InfoAut
Immagine di copertina per il post

Desio, occupato l’ex tirassegno. Nasce il Presidio Permanente contro Pedemontana

L’obiettivo del collettivo è di diventare punto di incontro per tutti i comitati che in Brianza si pongono criticamente o in aperta opposizione alla costruzione della Pedemontana.

Nei prossimi giorni i giovani hanno in progetto di ripulire il luogo e di renderlo agibile per le attività e per gli eventi che intendono ospitare.

“Il giovedì pensiamo di organizzare una cena popolare – ha dichiarato Giacomo, uno degli occupanti – mentre nel fine settimana ci saranno i concerti che serviranno a finanziare, oltre il mantenimento del presidio, vari progetti tra cui un video documentario sulla costruzione di Pedemontana. Stiamo allacciando dei rapporti con vari collettivi sia con quelli che si oppongono a Pedemontana sia con altre esperienze: i comitati contro la TEM (Tangenziale Est Milano n.d.r.) e i comitati No Tav della Val Susa. Vorremmo costruire un laboratorio politico dove queste realtà possano incontrarsi e confrontarsi mettendo in circolo le esperienze sulle lotte”.

Gli occupanti hanno dichiarato di avere rapporti e l’appoggio anche dei centri sociali già presenti e radicati sul territorio come il FOA Boccaccio di Monza e l’ SOS Fornace di Rho.

Nella serata di ieri il volantino del Presidio Permamente è stato distibuito durante il consiglio comunale di Desio.

 

Il comunicato tratto dal sito Adésbastaneh

Ai comitati in lotta contro la Pedemontana e la depredazione del territorio, alla cittadinanza brianzola tutta ed alle istituzioni coinvolte,

il 27 novembre 2011 è stata occupata, o meglio liberata dalle (il)logiche speculative, un’area adiacente sl tracciato dell’autostrada pedemontana, nello specifico l’ex-tiro a segno di via Milano al confine con Seregno.

Ad un anno dal commissariamento del comune per mafia, la distruzione del territorio è stata solo tamponata nel PGT, ma inceneritore ed autostrada sono comunque disetro l’angolo. Oltre allo svincolo ovest con la milano-meda e quello con la milano-lecco ad est, in zona ospedale è previsto un mega-autogrill, mentre nei pressi della discarica di rifiuti tossici di via Molinara sorgerebbero il polo logistico ed il centro manutenzione di tutta la grande opera viaria. Essendo dunque Desio centro nevralgico e geometrico della tratta autostradale abbiamo ritenuto più che emblematico iniziare da qui la fase di presidio permanente, dato che in primavera dovrebbero iniziare le cantierizzazioni.

Facciamo dunque appello a tutti i comitati e chiunque senta viva dentro di sè questa causa a supportare diffondendo la voce dell’iniziativa ed a partecipare al presidio con la presenza fisica, con le staffette di veglia, con il supporto materiale (cibo, acqua, materiale elettrico, materiale informativo, etc.) e con la voglia di fare, non tanto per fare, ma definendo gli obiettivi comuni attraverso un’assemblea settimanale.

Sappiamo che lo stabile è stato vinto all’asta da una proprietà alla quale diciamo che non è nostra intenzione arrecare danni alla struttura, al suo valore storico ed economico, bensì in questi giorni riqualificheremo l’area e porteremo le ragioni di questa azione con una delegazione che, dopo l’assemblea al presidio, presenzierà al consiglio comunale di martedì 29 ed alle prossime iniziative dell’amministrazione con un volantinaggio ed un documento con le Nostre istanze.

Vorremmo inoltre provare a fare un incontro con il privato che ha acquisito lo stabile per cercare di risolvere la questione informalmente accordandoci per l’utilizzo dello spazio nel frattempo che i progetti sull’area e quelli dell’adiacente autostrada non saranno definiti con la partecipazione delle comunità locali alle decisioni di interesse pubblico, quindi avendo accesso a tutte le informazione e snocciolando ogni problema.

Premettendo che la nostra posizione resta quella della contrarietà all’opera ed a quelle ad essa connesse, vogliamo evidenziare che non si tratta solo di mancanza di trasparenza, ma di una situazione della stessa tragicità della Val Susa e del Parco del Vesuvio, dato che si continua a scavare ed edificare nelle zone colpite dal disastro di Seveso, violando l’omonima direttiva europea che ha fatto giurisprudenza proprio dal caso Icmesa del ’76.

Nel frattempo le nostre proposte, che vanno oltre la questione della pedemontana, sono quelle di proporre iniziative pubbliche sui temi del consumo di territorio, dei rifiuti zero e delle alternative rinnovabili e autonome ai combustibili fossili, di lasciare spazio alla libera espressione attraverso mostre fotografiche, di pittura e scultura, proiezioni video, esibizioni musicali, performance teatrali e di ogni altra arte. Vorremmo anche istituire una scuola di italiano per stranieri e di lingue per tutt*, e dei laboratori/corsi pratici, dalla riparazione/riuso/riciclo alla cucina, dalla giocoleria/arti circensi al cucito, etc. Il tutto chiaramente autofinanziato con iniziative benefit dentro e fuori lo spazio liberato.

Siamo altresì determinati a perseguire questi obiettivi ed a portare avanti queste pratiche anche in altri luoghi diverso da questo, consapevoli che il tracciato di pedemontana è molto lungo e che, non solo lì, sono presenti una bella cifra di edifici ed aree in stato di abbandono e/o degrado, che meritano di essere riqualificate, piuttosto che divenire oggetto di espropri, per grandi opere inutili, e di affari, attraverso il movimento terra, le rendite fondiarie ed il calcestruzzo armato. Se questo è lo sviluppo, W il sottosviluppo! SARA’ DURA !!!

Presidio Permanente Contro Pedemontana

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Crisi Climaticadi redazioneTag correlati:

desiooccupazionepedemontanapresidio

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

8 DICEMBRE 2024: MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV – ORE 14 PIAZZA D’ARMI, SUSA

A quasi vent’anni dall’8 dicembre 2005, il Movimento No Tav attraverserà di nuovo le strade ed i sentieri della Valsusa che con determinazione e coraggio difende da tanto tempo. Con un occhio al passato, per custodire ciò che la lotta insegna, ed un occhio al presente, per rafforzare le ragioni e la pratica che da […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Sardegna: sgomberato il presidio “La rivolta degli ulivi”

Sgombero di polizia in corso questa mattina a Selargius, nel Cagliaritano, del presidio permanente “La rivolta degli ulivi” sorto per contestare il cavidotto elettrico “Tyrrhenian Link” tra Sardegna e Sicilia. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nessun bacino a Saint-Sauvan, uno sguardo sulla marcia popolare e contadina

Sabato 16 novembre 2024, nonostante il freddo e i blocchi stradali della gendarmeria, quasi 1.000 persone hanno manifestato a Saint Sauvant contro i mega bacini e a favore di un’equa condivisione dell’acqua, in risposta all’appello lanciato dai collettivi Bassines Non merci, A l’eau la Vonne e dalla Confédération Paysanne.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

COP29: l’assenza di molti stati responsabili della crisi climatica e “il petrolio dono di dio…”

Da Radio Blackout: Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. La prima giornata è partita con la presidenza che da subito ha annunciato un accordo sui crediti di carbonio -meccanismi di mercato per ridurre le emissioni, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Nucleare: vecchi rischi e falsi miti sul tavolo della transizione energetica

Lo scorso 6 novembre si è svolto presso il ministero degli affari Esteri e della cooperazione internazionale l’evento inaugurale del World Fusion Energy Group (WFEG). Il summit, incassata l’assenza per malattia della premier Giorgia Meloni, la quale non ha comunque mancato di far pervenire il suo appoggio al mirabile consesso per voce del sottosegretario Alfredo […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Criminale è chi nega la crisi climatica, non chi la denuncia!

L’alluvione che lo scorso 20 ottobre ha colpito la piana di Lamezia ha mostrato, ancora una volta, tutta la fragilità idrogeologica del nostro territorio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non siamo vittime del maltempo ma del malgoverno del territorio

L’Italia è tormentata dal mal tempo o da inadeguata agenda politica? O da entrambe?

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: sale la rabbia contro il governo regionale, mentre ancora si scava nel fango e si cercano 1300 dispersi

A Valencia si scava ancora nel fango per cercare i sopravvissuti a tre giorni dall’alluvione che ha messo in ginocchi il sud della penisola iberica. Il bilancio dei morti ora raggiunge quota 211, ma ci sono ancora 1300 dispersi. L’agenzia meteo lancia l’allarme rosso a Huelva, in Andalusia, così come alle Baleari: “Evitare gli spostamenti, […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Non abbandoniamo i paesi interni!

Sono anni che sentiamo da più parti (specialmente negli ambienti politici), il richiamo alla necessità di ripopolare i paesi dell’entroterra calabrese.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Valencia: disastro climatico, lotta di classe e governance di estrema destra

158 morti. È questo il bilancio provvisorio delle imponenti inondazioni che hanno colpito la regione di Valencia, in Spagna, il 29 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Giù le mani dalla nostra terra! Assemblea e passeggiata verso San Giuliano

Questa sera si è svolta a Susa una partecipata assemblea No Tav, chiamata dal Movimento nelle ore centrali della giornata per iniziare a dare una prima risposta collettiva allo sgombero del presidio di San Giuliano avvenuto nella scorsa notte.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Occupazione temporanea del MAXXI: dal mondo dell’arte pro Palestina

Occupazione temporanea del MAXXI – mobilitazioni dal mondo dell’arte
in sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Uno sguardo sulle barricate studentesche in Francia

Da quando gli studenti hanno occupato la Columbia University in solidarietà con i palestinesi, le occupazioni e gli accampamenti studenteschi contro il genocidio a Gaza si sono diffusi a macchia d’olio, oltre cento università sono state occupate in tutto il mondo, un vasto movimento che richiama alla memoria le mobilitazioni contro la guerra in Vietnam.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: Columbia occupata, iniziano le sospensioni, prosegue la repressione poliziesca. Centinaia di arresti

Il campus di New York è off limits anche alla stampa. E i ragazzi erigono le barricate. La Polizia entra a Columbia, centinaia di arresti

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lotta per fermare il genocidio nelle università statunitensi: un reportage dall’Università del Texas

Abbiamo tradotto questo interessante reportage apparso su CrimethInc sulle proteste che stanno coinvolgendo i campus degli Stati Uniti contro la complicità del governo USA nel genocidio del popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bologna: dopo le cariche all’inaugurazione dell’anno accademico, occupato il rettorato

Occupato il rettorato dell’Università di Bologna. L’iniziativa si inserisce all’interno della “Israeli Genocide Week”, settimana di solidarietà e mobilitazione nelle Università contro il genocidio in corso a Gaza, promossa dai Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Parma: Ecologia Politica libera un nuovo spazio in Università

È davanti agli occhi di tuttɜ il collasso ambientale e sociale in atto e noi studenti e studentesse non possiamo che vedere nell’università il luogo promotore di un cambiamento radicale.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Catania: sgombero poliziesco per lo Studentato 95100 e il Consultorio Autogestito “Mi Cuerpo es Mio”

A Catania sgombero poliziesco ai danni dello Studentato 95100, nato nel 2018 per dare risposte al bisogno di un tetto sulla testa da parte di studenti universitari e precari della città etnea.