Spagna, in migliaia assediano il parlamento di Madrid
Dopo numerose cariche che si sono susseguite, in piazza Neptuno rimangono decine di migliaia di manifestanti di fronte a uno schieramento della polizia. Diverse cariche continuano a prodursi a distanza di poco tempo. Numerosi risultano i feriti e gli arrestati. La piazza è ancora decisa a rimanere unita e decisa a non andare via, mentre i boati si fanno sempre più alti. L’ambiente continua a surriscaldarsi e la rabbia cresce.
h 19.15:
Le cariche sono partite in questo momento, mentre alcuni dei manifestanti cercavano di abbattere le recinzioni. La polizia aggredisce un manifestante che stava in prima fila nella manifestazione. Tensioni e cariche della polizia continuano nella zona di Neptuno.
h 19.00:
Mentre gli elicotteri sorvolano la zona e i poliziotti indossano i caschi, migliaia di persone continuano a dirigersi verso il Parlamento. Per il momento sono in circa 20mila che stanno partecipando all’assedio. Le persone si stanno posizionando intorno all’edificio.
h 18.30:
Un uomo di mezza età con una bandiera del sindacato andaluso dei lavoratori (SAT) è stato arrestato dalla polizia dopo essere salito sulla recinzione di protezione che circonda il Parlamento. A Sevilla nel frattempo, circa 3mila persone -convocate dal sindacato SAT- si sono radunate sotto il parlamento andaluso, scandendo cori al grido “O ci lasciano entrare o entriamo con la forza!”. Nel frattempo circa 10mila persone continuano a raggiungere lentamente il Parlamento di Madrid.
C’è chi tra i politici – terrorizzati all’idea della mobilitazione convocata da giorni dalla piattaforma “en pie!” (in piedi!) e dal gruppo Azione di coordinamento per il 25S- rilasciava dichiarazioni su un tentativo di colpo di stato o paragoni simili. Sintomo di come il governo di Rajoy sia cosciente di giocare una partita non così facile, attanagliato dalla crisi e dalla popolazione ormai impaziente di subire la politica d’austerità dettata dall’emergenza.
La cronaca video della giornata:
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