14 Dicembre: incursione alla conferenza del Partito Democratico al Teatro Nino Manfredi di Ostia.
Ci avviciniamo alla vigilia e come ogni buon Natale che si rispetti ci prepariamo allo scambio dei regali. Ed ecco che, un po’ in sordina, il Partito Democratico organizza questo bell’incontro che altro non è se non un teatrino politico per confermare gli accordi pre-elettorali fra politica e imprenditoria (ma non solo…)
Sotto l’albero, i poteri forti del litorale, troveranno una bella S-Vendita delle nostre spiagge (come se non bastasse il lungomuro e l’aver reso un bene di tutti/e inaccessibile), una carrellata di milioni in soldi pubblici regalati per il raddoppio del porto, concessioni pluridecennali e poco trasparenti, colate di cemento inutili, ed in generale i preparativi per l’ennesima ondata di devastazione e saccheggio dei nostri territori perpetrata a danno di tutti/e noi.
Ma c’è chi dice no a tutto e questo e giorno dopo giorno, dal basso, prova a ricostruire un litorale diverso fatto di comunità resistenti e solidali che non si arrendono a chi vuole privarci della dignità, del lavoro, della casa, a vantaggio dei soliti, pochi, noti.
Vogliamo che si smetta di ragionare sui vari progetti Water-front,ma che si riparta dalla tutela del territorio che viviamo, da progetti di mobilità sostenibile, da politiche occupazionali che difendano gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici, da un’attenzione verso le esigenze di socialità dei più giovani, da investimenti nei campi di cultura ed educazione e da politiche abitative che rispondano all’emergenza attuale.
Sappiamo, però, benissimo che partiti e partitini che si succedonosulle poltrone di Parlamento e Municipio non rappresentano più gli interessi comuni bensì sono diventati il palcoscenico in cui si consumano pratiche losche e clientelari agite a discapito della collettività.
Per questo abbiamo deciso di non rimanere in disparte ma di re-agire e diventare protagonisti/e nei processi decisionali sulle nostre vite, agendo collettivamente con pratiche di autorganizzazione riprendendoci spazi e tempi di vita.
Per poter immaginare un futuro diverso, dobbiamo riprenderci il presente.
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