Chiomonte, Turi Vaccaro sfida zona rossa e polizia!
Sono le ore 18 circa e don Ciotti arriva al presidio no tav Chiomonte. Turi lo aspetta e un grande abbraccio li unisce subito. Sono momenti intensi, umani, alti, scendono le lacrime e anche Turi scende dal cedro, di corsa e subito scavalca le reti per tornare dalla sua gente, tra i no tav. Poi le parole di Don Ciotti, gli applausi, parole pesanti che qui di seguito poniamo in maniera integrale. “Rispetto della gente, rispetto dell’ambiente, ci sono altre priorità”. Don ciotti sale sull’autoscala dei VVFF e va ad abbracciare Turi. Turi consegna il materiale che aveva sul cedro e poi scende da solo lungo i rami. Di corsa poi scavalca gli ostacoli e torna tra gli applausi tra la sua gente i no tav
Ore 12.00 Un altro messaggio da Turi. Per Nicola. Siccome non ho dormito bene (da due notti un dormiveglia faticoso) e stanotte non ho neppure avuto l’indicazione di un sogno e neppure riesco a concentrarmi a leggere perchè gli occhi si chiudono il sogno di ieri l’ho interpretato come lotta e amore il che significa forse un po’ di riguardo per me anche per le difficoltà a mantenere questa posizione, vista anche la pioggia in agguato, il fatto che non riesco a parlare (ho perso la voce a gridare ma a questo sono abituato cioè al silenzio). Dal momento che non ho esperienza delle conseguenze (capogiri, vertigni) del digiuno dell’acqua oltre i tre giorni … Sarei tentato di scendere, ieri i pompieri mi hanno stressato ma per fortuna oggi sono guasti ma non ci credo perchè ieri sera mi sembra che l’abbiano riparata e in ogni caso hanno un altro camion con scala che c’era già prima anche se meno lunga, non ha senso che stiano qua. Comunque con una scala a loro dire rotta anche solo per l’emergenza mi sentissi male. Visto che viene don Ciotti questa sera è forse già un obiettivo raggiunto da tutti noi insieme al digiuno di mons. Bettazzi (ancora da confermare), anche Zanotelli (da contattare)… Nanni Salio, Giovanni Ciavarella, mia sorella Pina, Federico o Sergio, Mao Valpiana, Alvise e Maria Chiara di Alba, Beppe Amarasso (MIR), Antonio Rampolla, don Alessandro Santoro, Marco Revelli e Luca Mercalli. Dal sogno di ieri dare una mano a Giaglione e prepare la semina fukuoka. Non voglio strafare per carpire ad ogni costo l’attenzione dei politici. Un po’ mi spiace scendere perchè quest’albero potrebbe ancora rendersi utile per la valle (stavolta lo taglieranno sicuramente) o forse sarà un po’ l’abitudine a essere in vista (bisogno di attenzione). Comunque oggi Hiroshima, potrei resistere fino all’arrivo di don Ciotti e scendere se lui me lo consiglia anche per mostrargli rispetto, se necessario scendendo, un’altra notte sarà dura. Se c’è il sole sto bene quassù, ora faccio un po’ di meditazione e ti dirò cosa desidero e se arriverò ad una conclusione. Comunque se piove la mantella che ho è insufficente, avrei bisogno di un piccolo telo di plastica per il davanti per stare in posizione yoga e coprire anche le coperte sedendomici sopra, no tenda. Per le telefonate puoi aspettare che scendo. Se qualcuno può telefonare ad Alfonso mio amico per sapere cosa mi consiglia, se è utile che rimanga sull’albero. Turi
Ore 19.00 Un messaggio da Turi. Tre giorni senza acqua sull’albero potrei stare; ma non dormo che un dormiveglia. Vedrò stanotte se ce la faccio. Se pioverà forte forse scenderò, stanotte ho sognato mio padre e la mia sorella maggiore = madre interpretazione: autorità e dolcezza resistenza e flessibilità. Ai pompieri dico: se userete la violenza io farò resistenza passiva, ma non vi farò del male. Non sono qui per i giornalisti, ma per i politici. Finchè loro minacciano di prendermi non mi lego. Maurizio (pompiere ndr) dice che non ha minacciato di prendermi, dice che hanno avuto l’ordine di stare vicino a controllarmi e tutto il giorno mi dice che devo aver fiducia, che mi avrebbe già preso se voleva e che non vuole che vado su perchè è fragile. La sua mossa io l’ho interpretata come un tentativo di prendermi. Lui dice che le manovre non riescono sempre perfette e in ogni caso era arrabbiato perchè ero risalito su nonostante mi avesse garantito di non prendermi. Consiglierei di chiedere scusa per il “testa di cazzo” così sono più sereni anche con me. Grazie Turi
Aggiornamento 5 agosto
Ore 16.40 Grazie all’intervento di molte persone accorse al cancello i Vigili del Fuoco hanno interrotto le pericolose operazioni ed al momento il pericolo sembra rientrato. Turi continua la sua azione pacifica resistendo aggrappato al cedro.
Ore 16.00 Chiomonte i vigili del fuoco cercano di far scendere Turi con la forza appoggiando l’autoscala alla pianta. La situazione è critica. Il movimento dinamico del tronco sottoposto alle correnti d’aria è stato interrotto e il tronco stesso rischia un cedimento strutturale. Questo principio è ben noto a tutti coloro che operano su grandi altezze e soprattutto a chi dovrebbe salvare la vita a grandi altezze come il soccorso S.A.F. dei vigili del fuoco. Questa scelta non può essere dettata che dall’imbarazzo provato dalla questura nel veder ridicolizzato il forino da loro difeso. Nulla però vale la vita di Turi. La tensione si alza.
4 agosto 2011
Ore 21.25 Turi Vaccaro, il pacifista NO TAV, è riuscito a entrare nella zona rossa al check point di Chiomonte verso le 16.15 e con una delle sue azioni molto determinate è salito sul grande pino di fianco alla centrale proprio sopra alla Dora. Non vuole scendere! Sono arrivati i pompieri che ripetutamente hanno cercato di raggiungerlo con la scala a stadi. Ma lui si è sempre rifiutato. Ora gli hanno passato una semplice coperta perché il buio sta scendendo. Ha chiesto dei giornalisti e parla solo a distanza….
Ore 23.40 circa Luca attivista no tav scavalca le recinzioni e corre verso il cedro dove Turi è da ore salito per protesta. da ore erano stati consegnati ai vigili del fuoco indumenti e acqua per turi, per ripararsi dal freddo e per idratarsi. La questura aveva deciso di non consegnare questo materiale e così il movimento ha deciso di provare lo stesso a rompere questo meccanismo di dissuasione. Salito sulla pianta l’attivista è stato brutalmente aggredito e ributtato a terra. preso a calci e portato via. si è così iniziata una battitura per chiederne la liberazione. Ad ora è in corso una trattativa per il rilascio. dato grave dell’episodio è che la dirigenza della piazza ha deciso di interrompere i soccorsi dei vigli del fuoco mettendo in serio pericolo Turi allontanando la scala dei vigIli del fuoco predisposta per aiutarlo sostituendola con le truppe pronte ad intervenire contro i no tav. Ad ora la situazione rimane critica ma stazionaria.
Ore 00.20 Adesso Luca può finalmente portare coperte e acqua a Turi che è sceso di qualche metro causa vento e stanchezza. Turi ha comunque deciso di continuare la sua azione finchè le energie glielo permetteranno. Il supporto e il calore di tutto il movimento hanno fatto si che una bella giornata di lotta si chiuda nei migliore dei modi.
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