InfoAut
Immagine di copertina per il post

Messaggi dai deputati del HDP dal carcere

Figen Yüksekdağ:
Nonostante tutto non possono consumare la nostra speranza o spezzare la nostra resistenza. In carcere o no, l’HDP e noi, siamo ancora l’unica possibilità per la Turchia per la libertà e la democrazia. E questo è il motivo per cui ci temono tanto. Non concedetevi, nessuno e nessuna di voi, di essere demoralizzati, non abbassate la guardia, non indebolite la vostra resistenza. Non dimenticate che questo odio e questa aggressione hanno radici nella paura. Amore e coraggio vinceranno di certo. Con tutto il mio affetto e I miei più cari saluti.

İdris Baluken:
Il nostro popolo deve mantenere alto il morale, saluto il nostro popolo che ha rifiutato di abbandonare il suo onore e senza dubbio anche noi proteggeremo il nostro onore. Non siamo noi che dovremmo essere qui in carcere, ma coloro i quali hanno concepito questa cospirazione e l’hanno montata contro di noi. Rifiutano perfino di rivelare la nostra collocazione per marginalizzarci. Questa è una politica di presa di ostaggi, di sequestro. Sappiamo dalla storia che simili dittature, simili approcci, sono sempre crollati, sono condannati all’oblio. Mantenendo la nostra posizione, il loro destino sarà lo stesso. Continueremo a lottare ovunque ci troviamo. I miei saluti al nostro popolo.

Ferhat Encü:
Questa è una lotta; migliaia di prigionieri sono caduti in nome di questa lotta. Non ci riteniamo diversi da loro. Questa è un’ondata violenta di attacchi. Può essere respinta solo con la resistenza. E così resistiamo qui e continueremo a farlo. Nessuno deve perdere la speranza, solo coloro che mantengono in vita la propria speranza sono in grado di resistere a questa tirannia. La speranza sta anche nella nostra unità, nella nostra unione. La dignitosa resistenza del nostro popolo sostenuta dal nostro popolo contro il fascismo emergerà vittoriosa. Nessuno può dire ‘Io sono libero,’ in un Paese dove i nostri co-presidenti sono stati presi in ostaggio. Voglio mandare il mio più grande affetto e i miei saluti al nostro popolo.

Gülser Yıldırım:
Qualunque cosa faccia la dittatura dell’AKP, non sarà mai in grado di distoglierci dalla nostra lotta né dai valori in cui crediamo. Le pratiche disumane della dittatura sono un ulteriore segno di quanti sia legittima la nostra lotta contro di essa. Voglio che il nostro popolo sappia che la nostra determinazione ora è più forte.

Leyla Birlik:
Questo è un periodo difficile, è un golpe. Resisteremo qui, in carcere, e fuori. E avremo certamente la meglio. Saluti.

Nursel Aydoğan:
I nostri arresti sono parte della liquidazione dell’HDP. Non bisogna dimenticare che l’HDP è un partito che ha una causa. Anche se siamo in carcere, terremo alta la nostra causa e la nostra lotta. Nessuno deve lasciar abbattere il proprio spirito dai nostri arresti, nessuno deve mai, mai, perdere la speranza. Qualsiasi cosa faccia l’AKP, manterremo alto il nostro spirito. Le nostre speranze saranno solo sempre più grandi.

Selma Irmak:
Il golpe dell’AKP ora è chiaramente visibile per tutti. Questo golpe mira a bloccare la strada del fronte della democrazia. È un golpe ancora più sinistro del golpe degli anni ‘80. Questa è la paura che hanno di un’opposizione ampia, che si sviluppa. La resistenza continuerà, il nostro popolo resisterà fuori, e noi resisteremo qui. Le carceri sono [sempre] state il nostro secondo indirizzo. Mando i miei saluti speciali alle mie amiche. Le donne saranno l’incubo dell’AKP. Faccio appello al nostro popolo perché rivendichi il proprio futuro. Facciamo appello al popolo della Turchia e del Kurdistan di resistere. Con il mio affetto e miei saluti.
I nostri avvocati fino ad ora non sono riusciti a incontrare Abdullah Zeydan perché è stato portato nel carcere di Edirne la scorsa notte.

da Uiki – Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina, i coloni attaccano volontari internazionali: feriti tre italiani

Un nuovo attacco dei coloni israeliani ha colpito la comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, nella Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Drone assassino israeliano massacra due fratellini palestinesi

Fadi Tamer Abu Assi e Juma Tamer Abu Assi, bambini palestinesi di 10 e 12 anni, sono stati ammazzati da un drone israeliano a est di Khan Yunis (sud della Striscia) mentre raccoglievano legna per il padre ferito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Membro della Knesset: Israele sta “importando la guerra di sterminio” da Gaza alla Cisgiordania

Un membro israeliano della Knesset (Parlamento) ha affermato che Tel Aviv sta “importando” la sua “guerra di sterminio” dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania occupata.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

CONTRO I SIGNORI DELLA GUERRA E PADRONI DELLA CITTÀ, BLOCCHIAMO TUTTO!

Oggi, nell’ambito dello sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, come realtà autorganizzate del movimento milanese abbiamo deciso di bloccare l’ingresso principale della sede dirigenziale di ENI S. p. a. di San Donato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Linee gialle e zone verdi: la divisione di fatto di Gaza

Crescono i timori che il nuovo mosaico di zone diverse di Gaza, separate da una Linea Gialla, possa consolidarsi in una partizione permanente del territorio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Germania è in crisi e vaga nella nebbia

Le ultime notizie dal paese teutonico indicano che la sua crisi economica non si arresta ed entra ormai nel suo quarto anno.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bombardamenti israeliani contro il Libano: 5 morti, tra cui l’Alto comandante di Hezbollah, Haytham Ali Tabatabaei

Beirut-InfoPal. Il ministero della Salute Pubblica libanese ha diffuso il bilancio ufficiale dell’attacco israeliano senza precedenti contro un’area residenziale alla periferia sud di Beirut, domenica 23 novembre: cinque morti e 28 feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Verso il 28 novembre: i comitati sardi chiamano alla mobilitazione

Diffondiamo l’appello uscito dalla rete Pratobello24 che invita tutti i comitati che lottano contro la speculazione energetica a unirsi allo sciopero e alla mobilitazione del 28 novembre.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Morte di Ramy Elgaml: altri due indagati per falso tra i carabinieri premiati con l’Ambrogino d’Oro

Altri due carabinieri sono stati iscritti nel registro degli indagati con le accuse di aver fornito false informazioni al pubblico ministero e di falso ideologico in atti pubblici nell’ambito dell’indagine sulla morte di Ramy Elgaml

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Genova: corteo operaio sotto la Prefettura. Sfondate le reti della polizia, lacrimogeni sulle tute blu

La rabbia operaia continua a riempire le strade della città ligure contro il (non) piano del governo Meloni sul destino di migliaia di operai ex-Ilva e sul futuro del comparto siderurgico in Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio permanente di San Giuliano: dove abbattono case, noi costruiamo resistenza!

Martedì 2 dicembre, durante l’assemblea popolare, i/le giovani No Tav, hanno fatto un importante annuncio: casa Zuccotti, dopo essere stata espropriata da Telt, torna a nuova vita.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: riflessioni attorno “all’assalto squadrista alla sede della Stampa” e alla libertà di informazione

Il centro sociale Askatasuna di Torino è tornato al centro del dibattito politico nazionale dopo l’azione alla redazione de La Stampa del 28 novembre durante la manifestazione nel giorno dello sciopero generale

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello di docenti, ricercatori e ricercatrici universitarie per la liberazione di Mohamed Shahin

Riportiamo l’appello di docenti, ricercatori e ricercatrici per la liberazione di Mohamed Shahin, per firmare a questo link.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili in Italia

Diamo il via all’inchiesta collettiva sugli investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili che abbiamo deciso di iniziare durante la “Due giorni a difesa dell’Appennino” a Villore, di cui qui si può leggere un resoconto e le indicazioni per collaborare a questo lavoro.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Un primo resoconto dell’appuntamento “Due giorni a difesa dell’Appennino”: come continuare a rendere vivi i nostri presidi di resistenza dal basso

Iniziamo a restituire parte della ricchezza della due giorni a difesa dell’Appennino, svoltasi in una cornice incantevole a Villore, piccolo paese inerpicato tra boschi di marronete e corsi d’acqua, alle porte del parco nazionale delle Foreste Casentinesi.