InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lettera Aperta del padre di Alan Kurdi

Siete informati molto bene sulla situazione in Siria e in generale nel Medio Oriente. In questa regione si tratta di una lotta di potere regionale e internazionale. La nostra patria in questa lotta è diventata un punto focale in cui non ci sono più né sicurezza né stabilità economica. Per questo le persone qui si sono messe in cammino per lasciare la terra dei loro padri e nonni in direzione di paesi nei quali sperano di trovare sicurezza e una vita dignitosa.

Vittima di questo tipo di lotte di potere è sempre la popolazione civile. Per motivi economici e di sicurezza, come molte altre persone innocenti sono stato costretto a lasciare la mia città natale. Inizialmente sono fuggito in un’altra zona della Siria e da lì all’estero, dove sono diventato vittima di scafisti e trafficanti di uomini che traggono profitti dal destino di queste persone. Il prezzo è stato troppo alto. Ho perso mia moglie e i miei due bambini. Ma la mia tragedia non è la prima e non sarà neanche l‘ultima. Probabilmente centinaia di famiglie sono già stata cancellate in questo modo.
Ora sono di nuovo nella terra dei miei antenati e resterò qui vicino alle tombe di mia moglie e dei miei figli. Questa terra è imbevuta del sangue dei martiri che hanno difeso Kobane. Scrivo questa lettera insieme a un rappresentante dell’autogoverno democratico di Kobane, che è stata fondata da quelle persone che hanno difeso questa città dai nemici dell‘umanità. Davanti agli occhi del mondo nel 21° secolo sono state trucidate persone e deportate donne e ragazze.

Cari amici, non auguro a nessuno di questa zona, che sia curdo, arabo, assiro o armeno, di vivere quello che ho passato io. Ma questi popoli nella storia hanno vissuto cose molto peggiori di quelle che ho vissuto io. Chi di voi si ricorda del genocidio degli armeni, assiri ed ebrei nel 20° secolo? Un passo importante nel percorso contro un’ideologia che va contro i valori dell’umanità è che viviamo insieme in un sistema di autogoverno nella democrazia e nella fratellanza.

Mando questa mia lettera da Kobane, la città che ha vissuto quattro anni di guerra. Era ed è ancora un obiettivo di IS e di altri gruppi come il Fronte al-Nusra e Ahrar al-Sham. L’80 % degli edifici, delle istituzioni e delle infrastrutture, non solo nella città di Kobane, ma anche nei villaggi e nelle province circostanti, sono stati rasi al suolo. Non ci sono più condizioni di vita, solo la volontà della popolazione che è legata alla terra die suoi padri e nonni. La resistenza non riempie gli stomaci, non fa guarire i feriti e i bambini non possono più andare a scuola. Vogliamo vivere in pace nella nostra patria, sulla nostra terra. Per piacere aiutateci!

Vi ringraziamo del fatto che i vostri stati hanno accolto migliaia di profughi. Questa è un’azione umanitaria eccezionale, ma questa è una soluzione duratura signore e signori? Amiamo la nostra patria come voi amate il vostro paese. Non emigreremmo e non lasceremmo la nostra patria se non vi fossimo da forze terroristiche. Solo l’autogoverno democratico con le sue istituzioni come le YPG (Unità di Difesa del Popolo) ci protegge e cerca di sostenerci nel dare risposte ai nostri bisogni quotidiani. Vi preghiamo di riconoscere questo autogoverno come parte della futura Siria e di costruire insieme ad esso una nuova società pacifica. Sarebbe di grande aiuto per me e per il mio popolo, come per gli altri gruppi etnici che vivono in questo sistema di autogoverno. In questo modo potremmo contribuire a mettere fine alla tragedia delle persone nella mia patria.

Ringrazio anche per la partecipazione espressa rispetto al mio destino. Mi avete dato la sensazione di non essere solo. Un passo fondamentale per mettere fine a questa tragedia è il vostro sostegno al nostro autogoverno.

Insieme al nostro autogoverno democratico saluto e ringrazio per la vostra attenzione.

Abdalla Kurdi, padre di Alan Kurdi

Anwar Muslim, Rappresentante dell’Autogoverno Democratico

Kobane, 12.09.2015

da Uiki Onlus

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Alan Kurdicurdikobanekurdistan

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele attacca la Flotilla. In mattinata ancora diverse navi in marcia verso Gaza

Ieri sera sono iniziate le operazioni di abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Ad ora solo venti navi sono state intercettate, le altre sono ancora in navigazione verso le coste di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Anche con l’avvenuto scioglimento del Pkk, la fine del conflitto curdo-turco appare lontana

Nonostante il PKK si sia auto-dissolto con il XII Congresso, da parte di Ankara non si assiste a comportamenti speculari.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Pkk annunciato lo scioglimento della struttura organizzativa e la fine della lotta armata

Il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il Pkk, ha annunciato di avere tenuto a inizio maggio il 12/mo congresso, che ha deciso di sciogliere la struttura organizzativa e porre fine alla lotta armata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: appello storico di Ocalan. “Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi”

cL’atteso appello del leader e cofondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è stato diffuso oggi pomeriggio, giovedì 27 febbraio 2025, ma senza l’atteso video-messaggio, evidentemente bloccato da Ankara. A parlare quindi deputate-i del partito della sinistra curda e turca Dem che si sono recati recata sull’isola-carcere di Imrali, dove Ocalan è detenuto da 26 anni. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: attacchi continui (ma respinti) dei turcojihadisti tra Manbij e la diga di Tishreen. L’aggiornamento con Jacopo Bindi dell’Accademia della Modernità Democratica

Nella Siria del Nord e dell’Est, dove da una dozzina d’anni è attiva l’esperienza rivoluzionaria dell’Amministrazione autonoma (Rojava), continuano gli attacchi incessanti contro le Forze democratiche siriane. Aerei da guerra turchi e droni dal cielo, oltre ai mercenari turcojihadisti via terra, colpiscono i fronti sud ed est di Manbij, per cercare di avanzare nella regione della […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato dei combattenti italiani Ypg sulla situazione in Siria

Ripubblichiamo l’appello dei combattenti italiani Ypg uscito in questi giorni sulla situazione in Siria

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.