Manifestazione a Donostia per i prigionieri politici baschi
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Nonostante la pioggia di sabato, a Donostia le strade si sono riempite in occasione della manifestazione a favore dei prigionieri e delle prigioniere politiche e in appoggio al processo politico in atto nei Paesi Baschi. Un tappeto di ombrelli che sembrava non avere fine, è stata l’immagine che ha caratterizzato la manifestazione la quale è avanzata lentamente scandendo slogan che richiamavano i prigionieri e le prigioniere basche nei Paesi Baschi, l’amnistia, così come numerosi sono stati i cori a favore dell’indipendenza dei Paesi Baschi. All’interno di un clima repressivo che vede attualmente più di 700 prigionieri politici incarcerati e dispersi tra i territori spagnolo e francese, la manifestazione ha visto una grande partecipazione, segno di come l’attuale muso duro del governo spagnolo non annichilisca i numerosi cittadini che continuano a lottare a favore dei diritti dei prigionieri politici e per un Euskal Herria indipendente.
La manifestazione arrivata davanti al Municipio di Donostia, si è conclusa con gli interventi di due membri dell’iniziativa Egin Dezagun Bidea -iniziativa nata all’inizio dell’attuale processo politico di risoluzione del conflitto per dare appoggio ed esigere la tutela dei diritti dei prigionieri e delle prigioniere politiche basche. Denunciando ancora una volta la situazione nella quale versano i numerosi prigionieri politici -la dispersione e le morti per incidenti nelle strade che portano alle carceri dei proprio cari- i due rappresentanti hanno sottolineato lo stato d’eccezione che si vive oggi nei Paesi Baschi che costituisce “la maggior violenza politica d’Europa”. Particolare riferimento è stato fatto anche alla politica carceraria che delinea tutto l’accanimento possibile nei confronti del Collettivo dei prigionieri politici, e che si basa sulla “vendetta, il ricatto e la repressione”, una politica che allo stesso tempo è protetta da una legislazione di eccezione.
La determinazione con la quale i cittadini e le cittadine basche stanno reagendo alla possibilità di un cambiamento reale è stata confermata dalle parole pronunciate in riferimento alla sentenza del “caso Bateragune” che -dirette allo Stato spagnolo- affermavano come ormai non è più tempo delle detenzioni, delle torture, dei processi, delle condanne e successive incarcerazioni, ma è tempo di avanzare verso una nuova fase politica e di cambiamento nei Paesi Baschi. E sabato, a chiederlo e a dimostrare quella determinazione c’erano ancora una volta migliaia di cittadini e cittadine basche.
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