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Manifestanti attaccati dalle forze di sicurezza dell’Autorità palestinese a Ramallah

 
Le forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese hanno arrestato il martire ed i suoi compagni sottoponendoli a torture fisiche e psicologiche, nel tentativo di costringerli a confessare le proprie colpe, garantendo così gli interessi del coordinamento della sicurezza con l’occupazione.
 
Il FPLP continua a chiedere da tempo alla dirigenza dell’AP di porre immediatamente fine alla pratica di coordinamento della sicurezza. Il martire Basil al-Araj e i suoi compagni sono eroi ed esempi nazionali per il popolo palestinese. Le armi di Basil e dei suoi compagni usate nella pratica della resistenza contro l’occupazione sono legittime, le armi illegittime sono invece quelle che vengono utilizzate per dare la caccia ai resistenti palestinesi e per reprimerli, mentre restano silenziose di fronte ai crimini e alle aggressioni dell’occupazione e dei suoi coloni contro il popolo palestinese.
 
Il Fronte ha anche elogiato il movimento dei giovani che in questi giorni sta manifestando tutto il suo dissenso per quanto accaduto al compagno Basil chiedendo giustizia per la sua morte, mentre condanna pienamente i leader dell’Autorità palestinese responsabili per la brutale aggressione avvenuta contro i manifestanti.
 
Infatti l’apparato di sicurezza dell’AP ha attaccato le manifestazioni pacifiche a Ramallah con gas lacrimogeni, bombe sonore, spray orticante e manganelli… ferendo e arrestando molti dei partecipanti, tra cui il padre del martire Basil al-Araj che è stato trasferito in ospedale a causa delle ferite riportate. Quest’azione rappresenta un crimine imperdonabile per cui verranno ritenuti responsabili mandanti e complici.
 
Il PFLP sottolinea che l’Autorità palestinese deve porre fine a queste vergognose pratiche, sia relative alla prosecuzione del coordinamento della sicurezza sia alla repressione dei manifestanti; oggi alla leadership palestinese viene posta una scelta definitiva: o stare dalla parte della resistenza del popolo palestinese sostenendo il suo movimento di liberazione o essere un’autorità repressiva evitata da tutti i settori del popolo palestinese.
 
La compagna Khalida Jarrar, leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, ha annunciato in un’intervista in diretta su Al-Quds TV, la scorsa domenica sera 12 marzo, che il Fronte non parteciperà alle prossime elezioni comunali in Cisgiordania, alla luce del proseguimento del coordinamento sulla sicurezza dell’Autorità palestinese con l’occupazione israeliana e del violento attacco contro i manifestanti che protestavano per la morte del compagno Basil.
 
La compagna ha inoltre riferito che se non si interverrà su questi temi fondamentali il FPLP annuncerà ulteriori posizioni ed intraprenderà nuove azioni.

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