InfoAut
Immagine di copertina per il post

Perù: sciopero contro la miniera Las Bambas

Nel primo giorno di sciopero contro il progetto minerario Las Bambas, dell’impresa cinese MMG, almeno quattro persone sono state arrestate e decine colpite nella provincia di Cotambas durante una operazione di polizia. Lo sciopero è stato promosso dall’Associazione Unione delle Comunità Contadine dell’area di Influenza Diretta e Indiretta Danneggiati dal progetto minerario Las Bambas (UCCAMBA).

“Davanti a tanta indifferenza dello Stato Peruviano che con l’Impresa Mineraria Las Bambas-MMG Limited sta rinviando la soluzione ai problemi che il Progetto Minerario Las Bambas provoca tanto alle Comunità Contadine come ai popoli, e che sconvolgono l’ambiente, l’identità e i territori comunali”,così recita la convocazione alla cessazione delle attività operaie, convocata nei paesi della provincia di Cotambas e anche di Grau.

La repressione della mobilitazione operaia e contadina è avvenuta nella mattinata di sabato 7 maggio e da allora Alejandro Huillca Pinares, Atencio Enriquez Pusacclla, Maximo Huillca Ochoa si trovano in arresto. I popoli hanno espresso il loro timore per la nullità del processo ai concittadini giacché dei testimoni hanno visto come da parte della polizia gli erano “seminate” granate, fatto che può aggravare la loro situazione legale e le pene che vogliono imporgli.

L’episodio di violenza è avvenuto nei pressi della città di Challhuahuacho, paese vicino alla miniera. I manifestanti hanno bloccato una vicina linea ferroviaria, sul luogo si è presentato il procuratore, Hernán Holguino, con dei poliziotti, e siccome non erano giunti ad un accordo che li soddisfacesse, hanno proceduto a colpire i manifestanti. Il procuratore, vecchia conoscenza dei contadini, è stato incaricato ad aprire una denuncia preventiva per occupazione aggravata e altri delitti contro consiglieri e dirigenti comunali, accogliendo la richiesta dell’Impresa Mineraria Las Bambas S.A., fatto che fa parte della “persecuzione della Procura contro i dirigenti dell’Associazione delle 47 comunità Contadine dell’area di influenza del suddetto Progetto Las Bambas.

Il motivo della protesta:

“I successivi governi di Alejandro Toledo, Alan García e Ollanta Humala non sono stati all’altezza delle richieste prescritte dal Trattato 169 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, dalla stessa Costituzione del 1993, dalle leggi e dalla protezione dell’ambiente, anzi sono stati i diretti promotori di inganni verso le Comunità Contadine e i popoli, che sedussero con il racconto dello sviluppo delle zone in cambio di lasciare le loro terre e facilitare la presenza di stranieri che avevano pagato allo stato 121 milioni di dollari nella licitazione della suddetta Miniera.

Dov’è lo sviluppo che hanno offerto? Forse non hanno alterato la crescita urbana di Challhuahuacho ed è stata sconvolta completamente la vita degli abitanti di Fuerabamba e di altri che sono stati improvvisamente inseriti nella vita urbana senza stipendi degni e con un futuro incerto, poiché non c’è più attività agricola e pastorale.

Questa situazione deve finire e questo inizia con la sospensione delle operazioni del Progetto Minerario Las Bambas. Non c’è un’altra via d’uscita. È e deve essere la richiesta di tutto il popolo delle Provincie di Cotabambas e Grau così come della Regione Apurímac, bisogna dirlo, cosa abbiamo ottenuto con l’esistenza di tante Miniere nella nostra Regione? Non siamo forse una permanente fonte di estrema povertà e non abbiamo neppure i collegamenti viari e con le nuove tecnologie dell’informazione tra i nostri distretti, le Provincie, i paesi, le comunità, le scuole, ecc.

È ora di ripensare il modello di sviluppo che vogliamo per cui è anche urgente andare ad una ripartizione economica ecologica con la partecipazione delle comunità contadine e i popoli e che non sia solo una proposta di burocrati, clandestinamente.

Con notizie da tomatecolectivo.wordpress.com e la-plaza.net

Redazione Desinformémonos

8 maggio 2016

da: comitatocarlosfonseca.noblogs.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ha vinto Kast e il Cile si aggiunge all’ondata di ultradestra

È il primo pinochetista a giungere a La Moneda in democrazia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’economia genocida di Israele è sull’orlo del baratro?

L’economista Shir Hever spiega come la mobilitazione per la guerra di Gaza abbia alimentato un’”economia zombie” che sembra funzionare ma non ha prospettive future.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nasce “HUB”, un bollettino sulla militarizzazione e le resistenze dei territori

Dal lavoro congiunto di mobilitazione, organizzazione e inchiesta degli ultimi mesi che ha coinvolto diverse realtà e lavoratorə di Pisa, Firenze, Livorno, La Spezia e Carrara nasce il primo numero di “HUB”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ci stanno preparando alla guerra. E lo fanno contro di noi

Se militarizzano la società e ci chiamano nemici, la risposta è una sola: disertare la loro guerra, sottrarsi alla paura, spezzare il linguaggio che la legittima, difendere lo spazio vivo del dissenso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezuela: gli Stati Uniti rivendicano un atto di pirateria nei Caraibi

“Bene, lo teniamo, suppongo”, ha affermato Donald Trump dopo essere stato consultato dai giornalisti sull’uso del greggio della petroliera sequestrata di fronte alle coste del Venezuela.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Regione Sardegna apre all’ampliamento della fabbrica di bombe RWM

La fabbrica RWM da anni attiva in Sardegna in una porzione di territorio, il Sulcis, di proprietà della tedesca Rheinmetall, vedrà molto probabilmente il via libera per il suo ampliamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il fumo di Gaza oscura le fiamme della Cisgiordania: il Progetto Coloniale reso permanente

Mentre gli occhi internazionali sono puntati su Gaza, Tel Aviv sta portando avanti la sua più aggressiva campagna di Pulizia Etnica e furto di terre nella Cisgiordania Occupata dal 1948.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ucraina, prof Carpi: “Gli accordi veri saranno saranno sugli interessi riguardanti la futura ricostruzione”

“Ho poca fiducia che l’Europa possa effettivamente svolgere un ruolo di mediazione; gli europei stanno procedendo in ordine abbastanza sparso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contro la falsa “pace” – Manifestazione regionale piemontese

In Palestina la Pace di Trump non è mai esistita, sono state oltre 400 le violazioni della tregua compiute da Israele

Immagine di copertina per il post
Culture

“Una poltrona per due” e il Natale violento del capitale

Perché ogni anno, Una poltrona per due (Trading Places, 1983), di John Landis, viene puntualmente trasmesso dalla televisione italiana in occasione della vigilia di Natale?

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Perde un occhio per un lacrimogeno sparato ad altezza persona: la battaglia di “Lince”

La sera dello scorso 2 ottobre un’attivista di 33 anni ha perso un occhio a causa di un lacrimogeno lanciato ad altezza d’uomo dalle forze dell’ordine.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Combattere la macchina genocidiaria!

Ripensare il due, la divisione, la rivoluzione

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Viva Askatasuna! Torino e la deindustrializzazione

Una volta chiamavano Torino la città dell’automobile.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sanzioni per lo sciopero generale del 3 ottobre: il governo Meloni prova a vendicarsi

La Commissione di Garanzia sulla legge 146 ha emesso la sua prima sentenza contro gli scioperi dello scorso autunno, facendo partire una prima pesante raffica di sanzioni contro l’agitazione che è stata proclamata senza rispettare i termini di preavviso a causa dell’attacco che stava subendo la Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Allevatori ed agricoltori di nuovo in protesta in Belgio e Francia.

Di seguito ripotiamo due articoli che analizzano le proteste degli agricoltori che in questi giorni sono tornate ad attraversare la Francia ed il Belgio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”