InfoAut
Immagine di copertina per il post

Paesi Baschi: sciopero della fame e della sete per Patxi Ruiz

||||

Da martedì 12 maggio 2020 Patxi Ruiz ha fatto lo sciopero della fame e della sete al fine di chiedere il suo ritorno alla sezione 8 della prigione di Murcia.

Era stato infatti trasferito in un’altra sezione per essere allontanato da altri prigionieri politici, il tutto è avvenuto per una semplice ripicca di una guardia di estrema destra.

Patxi Ruiz è un ex membro dell’ETA e sta scontando una pena detentiva di 30 anni per aver giustiziato un consigliere dell’UPN al municipio di Pamplona nel 1998.

Ha potuto ricevere la visita da un medico solo venerdì, e anche quella di due sue parenti solo ieri, ha riferito il Movimento Pro-Amnistia e Anti-Respressione. Per il momento non ha potuto farsi visitare dai suoi medici di fiducia. Diversi altri prigionieri hanno espresso la loro solidarietà, tra cui tre prigionieri del carcere di Puerto III che hanno fatto lo sciopero della fame per tre giorni. Altre quattro persone hanno iniziato lo sciopero della fame l’altro ieri nel pomeriggio.

Il movimento dice che il prigioniero di Pamplona aveva perso 10 chili dall’inizio dello sciopero e soffriva di forti dolori ai reni, in quanto Ruiz, aveva già affrontato uno sciopero della fame e della sete per sette giorni per protestare contro le minacce ricevute dalla direzione del carcere dopo le mobilitazioni effettuate per protestare contro la situazione generata dalla COVID-19 nelle carceri.

“Patxi si trova in una situazione molto grave e il direttore del carcere Jesús Hernández è uno dei responsabili. Con lui, il governo del PSOE e Podemos, e anche tutti coloro che hanno facilitato questo governo e coloro che dalla comodità dei loro uffici criticano la risposta popolare. Se pensano che mentre Patxi sta morendo noi rimarremo con le braccia incrociate, si sbagliano, e facciamo un nuovo appello alla lotta”, aggiunge la nota.

Il Movimento per l’amnistia e contro la repressione ha riferito che anche il prigioniero di Lesaka Mikel San Sebastian, che si trova nella stessa prigione di Murcia II, ha iniziato ieri, sabato 16 maggio 2020, uno sciopero della fame a tempo indeterminato in solidarietà con Ruiz.

Negli ultimi giorni sono state organizzate diverse proteste e manifestazioni per denunciare la situazione del prigioniero a Txantrea, e hanno fatto graffiti nella sede del PNV e di Elkarrekin Podemos.

bas2

La Delegazione del Governo in Navarra ha vietato, per motivi di salute pubblica, un atto di sostegno a Ruiz previsto per questa domenica pomeriggio.

I manifesti prevedono una dimostrazione alle 20.15 in Plaza de Sabicas, nel quartiere Txantrea di Pamplona, e secondo gli organizzatori della delegazione, erano attese circa 2.500 persone.

Questa informazione, insieme allo spazio prescelto, ha detto la Delegazione del Governo, ha portato la Polizia Nazionale ad emettere un rapporto contro il permesso, con l’intesa che non sarà possibile rispettare le condizioni di sicurezza stabilite dallo stato di allarme.

Usare l’arma della paura per contagio per impedire di portare solidarietà ad un detenuto sarà solo l’inizio di una lunga serie di divieti che potrebbero essere messi in atto, con la scusa del COVID 19.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

amnistiaetaPaesi Baschi

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la Turchia ammassa le truppe al confine e bombarda Kobane

Siria. La Turchia continua ad ammassare truppe al confine per invadere con le sue milizie jihadiste la città di Kobane, simbolo della lotta anti-Isis e della rivoluzione confederale del nord-est siriano. Da questo martedì 17 dicembre in corso anche bombardamenti di artiglieria sulla città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la sfida di una ricostruzione indipendente dagli interessi imperialisti

Abbiamo posto alcune questioni a Yussef Boussoumah, co-fondatore del Partito degli Indigeni della Repubblica insieme a Houria Bouteldja e ora voce importante all’interno del media di informazione indipendente Parole d’Honneur a partire dalla caduta del regime di Bachar Al Assad in Siria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La fine di Assad e l’inizio del califfato all’ombra di Ankara scompongono il mosaico siriano

La repentina caduta del regime alauita degli Assad riporta alla luce le fratture della Siria postcoloniale, frutto malsano dell’accordo Sykes Picot del 1916 fra Francia e Gran Bretagna, che ha diviso in modo arbitrario i territori che appartenevano all’impero ottomano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre 800 banche europee investono 371 miliardi di euro in aziende che sostengono gli insediamenti illegali in Cisgiordania

La Coalizione Don’t Buy Into Occupation nomina 58 aziende e 822 istituti finanziari europei complici dell’illegale impresa di insediamenti colonici di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: jihadisti filo-turchi entrano ad Aleppo. Attacata anche la regione curda di Shehba

In Siria a partire dal 27 novembre, milizie jihadiste legate alla Turchia hanno lanciato un’offensiva dalla regione di Idlib e raggiungendo i quartieri occidentali di Aleppo. Come sottolinea ai nostri microfoni Jacopo Bindi, dell’Accademia della Modernità Democratica, l’Esercito nazionale siriano, responsabile di attacchi nella regione di Shehba, è strettamente legato ad Ankara. Questo gruppo, che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Una fragile (sanguinosa) tregua

Alle 10 di questa [ieri] mattina è partita la tregua di 60 giorni (rinnovabile) tra Israele e Hezbollah, orchestrata dagli Stati Uniti e in parte dalla Francia. Una tregua fragile e sporca, che riporta la situazione ad un impossibile status quo ex ante, come se di mezzo non ci fossero stati 4000 morti (restringendo la guerra al solo Libano) e 1.200.000 sfollati su un paese di circa 6 milioni di abitanti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Entra ufficialmente in vigore il cessate il fuoco tra Libano e Israele

Riprendiamo l’articolo di InfoPal: Beirut. Il cessate il fuoco israeliano con il Libano è entrato ufficialmente in vigore mercoledì alle 4:00 del mattino (ora locale). Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato martedì sera che il suo governo ha approvato un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah in Libano, dopo settimane di colloqui […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Inquietudini irrisolte in Euskal Herria e Corsica

Domenica scorsa, 3 marzo 2024, cadeva il 48° anniversario del massacro operato dalla polizia spagnola a Vitoria-Gasteiz e costato la vita a cinque operai

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amnistia in Catalogna, prosegue il dibattito

In Spagna è stata respinta l’attesa legge sull’amnistia per gli attivisti indipendentisti catalani e per le persone coinvolte nel referendum dell’ottobre 2017.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Euskal Herria. Manifestazione di massa per chiedere che il ritorno a casa dei prigionieri politici baschi diventi realtà

Sotto lo slogan “Etxera bidea gertu” e dopo due anni di mobilitazioni decentralizzate nei villaggi a causa della pandemia, Sare e Bake Bidea hanno riunito decine di migliaia di persone a Bilbao in difesa dei diritti dei prigionieri baschi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Caso del 14 luglio a Saint-Jean-de-Luz: rilasciati i quattro giovani arrestati

Tre giovani sono stati arrestati mercoledì 15 settembre e un quarto è apparso alla stazione di polizia in relazione agli eventi del 14 luglio a Saint-Jean-de-Luz. Posti in carcere, i quattro sono stati rilasciati. Tre giovani sono stati arrestati alle 6 del mattino di mercoledì 15 settembre e presi in custodia presso la stazione di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Txikito, situazione di allarme estrema

Txikito, Iñaki Bilbao Goikoetxea, un prigioniero politico basco, ha iniziato il suo ultimo sciopero della fame il 6 agosto. Il giorno prima aveva annunciato a chi gli era vicino che stava iniziando uno sciopero della fame e delle comunicazioni a tempo indeterminato. I suoi obiettivi sono gli stessi che ha mantenuto nei suoi ultimi scioperi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

EUSKADI: A 10 ANNI DAL “CESSATE IL FUOCO” QUALI LE CONDIZIONI DEI PRIGIONIERI POLITICI?

Era il gennaio del 2011 quando uno degli ultimi gruppi armati attivo in Europa , Euskadi Ta Askatasuna, Eta (Patria Basca e Libertà) dichiarò un “cessate il fuoco permanente, generale e verificabile” dalla comunità internazionale. Il “cessate il fuoco” del gennaio 2011 ha dato il via al percorso verso la completa dissoluzione di Eta avvenuta […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Saioa Sanchez , prigioniera politica basca rifiuta un trasferimento umiliante

Saioa Sanchez Iturregi è un’attivista rivoluzionaria basca per l’indipendenza imprigionata a Nantes. Dal 2013 sta scontando una pena detentiva di 28 anni per l’esecuzione di due guardia civil da parte dell’ETA e deve affrontare ulteriori procedimenti legali nello Stato spagnolo per le sue attività in clandestinità. È incarcerata nel carcere femminile di Rennes come le […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paesi Baschi: due attiviste solidali con i detenut* arrestate per ordine di Madrid

Due compagne del Movimento per l’amnistia e contro la repressione (Movimiento pro Amnistía y contra la Represión ATA) sono state arrestate lunedì a Vizcaya per ordine dell’Audiencia Nacional. Nel corso dell’operazione sono state perquisite diverse case. ATA ha affermato che si tratta di Valentina Morisolli, che vive nel distretto di Usansolo a Galdakao, e Gaizka […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Paesi baschi: Licenziato per aver sostenuto i detenuti

C’è chi riceve apprezzamenti bipartisan indossando una maglia per solidarizzare con un neonazista ucraino che, incidentalmente, fa anche il calciatore. E c’è chi viene fatto fuori dal Granada. Noi stiamo con Unai Etxebarria. Assurdo licenziamento per aver portato solidarietà a dei detenuti. Solidarietà e repressione (nel mondo dello sport) Unai Etxebarria, portiere del Granada CF, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prigionieri ETA: concentrazioni e proteste di Etxerat in 14 spiagge basche

Il gruppo di parenti e amici dei prigionieri dell’ETA, Etxerat, si è concentrato questa domenica su 14 spiagge basche e due nel Paese basco francese per chiedere “la fine della dispersione” dei prigionieri dell’ETA. Poco prima di iniziare, a mezzogiorno, la concentrazione sulla spiaggia di La Concha a San Sebastián, alla quale circa un centinaio […]