InfoAut
Immagine di copertina per il post

Nel 21° anniversario dell’arresto, in migliaia a Roma: «Libertà per Öcalan»

||||

Per il popolo curdo. Kurdistan turco e Rojava siriano in guerra, la protesta contro le complicità internazionali con Erdogan.

E il 21 marzo prossimo, a Roma, appuntamento per celebrare il Newroz a Ararat Da Milano, Modena, Torino, Firenze, Grosseto, Campobasso, Napoli, Genova, Pisa, Brindisi, Cosenza, Palermo, Bari, Vasto, con tante realtà del movimento romano, centri sociali, movimenti di lotta per la casa, studenti universitari, partiti, sindacati, associazioni, singole e singoli si sono ritrovati a Roma nel 21° anniversario dell’arresto del fondatore del Pkk Abdullah Öcalan. In un corteo promosso da Uiki (Uffico informazioni del Kurdistan in Italia), Comunità curda, Centro Ararat e Rete Kurdistan.

La liberazione di Öcalan dall’isolamento totale sull’isola di Imrali dove è rinchiuso, significa una speranza di pace e libertà non solo per il popolo curdo, ma per l’intero Medio Oriente e oltre. I suoi ideali hanno ispirato la rivoluzione del Rojava, oggi minacciata dall’occupazione turca. Nel cantone di Afrin, e dall’ottobre scorso le città di Serekaniye e Gire Spi, vige un regime di terrore e la Turchia sta compiendo una pulizia etnica per una sostituzione demografica con truppe mercenarie jihadiste.

All’iniziativa, tanti interventi hanno ricordato la complicità del governo e delle imprese italiane, allora come oggi. 21 anni fu Confindustria a fare pressioni sul governo perché l’ingombrante presenza di Apo (Öcalan) non compromettesse i suoi affari in Turchia. Pochi mesi fa, l’attuale governo annunciava la fine dell’esportazione di armi in Turchia, ma oggi non se parla più e imprese come Leonardo-Finmeccanica (parzialmente controllata dallo Stato) non hanno nulla da temere perché producono in loco attraverso aziende partecipate. I movimenti No Muos e No Tap hanno sottolineato la vicinanza delle loro lotte con quella del popolo curdo, la complicità dell’Ue, silenziata anche grazie all’accordo sui profughi. Tra gli interventi, realtà locali, la Rete Kurdistan, i Cobas, Prc, Giuristi Democratici e Luigi Saraceni, uno degli avvocati italiani di Öcalan, mentre Giuliano Pisapia ha inviato un testo scritto. Le realtà fiorentine con un enorme striscione hanno ricordato Lorenzo (Orso) Orsetti, partigiano italiano caduto combattendo l’Isis nelle file delle Ypg. Eddi Marcucci – una dei tre militanti torinesi sotto processo per essere stati nel Rojava e sulla cui testa pende la spada di Damocle della sorveglianza speciale – ha ricordato che gli ideali di Öcalan sono gli stessi per i quali Lorenzo ha combattuto fino all’ultimo respiro e l’appuntamento del 18 marzo a Firenze per l’anniversario morte di Lorenzo, quando insieme alla sua famiglia si renderà onore al suo sacrificio.

L’intervento conclusivo è toccato a Faysal Sariyildiz, ex deputato Hdp. Durante la resistenza del 2015-2016 nel Kurdistan turco, eletto deputato nel collegio di Cizre, tentò di portare soccorso alla popolazione della città sotto coprifuoco. Cizre fu devastata, centinaia di persone bruciate vive nelle cantine dove si erano rifugiate, e contro Faysal partì una campagna di odio fatta di accuse inesistenti che oggi lo costringono a vivere in esilio. Ha dichiarato che l’isolamento di Öcalan riguarda l’intero popolo curdo e che con l’arresto di centinaia di rappresentanti eletti e migliaia di militanti, la dittatura di Erdogan tenta di soffocare la resistenza in corso.

La manifestazione romana, sempre contemporanea a quella europea di Strasburgo, nel rimarcare le responsabilità italiane e europee nel complotto internazionale del 1999, ha voluto contribuire a rompere il silenzio imposto dalla strategia di guerra a bassa intensità con cui – complici Stati uniti, Russia, il partner Nato – la Turchia , porta avanti la sua strategia genocida. Rompere l’isolamento di Abdullah Öcalan significa sostenere la resistenza del popolo curdo, difendere la rivoluzione del Rojava e rendere anche noi un po’ più liberi.

di Sveva Haertter

da “il manifesto”

https://ilmanifesto.it/nel-21-anniversario-dellarresto-in-miglia-a-roma-liberta-per-ocalan/

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

curdiOcalanRojava

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato dei combattenti italiani Ypg sulla situazione in Siria

Ripubblichiamo l’appello dei combattenti italiani Ypg uscito in questi giorni sulla situazione in Siria

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la Turchia ammassa le truppe al confine e bombarda Kobane

Siria. La Turchia continua ad ammassare truppe al confine per invadere con le sue milizie jihadiste la città di Kobane, simbolo della lotta anti-Isis e della rivoluzione confederale del nord-est siriano. Da questo martedì 17 dicembre in corso anche bombardamenti di artiglieria sulla città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la sfida di una ricostruzione indipendente dagli interessi imperialisti

Abbiamo posto alcune questioni a Yussef Boussoumah, co-fondatore del Partito degli Indigeni della Repubblica insieme a Houria Bouteldja e ora voce importante all’interno del media di informazione indipendente Parole d’Honneur a partire dalla caduta del regime di Bachar Al Assad in Siria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La fine di Assad e l’inizio del califfato all’ombra di Ankara scompongono il mosaico siriano

La repentina caduta del regime alauita degli Assad riporta alla luce le fratture della Siria postcoloniale, frutto malsano dell’accordo Sykes Picot del 1916 fra Francia e Gran Bretagna, che ha diviso in modo arbitrario i territori che appartenevano all’impero ottomano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre 800 banche europee investono 371 miliardi di euro in aziende che sostengono gli insediamenti illegali in Cisgiordania

La Coalizione Don’t Buy Into Occupation nomina 58 aziende e 822 istituti finanziari europei complici dell’illegale impresa di insediamenti colonici di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: jihadisti filo-turchi entrano ad Aleppo. Attacata anche la regione curda di Shehba

In Siria a partire dal 27 novembre, milizie jihadiste legate alla Turchia hanno lanciato un’offensiva dalla regione di Idlib e raggiungendo i quartieri occidentali di Aleppo. Come sottolinea ai nostri microfoni Jacopo Bindi, dell’Accademia della Modernità Democratica, l’Esercito nazionale siriano, responsabile di attacchi nella regione di Shehba, è strettamente legato ad Ankara. Questo gruppo, che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Una fragile (sanguinosa) tregua

Alle 10 di questa [ieri] mattina è partita la tregua di 60 giorni (rinnovabile) tra Israele e Hezbollah, orchestrata dagli Stati Uniti e in parte dalla Francia. Una tregua fragile e sporca, che riporta la situazione ad un impossibile status quo ex ante, come se di mezzo non ci fossero stati 4000 morti (restringendo la guerra al solo Libano) e 1.200.000 sfollati su un paese di circa 6 milioni di abitanti.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Guerra globale, una sola egemonia da garantire

Ich kenne Schritte die sehr nützen und werde euch vor Fehltritt schützen Und wer nicht tanzen will am Schluss weiß noch nicht dass er tanzen muss Io conosco passi che sono molto utili  e che vi proteggeranno dai passi falsi  e chi alla fine non vuole ballare  non sa ancora che deve ballare (Amerika – […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: attacco ad Ankara, bombardamenti turchi, colloqui con Ocalan

Giovedì, dopo la notizia di un riuscito attacco della guerriglia (rivendicato venerdì mattina) curda del PKK contro la principale industria di ingegneria bellica turca ad Ankara, l’aviazione di Erdogan ha scatenato sanguinosi raid aerei sulla Siria del Nord e sul nord dell’Iraq, dove il PKK sta infliggendo dure perdite all’esercito turco.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

KCK: agiremo secondo il processo sviluppato da Rêber Apo

“Il nostro movimento, con tutte le sue componenti, agirà secondo il processo che il Rêber Apo svilupperà”, ha dichiarato la co-presidenza della KCK, sottolineando che per questo devono essere stabilite le condizioni di salute, sicurezza e lavoro del leader.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La salute negata dell3 prigionier3 politich3 curd3 in Turchia

Lo scorso fine settimana abbiamo partecipato alla conferenza “Le condizioni di salute nelle carceri turche” organizzata dal Congresso Democratico dei Popoli (HDK), accogliendo con calore e gioia il loro invito ad Istanbul, insieme ad altre realtà sociosanitarie autonome provenienti dall’Europa, per lo più da Germania e Grecia.

Immagine di copertina per il post
Contributi

Le guerre del Capitale

Passano i mesi e, nonostante le mobilitazioni di massa in tutto il mondo, con milioni di persone che chiedono a gran voce un immediato cessate il fuoco, su Gaza continuano a piovere bombe.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Alcune valutazioni post elezioni in Turchia.

Con Murat Cinar facciamo il punto sulle condizioni delle elezioni in Turchia e gli scontri tra popolazione e forze dell’ordine nei giorni immediatamente successivi.