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Chiomonte, l’ennesima farsa del ‘cantiere che non c’è’

‘Dividiamo quindi per punti la situazione e cerchiamo di capire:

  • la trivella: è una mini trivella delle dimensioni non superiori a quelle di un autoveicolo in grado di forarare a medie profondità e di quelle solitamente usate per i pozzi d’acqua
  • il luogo di “lavoro”: è all’interno delle reti del fortino nella zona occupata il 24 agosto cioè un terreno di proprietà pubblica dove negli anni ’90 fu stipato parte del materiale di risulta delle gallerie auotstradali che attraversano la val Clarea stessa e che si trova al di sotto di un viadotto autostradale
  • la manodopera impiegata: due operai di una ditta in seria crisi economica (geomont di Bussoleno) sono la forza lavoro impiegata in questa operazione’

La trivella sta forando una discarica dove fu stipato il materiale estratto dalle gallerie della A32 stessa e la cui composizione è nota, un bluff mediatico. Come leggevamo giustamente in rete: ‘Tutti pronti con il caschetto da minatore in testa a gridare del presunto successo’. La truppa vittoriosa è la stessa di sempre – non così affidabile – l’articolista prezzolato de La Stampa Massimo Numa e il parlamentare post-fascista del Pdl Agostino Ghiglia… La carta mediatica è oggi per il fronte Si Tav imprescindibile per tentare di bucare lo schermo dopo l’estate di lotta senza soste del movimento.

No Tav che comunque non abbassano la guardia sul loro territorio. Stamattina un ragazzo ed una ragazza che da Giaglione si stavano dirigendo verso la baita Clarea sono stati fermati e portati in questura a Torino, il movimento e gli avvocati stanno seguendo la situazione e presto avremo nuove news. Inoltre per controllare la situazione a Chiomonte ci si è dati un gancio presso la baita Clarea alle 17.

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pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

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