Storica giornata di azione del 99%
Come un’attivista sottolineava nella giornata di ieri: “il parco è solo un simbolo, quello che conta sono le persone che partecipano al movimento”.
E le persone ieri in strada erano davvero tante. Il primo dato che emerge è che la repressione della polizia ha consolidato il movimento e ha attirato nuove e più convinte adesioni. Assemblee generali sempre più partecipate e maggiore convinzione e consapevolezza nonostante le diverse anime al proprio interno.
La giornata di ieri, è stata una giornata intensa e partecipate a Manhattan, anzi è stata la più grande manifestazione organizzata finora dal movimento.
L’obiettivo della mattina era riprendersi Wall Street e non far partire i mercati borsistici, ma seppur la campanella d’inizio ha ritardato di qualche minuto l’enorme dispiegamento di agenti in tenuta anti-sommossa è riuscito a difendere il toro con diverse cariche. A quel punto i manifestanti si sono divisi in diversi gruppi per occupare le stazioni della metropolitana e paralizzare la rete nell’ora di punta in cui milioni di pendolari newyorkesi tornavano a casa.
Ma l’apice della giornata è iniziato a metà pomeriggio, quando oltre 30.000 persone si sono radunate di fronte al City Hall per poi muoversi in corteo verso il ponte di Brooklyn che in serata e’ stato occupato.
I poliziotti sono ricorsi alla forza per arginare la marea di persone che erano scese il strada scegliendo la linea dura, come già accaduto per lo sgombero di Zuccotti Park anche nei confronti di giornalisti, operatori e fotografi che seguivano gli avvenimenti.
La giornata si è conclusa con oltre 200 arresti e qualche ferito. Scontri con la polizia si sono visti a Los Angeles, dove il movimento sta crescendo. Purtroppo però per il movimento americano si registra una disgrazia, l’autocelebratosi paladino del giustizialismo e commissario dei movimenti Roberto Saviano, ha deciso di portare il suo verbo a Occupy Wall street, speriamo che dopo le critiche che gli studenti italiani gli hanno fatto dopo l’infamante articolo dello scorso anno, abbia capito che è meglio per la sua reputazione che non parli dei movimenti ma soltanto dei suoi libri.
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