InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’F.P.L.P. rivendica l’attentato alla sinagoga di Har Nof

L’attentato, avvenuto alle ore 7 locali, è stato rivendicato dall’ufficio politico del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina che recita nel comunicato: “il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina saluta le mani della resistenza, saluta le mani dei due martiri Ghasssan e Odai, saluta le mani dei combattenti martiri che questa mattina hanno eseguito l’attentato nella West Bank, saluta le mani di tutti i combattenti che portano avanti la resistenza nella sponda occidentale e nella striscia di Gaza in tutti i modi e con tutti i mezzi”.

Il Dott. Mahna portavoce dell’ufficio politico dell’F.P.L.P. sottolinea che il popolo palestinese e le forze di resistenza possono danneggiare il nemico con modi semplici, sottolineando che la “resistenza intrinseca” prevede tutti i mezzi necessari per apportare il maggior numero di perdite al nemico distruggendo i vantaggi che esso trae dall’occupazione della terra palestinese e dallo stupro dei diritti del popolo palestinese.

Non a caso pochi giorni fa l’F.P.L.P. ha diramato un comunicato in cui salutava il popolo della West Bank e lo invitava a intensificare la resistenza e ad aumentare le azioni di resistenza contro l’esercito sionista che nell’ultimo mese ha alzato la tensione a Gerusalemme e in modo particolare nella zona della Moschea Al Aqsa impedendo ai fedeli di potervi accedere.

Ad aumentare la tensione ha contribuito anche l’episodio del ritrovamento del corpo di un giovane autista palestinese, Yusef Al Ramouni, trovato impiccato nel suo autobus, dopo essere stato percosso e assassinato, secondo i suoi famigliari, da ignoti israeliani. Suicidatosi, invece, secondo le autorità sioniste. Nel comunicato del Fronte viene, infatti, sottolineato che non è un caso che il luogo dell’attentato non disti dal ritrovamento del corpo di Yusef Al Ramouni.

Mushir al-Masri, portavoce di Hamas, ha salutato felicemente l’operazione ribadendo che “si è trattato di una vendetta eroica e rapida per l’esecuzione di Yusuf al-Rumani” e ribadendo anch’egli che è un diritto dei palestinesi vendicare la violenza sionista subita ogni giorno dal popolo palestinese.

Il presidente israeliano Netanyahu addossa la responsabilità dell’operazione ad Abu Mazen accusandolo di istigare il popolo palestinese ad azioni violente contro gli ebrei, mentre il Presidente palestinese condanna l’attentato e rispedisce l’accusa al mittente sostenendo che è proprio Netanyahu a voler intraprendere una guerra di religione fra i due popoli.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

To Kill a War Machine. Un documentario su Palestine Action

Palestine Action è un collettivo che da anni porta avanti una campagna di sabotaggi ed iniziative in solidarietà con il popolo palestinese. Di recente il collettivo è stato dichiarato organizzazione terroristica da parte dello stato britannico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Strage di giornalisti a Gaza: Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea assassinati da Israele

Questa notte i giornalisti Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea sono stati assassinati da Israele in un attacco con drone che ha colpito una tenda di giornalisti davanti all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: armamenti e mezzi cingolati al porto. Procura apre inchiesta, presidio dei portuali

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi alla nave Bahri Yanbu, il cargo saudita su cui sono stati trovati armamenti e mezzi militari cingolati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”: dopo l’assemblea nazionale in Val di Susa inizia un percorso di mobilitazione sui territori verso e oltre l’8 novembre a Roma

Riportiamo di seguito gli interventi introduttivi dell’assemblea nazionale tenutasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità in modo da sottolineare le caratteristiche del percorso di mobilitazione contro guerra, riarmo e genocidio in Palestina proposto in tale occasione.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Taser: due persone morte nel giro di 24 ore dopo essere state colpite dalle pistole elettriche

Un’altra persona è morta dopo essere stata colpita con il taser dai carabinieri: si tratta di un uomo di 47 anni di origini albanesi che è deceduto a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, nella serata di domenica. 

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggiornamenti su Alfredo Cospito e proposta contro il blocco della posta

Per rompere l’isolamento a cui l’anarchico Alfredo Cospito* è sottoposto tramite il blocco praticamente totale della corrispondenza, rilanciamo qui la chiamata a mandargli cartoline e lettere…

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso