201

http://www.eldesconcierto.cl/2017/02/07/colegio-de-periodistas-rechaza-expulsion-de-reportero-italiano-es-inexplicable-y-cavernaria/

http://www.elciudadano.cl/2017/02/06/357216/habla-periodista-italiano-expulsado-del-pais-el-estado-tiene-miedo-de-los-extranjeros-que-pueden-hablar-fuera-de-chile/

“Intendiente” non è stato tradotto perchè non è una figura che esiste nel nostro ordinamento. Qualsiasi traduzione sarebbe imprecisa. E’ il capo dei sindaci nominato dal Presidente della Repubblica: una figura politica che può essere paragonata in parte al nostro prefetto.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina, i coloni attaccano volontari internazionali: feriti tre italiani

Un nuovo attacco dei coloni israeliani ha colpito la comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, nella Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Drone assassino israeliano massacra due fratellini palestinesi

Fadi Tamer Abu Assi e Juma Tamer Abu Assi, bambini palestinesi di 10 e 12 anni, sono stati ammazzati da un drone israeliano a est di Khan Yunis (sud della Striscia) mentre raccoglievano legna per il padre ferito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Membro della Knesset: Israele sta “importando la guerra di sterminio” da Gaza alla Cisgiordania

Un membro israeliano della Knesset (Parlamento) ha affermato che Tel Aviv sta “importando” la sua “guerra di sterminio” dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA E PADRONI DELLA CITTÀ, BLOCCHIAMO TUTTO!

Oggi, nell’ambito dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, come realtà autorganizzate del movimento milanese abbiamo deciso di bloccare l’ingresso principale della sede dirigenziale di ENI S. p. a. di San Donato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Linee gialle e zone verdi: la divisione di fatto di Gaza

Crescono i timori che il nuovo mosaico di zone diverse di Gaza, separate da una Linea Gialla, possa consolidarsi in una partizione permanente del territorio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 28 novembre: i comitati sardi chiamano alla mobilitazione

Diffondiamo l’appello uscito dalla rete Pratobello24 che invita tutti i comitati che lottano contro la speculazione energetica a unirsi allo sciopero e alla mobilitazione del 28 novembre.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Morte di Ramy Elgaml: altri due indagati per falso tra i carabinieri premiati con l’Ambrogino d’Oro

Altri due carabinieri sono stati iscritti nel registro degli indagati con le accuse di aver fornito false informazioni al pubblico ministero e di falso ideologico in atti pubblici nell’ambito dell’indagine sulla morte di Ramy Elgaml

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Genova: corteo operaio sotto la Prefettura. Sfondate le reti della polizia, lacrimogeni sulle tute blu

La rabbia operaia continua a riempire le strade della città ligure contro il (non) piano del governo Meloni sul destino di migliaia di operai ex-Ilva e sul futuro del comparto siderurgico in Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio permanente di San Giuliano: dove abbattono case, noi costruiamo resistenza!

Martedì 2 dicembre, durante l’assemblea popolare, i/le giovani No Tav, hanno fatto un importante annuncio: casa Zuccotti, dopo essere stata espropriata da Telt, torna a nuova vita.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: riflessioni attorno “all’assalto squadrista alla sede della Stampa” e alla libertà di informazione

Il centro sociale Askatasuna di Torino è tornato al centro del dibattito politico nazionale dopo l’azione alla redazione de La Stampa del 28 novembre durante la manifestazione nel giorno dello sciopero generale

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello di docenti, ricercatori e ricercatrici universitarie per la liberazione di Mohamed Shahin

Riportiamo l’appello di docenti, ricercatori e ricercatrici per la liberazione di Mohamed Shahin, per firmare a questo link.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili in Italia

Diamo il via all’inchiesta collettiva sugli investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili che abbiamo deciso di iniziare durante la “Due giorni a difesa dell’Appennino” a Villore, di cui qui si può leggere un resoconto e le indicazioni per collaborare a questo lavoro.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Un primo resoconto dell’appuntamento “Due giorni a difesa dell’Appennino”: come continuare a rendere vivi i nostri presidi di resistenza dal basso

Iniziamo a restituire parte della ricchezza della due giorni a difesa dell’Appennino, svoltasi in una cornice incantevole a Villore, piccolo paese inerpicato tra boschi di marronete e corsi d’acqua, alle porte del parco nazionale delle Foreste Casentinesi.