InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sanità in lotta a Madrid: no allo smantellamento degli ospedali!

 

Il primo centro ospedaliero a prendere l’iniziativa è stato quello de “La Princesa” (nel ricco e centrale quartiere di Salamanca), praticando l’ “encierro” sin dalla notte del 2 novembre.

 

Proprio davanti a questo ospedale, martedì 6 Novembre, dopo una serie di picchetti informativi e la comunicazione virale attraverso l’hastag #NoAlCierredeLaPrincesa, si è avuto un primo momento di emersione di massa nelle strade, con cinquemila camici verdi e bianchi e abitanti del quartiere che hanno dato vita a un presidio selvaggio, bloccando la vicina arteria stradale di Calle Silvela,uno dei punti di maggiore transito della metropoli, e congestionando per ore il traffico madrileno, nonostante il tentativo maldestro della Policia di impedire invano i disagi dovuti alla protesta.

Proprio ai reparti della celere alcuni studenti e studentesse di medicina accorse al presidio hanno dedicato, tra l’applauso generale, cori come “state attenti, perchè anche voi della polizia prima o poi vi ammalerete,,”

 

Siamo andati a intervistare di persona alcuni membri del personale ospedaliero de “La Princesa” proprio nel bel mezzo di questa mobilitazione.

 

– Juàn, ci spieghi che sta avvenendo qui a La Princesa?

Il governo nazionale ha deciso di mettere mano ai reparti ospedalieri dedicati alle persone più anziane. Questo è gravissimo, perché di fatto in nome dei tagli qui a “La Princesa” vogliono cancellare i reparti di traumatologia, chirurgia, neuropsichiatria e altri di importanza “vitale”! Vitale in tutti i sensi perché, togliendo questi, tutto si trasformerebbe in una sorta di mega-servizio per pazienti di maggiore età che altro non sarebbe sennò,scusate la brutalità, un “parcheggio” prima del decesso.

 

-La situazione de “La Princesa” è un caso particolare o si inscrive in un contesto generale analogo per quel che riguarda la sanità?

A ben vedere, già in Catalogna si erano dati attacchi dello stesso tipo a questo settore, ma in quell’occasione le lotte di massa hanno impedito, almeno temporaneamente, che i tagli divenissero realemente incisivi. In generale si sta verificando un tentativo dall’alto di ridurre il numero degli ospedali, ma credo che questa sia una mossa deleteria per i governanto stessi. Difatti, sebbene vogliano avvantaggiare gli enti privati e costringere la gente a recarsi da loro, è sicuro che con meno strutture sanitarie “pubbliche” in ogni quartiere e meno personale si andrebbe a inceppare enormemente tutta la macchina sociale ed economica nel suo complesso. Non credi anche tu?

Inoltre se è vero che la questione del bilancio verso il 2013 impone tagli su tagli, c’è da domandarsi perché non siano imposti a rami meno importanti per tutta la società; è inconcepibile. Non ci fermeremo fino a quando non ci sarà un cambiamento reale.

 

– Ana (tirocinante presso il padiglione di chirurgia de La Princesa), ci spieghi perchè sei qui in piazza oggi?

Ebbene, abbiamo qui nell’ospedale 3-4 padiglioni di ricerca, da traumaologia a chirurgia, neurochirurgia, ecc, e i tagli in arrivo in questi campi sono spaventosi. Non so chi esattamente voglia questo, dopo che per anni si è elargita una pioggia di soldi a enti privati che in ricerca tuttavia non hanno ottenuto risultati di qualità e innovazione come in questo ospedale.

Per questo sono qui a gridare, con le altre: cominciamo lottare, in maniera forte però, dentro l’ospedale, e se altri ospedali si congiungono a noi meglio, perché questi processi di dismissione ricadranno sicuramente sulle tasche di molta gente, oltreché sulla loro salute: con queste misure si apre la strada al fatto che un paziente, per ususfruire di un servizio degno, sarà costretto a pagare sempre di più di tasca propria, sempre che se lo potrà permettere.

In questo senso, sono qui anche per il mio futuro, ma pure per il futuro immediato di tantissime altre persone!

 

 

Le mobilitazioni continuano, e da oggi a domenica sono già state ufficializzate diverse manistestazioni anche nelle municipalità periferiche della Comunità di Madrid.

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

agora99madridsanitàspagna

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Obbligazioni di guerra a sostegno di Israele

Un’indagine rivela che sette sottoscrittori di “obbligazioni di guerra” sono stati determinanti nel consentire l’assalto di Israele a Gaza.  Dal 7 ottobre 2023 le banche hanno sottoscritto obbligazioni emesse dal governo israeliano per un valore di 19,4 miliardi di dollari. di BankTrack, PAX e Profundo (*), da La Bottega del Barbieri Un’indagine condotta dal gruppo di ricerca finanziaria olandese Profundo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: nasce la Global Sumud Flotilla, “il più grande sforzo civile per rompere l’assedio di Gaza”

Attivistɜ e volontariɜ della Freedom Flotilla Coalition, della Global March to Gaza e del convoglio Sumud si sono uniti per lanciare la Global Sumud Flotilla (GSF) – il più grande sforzo civile via mare dalla nascita dell’assedio illegale imposto dall’occupazione israeliana a Gaza. A giugno, migliaia di volontari sono stati mobilitati via terra, via mare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

E’ uno sporco lavoro / 1: ma qualcuno deve pur farlo…

Almeno per una volta l’alter ego dell’ispettore Stephan Derrick, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha lasciato da parte l’ipocrisia con cui da tempo l’Europa maschera le sue posizioni dichiarando che «Israele sta facendo il lavoro sporco anche per noi». di Sandro Moiso, da Carmilla Una frase che più che dai dialoghi della serie televisiva che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La ribellione dei ricercatori: 300 membri del CNR rifiutano di collaborare al riarmo

Oltre 300 ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno dichiarato la propria indisponibilità a prestare la propria attività intellettuale a studi finalizzati al settore bellico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

UK: Palestine Action e legislazione anti terrorismo

23 giugno 2025 – Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l’organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le applicazioni più vendute create da spie israeliane

Alcune delle applicazioni di Apple e Google più scaricate sono state sviluppate da spie e Criminali di Guerra israeliani, generando miliardi di entrate per l’Economia dell’Apartheid.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo il 5 luglio il percorso Stop Riarmo continua!

Riprendiamo il comunicato uscito su @STOPRIARMO e alcuni articoli sulla giornata del 5 luglio scorso a Torino contro guerra, riarmo e gencidio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Militarizzazione: la Sicilia sempre più al centro degli interessi bellici di Stati Uniti e NATO

La Sicilia sarà il primo luogo al di fuori degli Stati Uniti dove verranno formati i piloti degli F-35.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Zohran alza la temperatura

Una sorpresa dagli Stati Uniti governati da Trump: la vittoria di Zohran Mamdani alle primarie democratiche per la carica di sindaco di New York, che ha da subito scatenato il delirio islamofobo della destra e l’allarme nell’establishment democratico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: I popoli dell’Oaxaca convocano un Incontro Nazionale contro la Gentrificazione

I popoli e le comunità dell’Oaxaca hanno convocato l’Incontro Nazionale contro la Gentrificazione, davanti alla necessità di organizzazione “per far fronte al saccheggio” territoriale e culturale provocati dalla gentrificazione e turistificazione nel paese.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Infiltrati tra attivisti e partiti: il caso italiano ed europeo

Riprendiamo questo ariticolo di Checchino Antonini da Diogene Notizie, che partendo dal caso italiano del poliziotto infiltrato dentro Potere al popolo ricostruisce alcuni dei maggiori casi degli ultimi anni. Buona lettura!

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Blackout: è il liberismo bellezza!

Riprendiamo dal sito SinistrainRete questo contributo che ci sembra interessante per arricchire il dibattito a riguardo del recente blackout iberico. I nodi sollevati dall’articolo ci interessano e rimandando a ragionamenti complessivi sulla fase e la crisi energetica, che animano il nostro sito in questi ultimi tempi. Sembra interessante e da approfondire, il ruolo dei mercati finanziari nella gestione delle reti energetiche nazionali e come questo si intersechi con l’utilizzo di fonti rinnovabili, fossili e nucleari.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amnistia in Catalogna, prosegue il dibattito

In Spagna è stata respinta l’attesa legge sull’amnistia per gli attivisti indipendentisti catalani e per le persone coinvolte nel referendum dell’ottobre 2017.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Scontri in centro a Madrid, l’ennesima manifestazione di una destra ipocrita e disperata

“Chi può fare qualcosa, la faccia” diceva qualche giorno fa José María Aznar, ex premier e leader spirituale del Partito popolare (Pp). Il messaggio è stato rilanciato da altri rappresentanti politici e mediatici della destra ed estrema destra spagnola —se nel paese iberico è ancora possibile fare questa distinzione— e ha spronato centinaia di persone […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Spagna: un’agricoltura che consideri l’acqua come un bene comune

L’inquinamento e la scarsità dell’acqua derivanti dal cambiamento climatico ostacolano le prospettive delle generazioni attuali e future.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Spagna: smascherato un sesto agente di polizia sotto copertura nei movimenti

In 15 mesi, un totale di sei agenti di polizia sotto copertura sono stati identificati nei movimenti sociali in Spagna e Catalogna. L’ultimo poliziotto è stato scoperto dopo un’operazione di infiltrazione che è durata nove anni…

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Spagna, elezioni: avanti il PP, ma di misura. In calo i fascisti di VOX. PSOE e SUMAR tengono. Nessuno ha la maggioranza assoluta

Alle elezioni politiche in Spagna vince il Partido popular, ma di misura. La destra non sfonda. Contro i pronostici, i socialisti del Psoe, guidati dal premier uscente Sanchez, tengono. In calo, invece, la destra fascista e sovranista di Vox.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Una poliziotta si è infiltrata per tre anni nei movimenti popolari a Girona

L’ufficiale del Corpo di Polizia Nazionale spagnolo Maria I.T. è la quarta spia scoperta nella classe del 2019. La sua missione di spionaggio si è concentrata sull’indipendentismo, l’antirazzismo e il movimento per la casa.