InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino: sulla campagna Boycott Israel e le strumentalizzazioni de La Stampa

In primo luogo ringraziamo Massimo Numa e gli altri redattori per l’ampio risalto dato all’iniziativa del 2 settembre di boicottaggio contro Israele negli spettacoli di MiTo e Torino Danza.

In merito a quanto pubblicato, dichiariamo la nostra totale estraneità a qualunque iniziativa di boicottaggio di negozianti ebrei in quanto tali, di cui peraltro, a Torino, non siamo a conoscenza. Ci risulta che una simile iniziativa sia stata presa a Roma da un gruppo neofascista: ma noi, come tutti coloro che appoggiano l’appello palestinese per il BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni contro Israele), consideriamo la battaglia contro fascismo e antisemitismo base fondante del nostro lavoro.

A maggior ragione sottolineiamo ancora una volta che Ebraismo (un’antica religione) e Israele (uno stato razzista) non possono essere identificati: nel mondo migliaia di ebrei hanno preso posizione contro la politica genocida dei governi israeliani, esprimendo la propria solidarietà ai palestinesi divenuti “vittime delle vittime”.

Constatiamo che invece Beppe Segre, presidente della comunità ebraica torinese, continua a operare perentoriamente questa identificazione, sostenendo che “la comunità ebraica appoggia completamente la posizione dello stato di Israele”. Invitiamo i membri di coscienza della Comunità a prendere posizione contro questo arbitrario arruolamento.

In generale quanto riportato su La Stampa non è altro che il frutto di una profonda disinformazione e pregiudizio attribuendo a quanti si battono per la fine dell’occupazione in Palestina una campagna di odio verso Israele. Il Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni (BDS) è una campagna che utilizza strumenti non violenti per costringere il governo di Israele a porre fine al regime di occupazione e di apartheid come è successo con il Sud Africa. Il BDS viene appoggiato e sostenuto da intellettuali ebrei quali lo storico Ilan Pappe, la sociologa scomparsa Tanya Reihnardt , la filosofa Judith Butler e tanti altri che qui non è possibile citare insieme a artisti e intellettuali non ebrei, ad esempio Ken Loach, Roger Waters, Elvis Costello, Naomi Klein, diversi premi Nobel e chiese e università americane ed europee.

L’ultima cruenta aggressione a Gaza, che ha provocato oltre 2100 morti, di cui oltre 500 bambini, ma a cui la popolazione ha resistito eroicamente con tutti i mezzi, deve essere per tutte le persone sensibili uno sprone in più a sostenere la campagna BDS fino alla realizzazione dei suoi obbiettivi:

– La fine dell’occupazione e del blocco di Gaza

– La fine dell’apartheid

– Il diritto al ritorno dei profughi palestinesi cacciati dalle loro case più di 60 anni fa.

In particolare riteniamo importante continuare a dedicarsi al boicottaggio culturale, un punto particolarmente sensibile per Israele perchè smaschera la falsa immagine positiva che questo stato cerca di fornire di sè. Nel 2009 infatti Arye Mekel del Ministero degli affari esteri israeliano disse: ”Manderemo ovunque i più noti scrittori e romanzieri, compagnie teatrali, mostre. In questo modo sarà mostrato il volto più grazioso di Israele, così che non siamo più pensati solo in un contesto di guerra”.

Collettivo Boycott Israel – Torino

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

bdsboycott Israeleisraelemassimo numapalestinatorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ecuador: Noboa cerca di autorizzare una base militare USA nelle isole Galápagos

Il presidente ecuadoriano cerca di eliminare l’articolo costituzionale che proibisce basi straniere, nonostante il rifiuto sociale e ambientale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’è dietro il nuovo piano di Israele per dividere Gaza in due

Mentre Trump elogia la “pace”, Israele sta consolidando un nuovo regime di confini fortificati, governo per procura e disperazione orchestrata, con l’espulsione ancora obiettivo finale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Elezioni presidenziali in Camerun: proteste, repressione del dissenso e delle opposizioni

Le elezioni presidenziali in Camerun del 12 ottobre hanno portato ad un clima di crescente tensione nel Paese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: occupata l’Aula Nugnes del Consiglio Comunale, “Rispettate la mozione contro la collaborazione con Israele”

Nel corso del pomeriggio di venerdì 31 ottobre è stata occupata dalla rete Napoli con la Palestina l’aula Nugnes del consiglio comunale di Napoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra Leonardo con il genocidio a Gaza?

Gianni Alioti, ricercatore di The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, ha scritto per Pressenza un approfondimento, con notizie inedite, sulle responsabilità di Leonardo nel genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: continuano gli attacchi israeliani nonostante la tregua del novembre 2024. Due persone uccise

Ancora bombardamenti israeliani nel sud del Libano, nonostante l’accordo di tregua concordato nel novembre 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Coloni lanciano attacchi coordinati contro agricoltori e terreni della Cisgiordania

Cisgiordania. Negli ultimi giorni, gruppi di coloni hanno lanciato una serie di attacchi coordinati contro agricoltori e terreni agricoli palestinesi a Betlemme, al-Khalil/Hebron e nella Valle del Giordano settentrionale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Provocazione fascista al Liceo Einstein di Torino: la polizia carica gli studenti

Gli studenti hanno risposto alla provocazione gettando i volantini nel cestino, ma pronti a difendere i fascisti vi erano gli agenti della digos e la celere che sono intervenuti malmenando gli studenti e le studentesse, caricandoli e fermando un ragazzo di 15 anni con tanto di ammanettamento.