InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’ombra di Chavez sul Venezuela al voto

Tra pochi giorni il Venezuela torna al voto, per nuove elezioni presidenziali, a solo un mese dalla morte del Presidente-comandante Hugo Chavez Frias (che già aveva battuto il portavoce dell’opposizione Capriles lo scorso ottobre). Ma proprio la permanenza dell’orma chavista è la vera posta in gioco di questo nuovo test alle urne, dove si voterà per la continuazione o l’arresto del processo bolivariano. Ironia della sorte, molti media mainstream dell’Occidente – che per dieci anni hanno pronosticato (sempre sbagliandosi) le sconfitte dell’ex presidente – ammettono ora l’impossibilità della vittoria per lo sfidante che, per non sfigurare, deve incorporare pezzi del programma bolivariano nelle sue dichiarazioni a mezzo stampa.  “Il paese è ormai chavista” commentano amaramente alcuni corrispondenti de La Stampa.

 

Qui di seguito, un’intervista con Anubi, compagno e giornalista free-lance in questi giorni a Caracas:

{mp3remote}http://www.infoaut.org/images/mp3/Torino/anubi_venezuela.mp3{/mp3remote}

 

PRESIDENZIALI: verso il voto del 14 aprile, il chavista Maduro in testa di 10 punti

Capriles apre sulla nazionalità ai cubani delle «Misiones»

di Geraldina Colotti da Caracas (Il Manifesto_ 10/4/13)

Il piccolo aereo romba sulla pista della Carlota. L’abitacolo si scalda. Un militare spiega che un cagnolino sta correndo nell’area di decollo della principale base militare del Venezuela: quando lo riprendono, si potrà partire. Il gruppo di giornalisti sghignazza. Stiamo seguendo una giornata di campagna elettorale del candidato Nicolas Maduro, proposto dal Partito socialista unito del Venezuela (Psuv) alle presidenziali del 14 aprile. Sia lui che il suo avversario Henrique Capriles Radonski, rappresentante della Mesa de Unidad Democratica (Mud), visitano tre stati al giorno, riempiendo le piazze con sostenitori di opposte fazioni.

Finalmente ci si alza in volo sulle colline di Caracas. Dall’alto, si vedono i lotti colorati e regolari delle case popolari, costruiti in pochi anni dal governo con la Gran Mision Vivienda, e destinati agli strati poveri della popolazione. Nel 2010, una devastante alluvione ha tirato giù dalle colline gran parte delle baracche. Nel vicino stato Vargas, sede del più importante porto commerciale e turistico del paese – la Guaira – il fiume ha rotto gli argini, distrutto tante abitazioni e moltissime vite. Il governo ha alloggiato gli alluvionati nei rifugi, requisendo hotel e spazi pubblici. Nel Vargas sono state costruite 2.500 case nuove, frutto di un accordo commerciale con la Turchia. Alle regionali del 16 dicembre scorso, il chavismo ha conquistato 20 sui 23 stati in cui si votava. Nel Vargas, Garcia Carneiro – un ex generale socialista di tendenza moderata – ha ottenuto oltre l’80% dei consensi.

Il militare passa tra i sedili e chiede il numero di passaporto – in Venezuela serve anche per la ricevuta fiscale -, parla con competenza dell’Italia. Dalla Carlota, l’11 aprile del 2002, un gruppo di ufficiali golpisti ha portato via il presidente Hugo Chávez, vittima di un colpo di stato organizzato dai grandi gruppi imprenditoriali con la complicità della Cia. Il 14 aprile il popolo lo ha però rimesso in sella. Un ricordo molto presente in queste presidenziali in cui, per la prima volta, il carismatico «comandante» non ci sarà. Gli stessi volti che rappresentano oggi la Mud – Capriles e i suoi colleghi del partito Primero Justicia – in quei giorni assaltavano l’ambasciata cubana, davano la caccia ai «comunisti». Oggi, cercano di erodere consensi al chavismo riprendendone alcuni temi, addirittura promettendo di «concedere la nazionalità» ai vituperati cubani che lavorano nelle Misiones. Capriles ha dichiarato di ammirare il modello Lula, in Brasile, e quest’ultimo si è affrettato a spedire un video di sostegno a Maduro, che è stato ministro degli esteri per sei anni. Capriles ha assicurato di voler mantenere in piedi le Misiones, ma durante una delle ultime manifestazioni a Caracas, i suoi hanno devastato un edificio della Mision Vivienda in costruzione, penalizzando così gli ultimi alluvionati ancora in attesa. I graffiti di Chávez e Maduro sono stati cancellati con scritte che dicevano: «Viva il cancro», e la piazza ha gridato slogan inneggianti la morte di Chávez. «Signora, ma Capriles è di destra o di sinistra?» abbiamo chiesto a un’anziana, alla testa di un gruppo proveniente dallo stato Tachira, al confine con la Colombia. «Destra, sinistra…Non ci piacciono i comunisti – ha risposto la donna coprendo il microfono -, io ho lavorato trent’anni per avere la pensione, avevo tutte le mie carte, e loro l’hanno data a tutti, anche a chi non aveva i documenti». Fra i numerosi giovani vestiti bene, il coro è stato unanime: «Non c’è libertà di espressione, tutti muoiono di fame, bisogna cambiare». «Capriles è ricco, ci farà tutti ricchi», assicura un ragazzo con i bicipiti tatuati.

Alle presidenziali del 7 ottobre, l’opposizione ha totalizzato oltre sei milioni di voti. Ora i sondaggi danno vincente Maduro con un margine di almeno 10 punti, ma la Mud confida su un’inchiesta argentina che dà vincente il proprio candidato, e lavora per far invalidare le elezioni. Nel municipio di Chacao, alcuni studenti che appoggiano questa tesi hanno subìto un’aggressione. Il governo ha aperto un’inchiesta, sospettando però una provocazione. Maduro ha anche denunciato la presenza di paramilitari salvadoregni, amici del candidato oppositore, che li avrebbe incontrati nell’ambasciata nordamericana. In diversi stati del paese, Maduro ha ricevuto gli omaggi degli alti vertici della Forza armata. Nel suo camicione sformato, l’ex militante della sinistra radicale ha risposto impacciato al protocollo militare. Poi ha preferito abbracciare il generale.

*****

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

chavezvenezuela

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Militarizzazione: la Sicilia sempre più al centro degli interessi bellici di Stati Uniti e NATO

La Sicilia sarà il primo luogo al di fuori degli Stati Uniti dove verranno formati i piloti degli F-35.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Zohran alza la temperatura

Una sorpresa dagli Stati Uniti governati da Trump: la vittoria di Zohran Mamdani alle primarie democratiche per la carica di sindaco di New York, che ha da subito scatenato il delirio islamofobo della destra e l’allarme nell’establishment democratico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: I popoli dell’Oaxaca convocano un Incontro Nazionale contro la Gentrificazione

I popoli e le comunità dell’Oaxaca hanno convocato l’Incontro Nazionale contro la Gentrificazione, davanti alla necessità di organizzazione “per far fronte al saccheggio” territoriale e culturale provocati dalla gentrificazione e turistificazione nel paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Italia le prove NATO di guerra nucleare, chimica e batteriologica

Escalation bellica planetaria ed i reparti d’élite della NATO si addestrano in Lazio alla guerra nucleare, chimica a batteriologica. A fine giugno si è conclusa l’esercitazione multinazionale “Black Poison 2025”, una complessa attività addestrativa condotta dalla Combined Joint Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Defence Task Force (CJ-CBRND-TF) della NATO, dal 1° gennaio di quest’anno sotto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Stop Riamo: giornata a Torino contro riarmo, guerra e genocidio in Palestina

Riprendiamo il programma della giornata dal canale telegram @STOPRIARMO, percorso cittadino e territoriale che intende costruire una dimensione ampia di attivazione contro la guerra, contro il piano di riarmo e vuole opporsi al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Smilitarizziamo Sigonella. Contro guerra, riarmo, genocidio

Fermiamo il genocidio del popolo palestinese
Impediamo la terza guerra mondiale ed il riarmo europeo
Smantelliamo le basi Usa-Nato – Smilitarizziamo Sigonella.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla guerra

Un appello per la costruzione di un percorso contro la guerra, il riarmo e il genocidio in Palestina Facciamo appello a tutti e tutte coloro che sentono la necessità di sviluppare un percorso largo e partecipato contro la guerra, contro il riarmo dell’Europa e il genocidio in Palestina. A tutt coloro che già si mobilitano […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù. Tamburi di guerra

Su Perù 21 (giornale peruviano, ndt), il 14 gennaio, un editorialista poco noto ha inserito un’“opinione” piuttosto bellicosa. In essa, Héctor Romaña – una penna di pedigree, forse – promuoveva l’intervento militare in Venezuela. di Gustavo Espinoza M., da Resumen Latinoamericano Potrebbe essere letto come il punto di vista di un analista disperato che non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela: In cosa è consistita la “operazione Gedeón” dei gruppi mercenari?

Un gruppo mercenario ha tentato un’incursione armata in Venezuela per destabilizzare, creare violenza e attentare contro membri del Governo. Il Governo del Venezuela ha informato che questa domenica la Forza Armata Nazionale Bolivariana (FANB), insieme alle Forze d’Azione Speciali (FAES) della Polizia Nazionale Bolivariana, hanno neutralizzato l’incursione, denominata “operazione Gedeón”, di un gruppo armato che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela, fallisce il golpe e Guaidò imbocca una strada senza ritorno

Precipitano gli eventi nel paese sudamericano Alle prime luci dell’alba (ora di pranzo in Europa) a Caracas le agenzie di stampa hanno ridiffuso un video pubblicato dall’account twitter di Juan Guaidò; in cui l’autoproclamato presidente del Venezuela appariva affiancato da Leopoldo Lopez, storica figura della destra eversiva venezuelana appena evaso da cinque anni di arresti domiciliari, e da un drappello […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il Venezuela come spia della crisi del gendarme americano?

A un primo sguardo sembrerebbe che gli Stati Uniti stiano replicando per l’ennesima volta un copione già visto. Un copione immutabile nel tempo, e di sicuro successo. Minaccia di intervento militare che segue guerra economica di lungo periodo. Azione decisa nello schierare le principali potenze contro il nemico di turno. Narrazione messianica tra bene e […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Venezuela: la disputa è per i territori. Ripensare un progetto di emancipazione, in tempi molto difficili

Riportiamo un interessante contributo tradotto su L’America Latina. Partendo dalla questione petrolifera e dalla crisi economica degli ultimi anni l’articolo concentra il suo sguardo sulle composizioni sociali e sui territori venezuelani.  Già da settimane si annunciavano turbolenze in Venezuela a cominciare da gennaio con l’insediamento dell’Assemblea nazionale e l’inizio di un incerto periodo presidenziale per […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso la guerra civile in Venezuela

Proponiamo un articolo scritto da Raul Zibechi sulla questione venezuelana. Una riflessione che inserisce gli accadimenti di queste settimane in un contesto geopolitico in trasformazione, in particolare rispetto alla crisi dell’egemonia globale statunitense. Quando Donald Trump ha deciso di ritirare le truppe dalla Siria, nel dicembre passato, lo ha fatto perché aveva già preso la […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuovo tentato golpe contro Maduro, Venezuela in bilico

Situazione tesissima in Venezuela dopo che il neo-presidente del parlamento, Juan Guaidó, si è auto-proclamato Presidente ad interim al post di Maduro. Guaido ha dichiarato, davanti a decine di migliaia di persone, di non considerare legittimo il governo dopo le ultime elezioni chiedendone di nuove. Pochi minuti dopo l’annuncio di questo 35enne leader del partito […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Autonomia di classe in Venezuela

Sulla crisi venezuelana e l’elezione dell’Assemblea costituente segnaliamo questo articolo di Valerio Evangelisti (uscito su Carmilla). Per mettere subito le cose in chiaro, non prendo nemmeno in considerazione le tesi di chi dice che in Venezuela, con la formazione di un’Assemblea costituente, sia in gioco la sopravvivenza della democrazia (e lo dice chi, da quasi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Eletta l’Assemblea costituente venezuelana: l’exit strategy di Maduro alla crisi interna

Con oltre 8 milioni di votanti si sono chiusi nella serata di domenica i 14.515 seggi elettorali adibiti ad eleggere i 537 membri (più 8 rappresentanti delle comunità indigene) dell’assemblea costituente venezuelana per la riforma della Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Una capacità mobilitativa straordinaria del fronte sociale del PSUV ha fronteggiato le guarimbas […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Venezuela: Perchè non “scendono” dalle colline?

Ripubblichiamo questa intervista apparsa pochi giorni fa sul blog cronachelatinoamericane che delinea molto bene il contesto sociopolitico venezuelano in questi mesi di rivolta anti-Maduro. Se da una parte l’intervistato esamina lo stato di salute del blocco chavista, per nulla monolitico e tratteggiato nelle sue evoluzioni e discontinuità, dall’altra si sofferma su punti di forza e […]