InfoAut
Immagine di copertina per il post

Turchia in piazza per Berkin Elvan, ucciso a 15 anni. Manifestazioni in tutta Europa

Per quanto Erdogan abbia provato a far credere al mondo intero che la repressione e la violenza della polizia nella piazza turca fossero indirizzate contro i famosi «black bloc», Elvan è la dimostrazione lampante del fatto che il premier non ha fatto altro che insabbiare la verità. Quella sera Elvan è semplicemente uscito di casa per andare a comprare il pane, non stava nemmeno partecipando alla manifestazione, eppure un candelotto di 850 grammi l’ha raggiunto alla testa.
Nella mattinata di ieri la sua famiglia ha reso pubblico che il ragazzo è morto alle 7. La notizia si è diffusa in modo virale tramite i social network e nel primo pomeriggio in più di 32 province turche decine di migliaia di persone sono scese in piazza per ricordare Elvin e per esigere le immediate dimissioni di Erdogan, il mandante di queste operazioni militari violente e brutali che hanno portato alla morte di 8 ragazzi, di cui Berkin era il più giovane.
La prima manifestazione si è tenuta ad Ankara nel quartiere alevita dove era ricoverato l’adolescente. L’ospedale era circondato da diversi cordoni della polizia, una chiara provocazione
che ha fatto scoppiare la rabbia dei manifestanti, portando le due parti a scontrarsi. Nemmeno in questa tragica situazione gli agenti sono riusciti a fare meno dei lacrimogeni, i quali sono stati sparati per disperdere il concentramento. Verso le 18 un corteo di decine migliaia di persone si è diretto verso la proibitissima piazza Taksim, luogo-simbolo delle proteste di Gezi Park, mentre altri manifestanti si concentravano nel quartiere Kadikoy, nella parte asiatica della città. La polizia è intervenuta immediatamente con Toma e altri lacimogeni in corso Istikal per fermare l’avanzata del corteo e qualche ora dopo lo stesso scenario si è riproposto in Kadikoy. In corso Istikal una donna svenuta a causa dei lacrimogeni è stata quasi schiacciata (all’ultimo momento l’amico è riuscito a sollevarla e portarla via) da un Toma sparato a folle velocità per dare caccia ai manifestanti. Le persone sono rimaste in strada fino a mezzanotte passata, tentando di resistere alle cariche e all’aria inrespirabile.
Anche ad Ankara si sono verificati scontri e anche in questo caso la polizia ha deciso di esibire i muscoli, caricando ripetutamente i manifestanti e sparando lacrimogeni da tutte le parti. Dal primo pomeriggio gli studenti dell’università tecnica del medio oriente (Odtu) hanno deciso in assemblea di abbandonare i corsi e scendere in piazza in massa, ma la polizia in antisommossa ha iniziato a dare caccia loro fin dal campus, ferendo una ragazza. In città la polizia ha attaccato il corteo che si stava dirigendo verso la sede del partito AKP al grido «Edogan assassino!» «Berkin vive!». Diversi bar hanno dovuto chiudere i battenti in quanto il gas ha invaso le verande; alcuni candelotti sono stati sparati persino nella metro e alle fermate dei pullman. A Mersin, città nel sud della Turchia, la polizia ha usato il pugno di ferro contro i manifestanti. Durante le cariche, il getto di un Toma ha scaraventato per terra due donne che attraversavano la strada. Una di loro è stata trasportata d’urgenza all’ospedale, avendo riportato un trauma cranico di seria entità. Più di 300 persone sono state arrestate in tutta la Turchia, diverse decine sono rimaste ferite durante le operazioni violenti e brutali della polizia.
In tutta Europa si sono svolte manifestazioni in ricordo di Berkin e contro il governo di Erdogan. Nelle città di Londra, Stoccolma e Rotterdam sono stati organizzati presidi, a Parigi in piazza della Repubblica un presidio ha espresso le condoglianze alla famiglia del ragazzo con un suo ritratto fatto di candele e a Berlino un corteo ha percorso le vie della città.  
Stamattina si è tenuto il funerale: centinaia di migliaia di persone ha accompagnato la bara del ragazzo verso il cimitero per le vie di Istanbul. Centinaia di migliaia di persone sono venute per dire addio a Berkin, ben consapevoli che egli vivrà per sempre, vivrà nelle lotte e nella memoria delle persone.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

berkinerdoganlacrimogenomortetaksimviolenza di polizia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu verso la soluzione finale

Il piano annunciato dal governo di Netanyahu, che pare attenda soltanto il passaggio di Donald Trump nel Golfo, per essere messo in atto ha i contorni ben precisi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Scontro aperto tra India e Pakistan: operazione “Sindoor”

A seguito dell’attentato che ha ucciso 26 turisti indiani nel Kashmir amministrato dall’India avvenuto a fine aprile, la risposta dello stato indiano è arrivata nella notte tra martedì 6 maggio e mercoledì 7 maggio, con l’Operazione definita Sindoor: una serie di bombardamenti si sono abbattuti sul Pakistan, nella parte di territorio pachistana del Kashmir e nella provincia pachistana del Punjab.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: parla il CAM, “La Commissione di Pace e di Intesa è una farsa” (I)

Siamo chiari, questa Commissione non rappresenta gli obiettivi politici della nostra organizzazione e del movimento mapuche autonomista che è attivo nei processi di recupero territoriale. di Héctor Llaitul La nostra politica continua ad essere la ricostruzione nazionale e la liberazione del Wallmapu, obiettivi che, una volta di più, non sono compresi né abbordati dalla classe […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza: “nuovo piano israeliano per perpetrare il genocidio, ma l’occupazione non riuscirà”

“Il tentativo di Israele è di protrarre questa guerra e provare a portare avanti fino in fondo il genocidio nel silenzio della comunità internazionale, ma non riuscirà a mantenere l’occupazione: non ce l’ha fatta nei primi del 2000 quando la Resistenza aveva molte meno capacità, non ci riuscirebbe adesso.” Romana Rubeo, caporedattrice di The Palestine Chronicle, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kashmir, un attentato riaccende il conflitto tra India e Pakistan: visti revocati, trattati sospesi, venti di guerra

Una notte di sangue sulle montagne del Kashmir ha riacceso un conflitto mai sopito, trascinando India e Pakistan sull’orlo di una nuova escalation.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Chiapas: liberati i due compagni delle basi di appoggio zapatiste sequestrati a fine aprile

Liberati in Chiapas i due compagni delle Basi d’Appoggio Zapatiste sequestrati dal governo federale del Messico e da quello statale del Chiapas il 26 aprile 2025.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Freedom Flotilla: dopo l’attacco israeliano, Malta impedisce i soccorsi

L’incredibile vicenda della nave Conscience della Freedom Flotilla colpita da un attacco di droni in acque internazionali nei pressi di Malta mentre tentava di raggiungere Gaza con un carico di aiuti umanitari è ancora una volta indicativa dell’ipocrisia che regna in Occidente sul genocidio dei palestinesi. Non solo il fatto è stato rapidamente archiviato dai […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma fa affari di guerra in Mozambico dove l’ENI festeggia il centesimo carico di gas

L’Italia rafforza la partnership militare con il Mozambico puntando gli occhi alle imponenti risorse energetiche del Paese africano. di Antonio Mazzeo Dall’8 al 12 aprile 2025 il porto di Maputo ha ospitato la fregata FREMM “Luigi Rizzo” della Marina Militare, unità specializzata nella guerra anti-sottomarini. La fregata italiana proveniva dalle acque antistanti la città di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: nel Guerrero un mare di sangue, un territorio devastato

Questo venerdì è morto Marco Antonio Suástegui Muñoz, storico dirigente del Consiglio degli Ejidos e delle Comunità che si Oppongono alla Diga La Parota (CECOP), dopo che il passato 18 aprile era stato aggredito da un pistolero mentre usciva dalla spiaggia Icacos. di Abel Barrera Hernández Ha perso la vita perché gli hanno sparato in […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco di droni contro la Freedom Flotilla diretta a Gaza con aiuti umanitari

Nel cuore della notte tra giovedì 1 maggio e venerdì 2 maggio 2025, la nave della Freedom Flottilla Coalition per Gaza è stata colpita da un attacco di droni. La prua è stata colpita due volte. Le esplosioni hanno provocato un incendio e hanno aperto una breccia nello scafo. Colpito in particolare il generatore di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: l’arresto di Imamoglu scatena nuove proteste contro Erdogan

In Turchia sono scoppiate massicce proteste dopo che le autorità giudiziarie – all’interno di una vasta operazione contro centinaia di persone –  hanno arrestato Ekrem Imamoglu, il sindaco di Istanbul, pochi giorni prima che venisse scelto come candidato del partito di opposizione laico CHP alle presidenziali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: appello storico di Ocalan. “Tutti i gruppi devono deporre le armi e il PKK deve sciogliersi”

cL’atteso appello del leader e cofondatore del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Ocalan, è stato diffuso oggi pomeriggio, giovedì 27 febbraio 2025, ma senza l’atteso video-messaggio, evidentemente bloccato da Ankara. A parlare quindi deputate-i del partito della sinistra curda e turca Dem che si sono recati recata sull’isola-carcere di Imrali, dove Ocalan è detenuto da 26 anni. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato dei collettivi del liceo Gioberti e Alfieri di Torino sul lacrimogeno inesploso

Ripubblichiamo il comunicato apparso sulle pagine dei collettivi dei licei Gioberti e Alfieri

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La salute negata dell3 prigionier3 politich3 curd3 in Turchia

Lo scorso fine settimana abbiamo partecipato alla conferenza “Le condizioni di salute nelle carceri turche” organizzata dal Congresso Democratico dei Popoli (HDK), accogliendo con calore e gioia il loro invito ad Istanbul, insieme ad altre realtà sociosanitarie autonome provenienti dall’Europa, per lo più da Germania e Grecia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: pene tombali per i leader curdi dell’Hdp

Pene tombali sono state inflitte dai tribunali turchi ai fondatori e leader del Partito Democratico dei Popoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Turchia: Erdogan tenta di delegittimare la vittoria di Dem nel sud-est del paese. Manifestazioni e scontri

Proseguono i tentativi del sultano Erdogan e del suo partito AKP di delegittimare i risultati espressi nel voto per le elezioni amministrative del fine settimana.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: filmato di 70 minuti sull’operazione di guerriglia rivoluzionaria a Zap

Il 12 gennaio Gerîla TV ha diffuso un filmato di 70 minuti dell’operazione di guerriglia rivoluzionaria nella regione di Zap, nel Kurdistan meridionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: Gerîla TV pubblica un filmato dell’operazione rivoluzionaria a Xakurkê

Gerîla TV ha pubblicato un filmato dell’operazione rivoluzionaria a Xakurkê verso la fine di dicembre, in cui sono stati uccisi decine di soldati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Rojava: Foza Yûsif invita alla mobilitazione “Dichiariamo la resistenza totale”

Invitando alla mobilitazione contro lo Stato turco occupante, Foza Yûsif, membro del Consiglio di co-presidenza del PYD, ha dichiarato: “Dichiariamo la resistenza totale”.