InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino: contestazione alla RAI, cariche sui manifestanti

Hanno fatto molto scalpore in questi giorni le parole pronunciate dall’Amministratore Delegato RAI, Roberto Sergio, in sostegno al governo israeliano.

da CUA Torino

Il comunicato è stato ritenuto necessario dalla dirigenza della televisione pubblica a seguito della presa di posizione di alcuni artisti, in particolare Ghali, dal palco dell’Ariston durante il festival di Sanremo per chiedere il CESSATE IL FUOCO su Gaza.

A quanto pare, fare un appello per interrompere le violenze inaudite che hanno provocato l’uccisione di 28000 persone nel territorio palestinese è qualcosa che nel democraticissimo occidente liberale e progressista, desta molta preoccupazione. Questa presa di distanza da parte di Sergio, per altro di una superficialità e un qualunquismo raro, è arrivata a seguito delle proteste del console israeliano in Italia che ha definito il messaggio di Ghali come portatore di odio e discrimazione, come se rifiutare la guerra nelle sue forme più sanguinarie e terribili in qualche modo possa ledere la libertà di qualcuno su questa terra… sì, forse quella dei potenti con l’elmetto, ma allora che sia!Le istituzioni italiane, sia quelle di governo, che quelle di stampa e culturali, stanno provando a mistificare la realtà rispetto a ciò che sta accadendo in terra palestinese, provando nel frattempo a spacciare le loro oppportunistiche posizioni politiche come l’opinione di milioni di italiani. Ancora una volta si marca una netta distanza da ciò che la politica dei piani alti persegue e il sentire del popolo.
L’urgenza di essere presenti nelle piazze delle nostre città nasce proprio come necessità di configurarsi come qualcosa di altro rispetto a questi politicanti. Per quanto ci riguarda la Palestina ha già vinto perchè in tutto il mondo si sta lottando per la libertà del popolo palestinese e, nonostante il martellamento mediatico di falsità che vengono propinate, ai più risulta chiaro quale sia la parte giusta della Storia in cui è necessario schierarsi.

Ieri dunque, ci è sembrato doveroso andare a contestare la RAI e la sua campagna di (dis)informazione filo sionista. Eravamo moltissimi, più di un migliaio di persone. Siamo partiti dapprima in corteo perchè c’era la voglia di far sapere a tutti la verità, successivamente siamo tornati sotto la sede RAI che a quel punto era completamente militarizzata da celere e camionette di traverso a bloccarne gli accessi… l’ennesimo insopportabile tentativo di censura. Abbiamo deciso di avvicinarci a ridosso dello schieramento perchè non si può continuare ad accettare una mediazione del politico che può passare solamente dalla polizia in questo Paese, abbiamo deciso di avere il coraggio di rifiutare la paura che i manganelli hanno intenzione di fare e così la reazione è stata pressoché immediata: numerose e violente cariche contro i manifestanti per silenziare chi sceglie di non allinearsi al pensiero dei potenti di questo Paese. Hanno fatto male i conti però, nessuno ha indietreggiato di un solo passo, nessuno si è fatto intimidire dalla forza muscolare dello Stato. Dopo aver resistito per molto tempo sotto gli uffici televisivi siamo ripartiti in corteo e ci siamo diretti ad un Mcdonald nei pressi della zona universitaria praticando un’azione di sabotaggio, abbiamo invaso il locale e invitato i clienti a non supportare la catena di fast food che notoriamente sostiene l’esercito sionista regalando pasti gratuiti ai militari. Da lì ci siamo diretti in Piazza Castello, ancora numerosissimi nonostante le molte ore trascorse dall’inizio della manifestazione, conquistando la Piazza e portando con noi i colori della Palestina per tutto il centro città.

Una grande e importante giornata di mobilitazione quella di ieri, una giornata che di certo segna un punto significativo nel percorso di sostegno alla lotta per la libertà della Palestina e del suo popolo, non ci può bastare però!
Anche il 23 e 24 saremo pronti a scendere in piazza!

Se la Resistenza in Palestina continua a rafforzarsi nonostante il genocidio in atto, anche noi alle nostre latitudini non possiamo permetterci di mollare la presa, dobbiamo dare voce a chi vogliono chiudere la bocca e denunciare quotidiamente i crimini che gli Stati imperialisti stanno compiendo in Medio Oriente e in tutto il mondo.
Sempre dalla parte di chi lotta per la propria libertà! Con la Palestina fino alla vittoria!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

ASSEDIO DI GAZAcarichegenocidioraitorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la Turchia ammassa le truppe al confine e bombarda Kobane

Siria. La Turchia continua ad ammassare truppe al confine per invadere con le sue milizie jihadiste la città di Kobane, simbolo della lotta anti-Isis e della rivoluzione confederale del nord-est siriano. Da questo martedì 17 dicembre in corso anche bombardamenti di artiglieria sulla città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la sfida di una ricostruzione indipendente dagli interessi imperialisti

Abbiamo posto alcune questioni a Yussef Boussoumah, co-fondatore del Partito degli Indigeni della Repubblica insieme a Houria Bouteldja e ora voce importante all’interno del media di informazione indipendente Parole d’Honneur a partire dalla caduta del regime di Bachar Al Assad in Siria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La fine di Assad e l’inizio del califfato all’ombra di Ankara scompongono il mosaico siriano

La repentina caduta del regime alauita degli Assad riporta alla luce le fratture della Siria postcoloniale, frutto malsano dell’accordo Sykes Picot del 1916 fra Francia e Gran Bretagna, che ha diviso in modo arbitrario i territori che appartenevano all’impero ottomano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre 800 banche europee investono 371 miliardi di euro in aziende che sostengono gli insediamenti illegali in Cisgiordania

La Coalizione Don’t Buy Into Occupation nomina 58 aziende e 822 istituti finanziari europei complici dell’illegale impresa di insediamenti colonici di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: jihadisti filo-turchi entrano ad Aleppo. Attacata anche la regione curda di Shehba

In Siria a partire dal 27 novembre, milizie jihadiste legate alla Turchia hanno lanciato un’offensiva dalla regione di Idlib e raggiungendo i quartieri occidentali di Aleppo. Come sottolinea ai nostri microfoni Jacopo Bindi, dell’Accademia della Modernità Democratica, l’Esercito nazionale siriano, responsabile di attacchi nella regione di Shehba, è strettamente legato ad Ankara. Questo gruppo, che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Una fragile (sanguinosa) tregua

Alle 10 di questa [ieri] mattina è partita la tregua di 60 giorni (rinnovabile) tra Israele e Hezbollah, orchestrata dagli Stati Uniti e in parte dalla Francia. Una tregua fragile e sporca, che riporta la situazione ad un impossibile status quo ex ante, come se di mezzo non ci fossero stati 4000 morti (restringendo la guerra al solo Libano) e 1.200.000 sfollati su un paese di circa 6 milioni di abitanti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Entra ufficialmente in vigore il cessate il fuoco tra Libano e Israele

Riprendiamo l’articolo di InfoPal: Beirut. Il cessate il fuoco israeliano con il Libano è entrato ufficialmente in vigore mercoledì alle 4:00 del mattino (ora locale). Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato martedì sera che il suo governo ha approvato un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah in Libano, dopo settimane di colloqui […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Sostieni Radio Blackout 105.250 fm – Torino

Ultimi giorni della campagna di autofinanziamento per Radio Blackout: sosteniamo le esperienze di controinformazione, sosteniamo l’informazione libera.

Immagine di copertina per il post
Formazione

13/12: PER QUANTO VOI VI CREDIATE ASSOLTI SIETE PER SEMPRE COINVOLTI

Pubblichiamo il comunicato dell’assemblea delle scuole sul corteo di venerdì 13 Dicembre: Oggi, per la terza volta in un mese, ci siamo ripresə le strade di Torino, unendo la lotta delle scuole superiori all’Intifada studentesca delle università.Siamo scesə in piazza in occasione di uno sciopero incentrato sul boicottaggio accademico.Passando per Città Metropolitana abbiamo denunciato la […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Torino: Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento in Consiglio Regionale

Extinction Rebellion scarica sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte, poco prima della discussione sul Piano di Qualità dell’Aria.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero generale: l’opposizione al governo Meloni si fa nelle piazze

Qualcosa oggi è successa. Lo sciopero lanciato da CGIL e UIL ha parzialmente travalicato gli apparati sindacali ed ha aperto uno spazio di partecipazione, ancora politicamente frammentata, nella contrapposizione al governo Meloni. A fronte dell’eterno Aventino delle opposizioni istituzionali parti di società hanno occupato le piazze e questa è una buona notizia. Ci saranno sviluppi […]

Immagine di copertina per il post
Contributi

Torino Per Gaza aderisce al corteo del 29 Novembre

Condividiamo il comunicato di Torino Per Gaza: Il 29 novembre anche Torino per Gaza parteciperà al corteo sindacale previsto alle 9.00 da piazza XVIII Dicembre.Riconosciamo la necessità di mettere al centro la questione del lavoro, dei tagli ai servizi e del progressivo impoverimento che le persone stanno subendo come conseguenza alla scelta del nostro governo […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Patriarcato, classe e razza: una sola lotta

Il 25 novembre di quest’anno si inserisce in una cornice particolare: a poco più di un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin, a pochi giorni dalle affermazioni del ministro Valditara e in un contesto di movimento in cui, anche in Italia, inizia a farsi strada con determinazione il discorso decoloniale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Li hanno uccisi senza che muovessero un muscolo”: Esecuzioni sommarie, fame e sfollamenti forzati da parte dell’esercito israeliano nel Nord di Gaza

La squadra sul campo dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato strazianti episodi di uccisioni sommarie ed esecuzioni extragiudiziali di civili da parte di soldati israeliani, eseguite senza alcuna giustificazione. Fonte: English version Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 17 novembre 2024Immagine di copertina: Il fumo si alza da un edificio residenziale dopo un attacco israeliano a Beit […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.