InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino Contro L’Apartheid: Don’t Dance with Israel

TORINO CONTRO L’APARTHEID!
DON’T DANCE WITH ISRAEL

CHIEDIAMO ALLE PERSONE CHE HANNO A CUORE I DIRITTI UMANI DI NON DANZARE CON L’APARTHEID ISRAELIANA.

Il prossimo 6 settembre a Torino si esibirà al Teatro Regio la “Batsheva Dance Company” in occasione del “Festival Torino Danza”. Questa compagnia è finanziata dal governo di Israele e quindi svolge un ruolo di “ambasciatrice culturale” dell’occupazione e dell’apartheid. Si esibisce con il patrocinio dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata israeliana, ed è finanziata dai Ministeri israeliani della Cultura e degli Affari Esteri ed è parte integrante fondamentale della campagna di marketing denominata “Brand Israel”. Questa campagna ha lo scopo esplicito di presentare Israele come “Paese democratico” e di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale dalle continue violazioni dei diritti umani da parte del governo israeliano, che impone a milioni di palestinesi un regime di occupazione militare e di apartheid e si macchia di delitti contro l’umanità, con l’uccisione e il ferimento indiscriminati di migliaia di civili.
Lo scorso 6 luglio la stessa “Batsheva Dance Company” si è esibita al festival di Ravenna anche se paradossalmente lo stesso festival era dedicato a Nelson Mandela, leader della lotta contro l’apartheid in Sudafrica e strenuo sostenitore dei diritti dei palestinesi. Ricordiamo la sua dichiarazione: ”La nostra libertà non sarà completa senza la libertà dei palestinesi”.

Gli eventi artistici e culturali come il “Festival Torino Danza” sono importanti occasioni per presentare il meglio della musica, della danza e del teatro, ma non ci può essere spazio per un uso propagandistico della cultura e dell’arte. I legami diretti con il governo di Israele rendono impossibile definire il ruolo della “Batsheva” come “apolitico”. La collaborazione di questa compagnia di danza con organismi istituzionali israeliani e l’accettazione di finanziamenti finalizzati a operazioni di propaganda sono oggettivamente un atto di complicità con le politiche di oppressione, discriminazione e occupazione militare che negano i diritti fondamentali alle donne e agli uomini palestinesi.

Ispirate dall’esperienza contro l’apartheid in Sudafrica, oltre 170 organizzazioni della società civile palestinese hanno lanciato nel 2005 il movimento per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS) contro Israele come mezzo di lotta efficace e nonviolento per sostenere la resistenza del popolo palestinese, che rivendica il diritto di vivere in libertà sulla propria terra. In questo ambito, la Campagna Palestinese per il Boicottaggio Accademico e Culturale di Israele (PACBI) fa appello alla comunità internazionale invitandola al boicottaggio di tutti gli operatori culturali che mantengono rapporti istituzionali con il governo israeliano. La campagna di boicottaggio culturale verso Israele, sulla base delle linee guida stabilite dalla PACBI (http://bdsitalia.org/index.php/campagne/bac/1523-linee-guida-bc-luglio-2014), non è contro gli artisti israeliani in quanto tali, ma è rivolta contro le istituzioni israeliane ed ai meccanismi attraverso cui gli artisti diventano strumenti della propaganda di regime.

L’arcivescovo sudafricano e premio Nobel per la pace Desmond Tutu, che insieme a Mandela fu tra gli artefici della lotta contro il regime razzista in Sud Africa, rivolgendosi a chi si dichiarava neutrale rispetto al conflitto che contrapponeva la minoranza bianca alla maggioranza nera in quel Paese, disse: “Se siete neutrali in situazioni di ingiustizia, avete scelto la parte dell’oppressore”. Oggi Desmond Tutu, convinto sostenitore della campagna BDS, ribadisce gli stessi argomenti a proposito della situazione in Palestina.

Con lo spirito di libertà, giustizia e uguaglianza per le/i palestinesi vi invitiamo

MARTEDI’ 6 SETTEMBRE
dalle ore 20:00 in PIAZZA CASTELLO

a stare accanto a chi sceglie di opporsi all’Apartheid attraverso la musica, il teatro, la danza e ogni altra forma di arte.
PERCHÉ L’ARTE DEVE ESSERE LIBERA E PER LA LIBERTÀ DEI POPOLI!

Inoltre, vi invitiamo il giorno Sabato 3 settembre a partecipare alla “Conferenza Stampa Musicale”, sarà un volantinaggio itinerante a suon di musica per le vie torinesi. Ritrovo ore 17.00 vangolo tra via Roma e piazza Castello.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele attacca la Flotilla. In mattinata ancora diverse navi in marcia verso Gaza

Ieri sera sono iniziate le operazioni di abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Ad ora solo venti navi sono state intercettate, le altre sono ancora in navigazione verso le coste di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: prosegue la rotta verso Gaza. In Italia movimenti e sindacati pronti a “bloccare di nuovo tutto”

La Global Sumud Flotilla, nonostante la guerra psicologica portata avanti da Israele nel corso di tutta la tratta, prosegue con determinazione verso Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I sindacati baschi convocano lo sciopero generale per Gaza

Per ora non ha aderito ELA, il maggiore sindacato basco, che però potrebbe farlo nei prossimi giorni insieme ad altre sigle di settore o indipendenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nebbia di guerra

I propositi manifestati da Netanyahu durante il suo discorso all’Onu fanno pensare ad un allargamento del conflitto piuttosto che ad una sua fine.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Morta a Cuba Assata Shakur, rivoluzionaria afroamericana

Scompare un’altra figura eminente delle lotte degli afro-americani nel secolo scorso

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: proteste e manifestazioni contro il governo. Due morti nelle ultime ore

Proseguono da ormai diversi giorni le proteste in Ecuador per le ultime misure neoliberiste del governo Noboa che con autoritarismo continua il suo programma politico sotto le direttive del Fondo Monetario Internazionale. 

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Appunti di lotta da Milano

Riflessioni di fine estate. Ci sembra necessario un momento analitico per riuscire a navigare le correnti agitate che stanno attraversando il paese e in particolare la nostra città, dalla fine di agosto a questa parte. Oggi più che mai occorre opporsi alla generale intimidazione preventiva delle lotte che tenta di far cadere i gruppi autorganizzati […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sport e dintorni – A proposito di Italia-Israele di calcio e della neutralità dello sport

La retorica dello sport come ambito da mantenersi separato dal resto della realtà presuppone che quanti lo praticano o lo seguono operino una sorta di momentanea sospensione dal mondo a cui pure appartengono, sospensione che riappacifica, durante le gare, le conflittualità e le brutalità quotidiane.