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Sciopero agrario a Bogotá: azioni popolari di grande importanza

Continuano le mobilitazioni in Colombia, iniziate con lo sciopero agrario nazionale a cui hanno partecipato non solo migliaia di contadini ma anche diversi settori della società che per più di dieci giorni consecutivi stanno scendendo in strada contro le politiche economiche del Governo Santos.

Quello di ieri 29 agosto a Bogotá è come un remember del glorioso 14 settembre 1997 con il suo straordinario sciopero civico e popolare. Con la giornata di oggi, Bogotá, la Sabana e i dintorni della Capitale hanno vissuto un intenso ed esplosivo frammento della sollevazione popolare in atto dal 19 agosto in seguito alla convocazione di uno sciopero nazionale agrario.

La rivolta include azioni popolari di grande importanza a Zipaquirá, Facatativá, Mosquera, Funza, Fusagasugá e Pasca. In questi municipi dei sobborghi della capitale la moltitudine ha occupato lo spazio pubblico per fare sentire la propria collera e indignazione contro la situazione di povertà e l’arbitrarietà degli apparati di polizia governativi.

A Fusagasugá, sono state assassinate varie persone. Tra di loro uno studente dato che lì la protesta si è focalizzata sulle irregolarità che avvengono nell’Università di Cundinamarca, retta da un personaggio corrotto e clientelista, il signor Adolfo Polo Solano, una pedina delle corrotte cricche dei vertici governativi cundinamarchesi. Polo è un delinquente dal colletto bianco che da vari anni si appropria dei soldi pubblici del suddetto centro di insegnamento, mediante contratti fraudolenti. Denaro che gli ha permesso di comprare lussuose proprietà in Spagna e a La Florida.

La rivolta popolare si è trasferita fino ai dintorni di Bogotá e ieri siamo stati presenti ad intensissime azioni a Bosa, a La Calera e nella popolosa Ciudad Bolívar, dove migliaia di giovani disoccupati e marginali, si sono impegnati a fondo contro i picchetti della polizia abituati al soppruso e alla violenza nei sobborghi con le bande paramilitari che si muovono come Pedro in casa propria nei quartieri del sud bogotano. I camionisti hanno bloccato il Viale Boyacá e la strada per La Calera, dove hanno agito insieme ai lavoratori agricoli della regione. I contadini del Páramo de Sumapaz sono scesi in massa fino alla Localidad de Usme e hanno chiuso le vie di accesso per rendere visibili i loro problemi e richieste di fronte al governo nazionale.

Oggi, circa 100 mila persone hanno manifestato per le strade della capitale e sono arrivati gli scontri, in una battaglia campale che è come la madre di tutte le lotte sociali. Ciò che mi torna alla memoria è quello che fu lo storico Sciopero Civico del 14 settembre 1997, che fece tremare la città e il governo di Alfonso López Michelsen, messo sull’orlo del baratro, ma è per l’intervento dei militari fascisti che insanguinarono la città con assassinati, scomparsi, torturati e incarcerati.

Quello di oggi [ieri] 29 agosto a Bogotá è come un remember del glorioso 14 settembre 1997 con il suo straordinario sciopero civico e popolare. La lotta continua e il signor Santos fa il presunto agnellino perché attraversa la tormenta e i tormenti. Anche così continua nelle sue manovre per dividere lo sciopero, ignorando i contadini della periferia mentre dilata le soluzioni con quelli di Boyaca, Cundinamarca, Cauca e Nariño, con pannolini di acqua tiepida e l’eliminazione delle tariffe doganali. Ma continua con l’uso del diagramma poliziesco di controllo che include l’ESMAD, la Legge per la Sicurezza cittadina e le montature giudiziarie della Procura con il sindacato dei falsi testimoni.

Nota 1. Nel centro del Valle, Tulua, Buga, San Pedro e Palmira sono presenti centinaia di contadini che sono giunti dalla cordigliera di Barragán per unirsi allo sciopero. Il nostro appoggio.

Nota 2. Nel Santander lo sciopero è a Berlin e i contadini bloccano la strada tra Bucaramanga e Cucuta. I lavoratori agricoli di Soto Norte, di Tona, California e Vetas hanno organizzato un blocco all’altezza del paese di Berlin. Gli studenti di Barrancabermeja sono appostati sulla strada che porta a Bucaramanga e gli operai della USO hanno decretato uno sciopero in appoggio dei contadini.

Nota 3. Magari marcisse nelle celle di sicurezza del regime il parapolitico Luis Alfredo Ramos, presunto candidato presidenziale di Uribe Vélez, socio del Tuso, di Ivan Roberto Duque e di altre pedine assassine delle autodifese. Il signore è l’artefice di uno spaventoso saccheggio nel governatorato di Antioquia, che Sergio Fajardo, l’attuale governatore ha denunciato nel libro bianco di Antioquia pubblicato nel febbraio del 2012.

La Ceja, 29 agosto 2013

 

 

di Horacio Duque per La Haine

traduzione di Comitato Carlos Fonseca

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