Lula è di nuovo presidente del Brasile
Lula ha vinto il ballottaggio delle Presidenziali in Brasile. Il Tribunale superiore elettorale nella notte ha ufficialmente decretato vincitore il candidato della sinistra e militante del Pt brasiliano che si è imposto di stretta misura sul presidente uscente Bolsonaro, poco più di 2 milioni di voti equivalenti al 50,9% del totale contro il 49,1%. Il paese è spaccato anche geograficamente: Lula si è imposto in 13 Stati brasiliani, tutti nel nord e nord est, zone più rurali e povere, mentre Bolsonaro in 14, tutti nel sud e sud-ovest, storicamente più ricchi.
Bolsonaro non ha ancora riconosciuto la sconfitta, mentre Lula ha dichiarato di voler governare “ a nome di tutti i brasiliani”. “Hanno cercato di seppellirmi vivo” ha detto, in riferimento alla sua carcerazione, ma “ho avuto un processo di resurrezione nella politica brasiliana. Sono qui per governare il Paese in un momento molto difficile, ma riusciremo a trovare le risposte”. “Non è una vittoria mia o del mio partito, ma di un immenso movimento democratico”, ha aggiunto Lula sottolineando come “la maggioranza del popolo ha lasciato detto chiaro che desidera più democrazia e non meno. Vuole più libertà, più uguaglianza e più fraternità” e ha promesso che tornerà a far avvicinare il Paese alla comunità internazionale promuovendo partenariati e un commercio globale “più equo” e che il Brasile è “pronto per lottare contro la crisi climatica e per la deforestazione zero dell’Amazzonia”.
In Europa le congratulazioni sono giunte da Macron, Sanchez, Scholz, e per ultima anche dalla Meloni. In particolare la Russia e la Cina si sono complimentati augurandosi l’inizio di un nuovo corso nelle relazioni tra i due paesi.
I commenti di:
Federico Nastasi – collaboratore de Il Manifesto Ascolta o scarica
Marco Consolo – Responsabile Esteri Rifondazione Comunista Ascolta o scarica
Paolo Ventura – Docente all’Università Federico III di Napoli e già docente in Brasile Ascolta o scarica
Laura Burocco – Ricercatrice, Antropologa e collaboratrice de Il Manifesto Ascolta o scarica
Anderson Piva – Ricerca universitario brasiliano Ascolta o scarica
Di seguito invece l’editoriale di Resumen Latinoamericano tradotto da Comitato Carlos Fonseca
È stata, senza dubbio, un’elezione che ha posto il Brasile sull’orlo di un attacco di nervi giacché si è lottato voto su voto, fino a che Lula è passato in testa e ha consolidato il suo cammino verso la vittoria.
Il capo del Partito dei Lavoratori ha raggiunto il 50,84% dei voti, contro il 49,16% che ha ottenuto l’attuale governante di ultradestra Jair Bolsonaro.
Più di 156 milioni di persone erano chiamate a votare in queste elezioni, le più polarizzate della storia del paese, con due proposte antagoniste.
La campagna elettorale è stata una delle più violente che si ricordino in Brasile. Questa domenica, gli elettori hanno anche votato per eleggere il governatore di San Paolo e di altri 11 stati in cui il risultato non era stato deciso al primo turno.
La giornata è stata macchiata da denunce, che la Polizia Federale delle Strade, un corpo considerato vicino a Bolsonaro, ha effettuato centinaia di operazioni nelle quali ha fermato gli autobus per controllare i documenti dei votanti, specialmente negli stati del nordest (dove Lula ha la maggioranza), fatto che ha ritardato il ritmo della votazione. Il presidente del Tribunale Elettorale, Alexandre de Moraes, ha dichiarato che quanto avvenuto non danneggerà i risultati.
Lula ha sfiorato la vittoria al primo turno, il 2 ottobre, con il 48% dei voti, una cifra che concorda con quanto pronosticavano i sondaggi. Bolsonaro, nonostante ciò, ha sorpreso con il 43%, tra i sette e gli otto punti percentuali in più di quanto gli attribuivano.
“Oggi è probabilmente il 30 ottobre più importante della mia vita. E credo che sia un giorno molto importante per il popolo brasiliano perché sta difendendo il modello di Brasile che vuole, il modello di vita che vuole”, ha dichiarato Lula questa mattina depositando il suo voto.
Da parte sua, Bolsonaro ha detto di avere “un’aspettativa di vittoria per il bene del Brasile”. “Abbiamo avuto buone notizie negli ultimi giorni. Se dio vuole, oggi pomeriggio vinceremo”, ha affermato.
30 ottobre 2022
Resumen Latinoamericano
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