Finanziare il fallimento: le sovvenzioni alla cattura del carbonio e all’idrogeno fossile
Che problema c’è con la cattura del carbonio
di Oilchange International, da ECOR Network
La cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio (CCS o CCUS) è una tecnologia che viene proposta per catturare le emissioni di anidride carbonica (CO2) prodotte da vari processi industriali, in particolare quelli legati alla combustione di combustibili fossili. Una volta catturata, la CO2 viene compressa e trasportata, e si tenta di utilizzarla o di immagazzinarla, principalmente sottoterra.
La stragrande maggioranza dei progetti di cattura del carbonio attualmente in corso sono progettati per catturare le emissioni derivanti dal trattamento di gas fossili ricchi di CO2. In molti casi la CO2 viene poi iniettata sottoterra per estrarre più petrolio [EOR- enhanced oil recovery. In pratica si inietta CO2 nei pozzi in via di esaurimento per spingere in superficie il petrolio di difficile estrazione, ndt], generando ulteriori emissioni di CO2 e altri inquinanti. In effetti, la cattura del carbonio è stata sviluppata per la prima volta negli anni ’70 per migliorare la produzione di petrolio, e questo rimane il suo uso primario.
La cattura del carbonio riduce a malapena le emissioni e prolunga la durata di vita dell’energia inquinante. La cattura del carbonio è un fallimento comprovato da oltre 50 anni e non ha prodotto alcuna riduzione delle emissioni globali.
La cattura del carbonio è una pericolosa distrazione promossa dalle compagnie dei combustibili fossili e dai loro sostenitori governativi per prolungarne l’uso.
È una soluzione solo per l’industria dei combustibili fossili, non per le persone e il pianeta. I progetti di cattura del carbonio sono associati a rischi per la salute. Sono principalmente situati all’interno o vicino a comunità che sono spesso a basso reddito e prevalentemente afrodiscendenti o indigene, perpetuando il razzismo ambientale.
L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) classifica la cattura del carbonio come una delle più costose e meno efficaci opzioni disponibili di mitigazione delle emissioni. Non è un caso che i governi che spendono di più per la cattura del carbonio siano gli stessi governi responsabili di gran parte delle emissioni attraverso i loro vasti settori dei combustibili fossili. Questi governi hanno una responsabilità storica nel combattere la crisi climatica, ma il loro investimento nella cattura del carbonio non fa che dare un’apparenza di azione climatica al loro continuo impegno nell’estrazione dei combustibili fossili. Investire nella cattura del carbonio ritarda la transizione verso l’energia rinnovabile. Invece di sprecare tempo e denaro su tecnologie che non funzionano, i governi devono impegnarsi a eliminare in modo giusto ed urgente i combustibili fossili prima che sia troppo tardi.
Finanziare il fallimento
Nonostante 50 anni di sviluppo e un investimento stimato a 83 miliardi di dollari dagli anni ’90, la cattura del carbonio non ha avuto alcun impatto sulle emissioni di CO2. I progetti di cattura del carbonio falliscono costantemente, sono eccessivamente dispendiosi o hanno prestazioni inferiori al previsto. Negli Stati Uniti, dove la maggior parte dei progetti di cattura del carbonio opera con l’aiuto di importanti sovvenzioni federali, l’80% dei progetti fallisce a causa di problemi tecnici, spese eccessive e mancanza di remunerazione finanziaria degli investimenti.
Anche se la cattura del carbonio funzionasse come previsto, i progetti attualmente in corso a livello mondiale catturerebbero solo lo 0,1% delle emissioni globali. Tuttavia, molti di questi progetti non solo operano costantemente al di sotto della loro capacità, ma sono prevalentemente utilizzati per aumentare la produzione di petrolio e gas attraverso l’enhanced oil recovery (EOR). Nonostante ciò, è in corso uno tsunami di nuovi progetti di cattura del carbonio, che mina l’imperativo di eliminare con giustizia e urgenza i combustibili fossili. Questa nuova ondata è resa possibile solo da centinaia di miliardi di dollari di denaro pubblico offerti dai governi attraverso politiche annunciate dal 2020.
Questo briefing descrive come i governi, principalmente in Nord America e in Europa, continuano a sprecare i soldi dei contribuenti per sostenere l’industria dei combustibili fossili nella ricerca della soluzione più costosa e meno efficace all’inquinamento da carbonio.
Il briefing si basa su un unico database globale compilato da Oil Change International che traccia i conferimenti governativi distribuiti alle imprese dal 1984 al 2024 per la cattura del carbonio e la ricerca, lo sviluppo, i progetti pilota e commerciali basati sull’idrogeno fossile. Abbiamo anche compilato un tracciato delle politiche esistenti che sostengono sia la cattura del carbonio che l’idrogeno con incentivi finanziari. Il tracciato delle politiche potrebbe non essere un elenco esaustivo, data l’opacità delle politiche di alcuni governi.
Siamo nel mezzo di una crisi climatica. Il riscaldamento globale sta avendo un effetto devastante sul nostro pianeta, ed è sproporzionatamente percepito dalle comunità afrodiscendenti, dai popoli indigeni, dalle comunità a basso reddito e da altri gruppi emarginati che hanno contribuito meno al problema. L’industria dei combustibili fossili danneggia direttamente le comunità, distrugge gli ecosistemi e spinge verso la crisi climatica. Per raggiungere gli obiettivi climatici, i governi e gli altri decisori devono sostenere un’eliminazione equa e giusta dei combustibili fossili. L’attuale ondata di progetti di cattura del carbonio e sovvenzioni governative non farà che consolidare ulteriormente l’industria dei combustibili fossili e i suoi impatti.
RISULTATI PRINCIPALI
Decenni di sovvenzioni hanno già fornito miliardi a sostegno della cattura del carbonio. Negli ultimi 40 anni sono stati spesi a livello globale quasi 30 miliardi di dollari di denaro pubblico per la cattura del carbonio e l’idrogeno fossile:
-Cinque governi hanno speso il 95% di questo. In ordine decrescente, questi sono:
-Stati Uniti (12 miliardi di USD),
-Norvegia (6 miliardi di USD),
-Canada (3,8 miliardi di dollari);
-Unione Europea (3,6 miliardi di dollari)
-Paesi Bassi (2,6 miliardi di dollari).
I sussidi sostengono una maggior produzione di combustibili fossili:
-Gli Stati Uniti e il Canada hanno speso oltre 4 miliardi di dollari di sovvenzioni per la cattura del carbonio per migliorare l’enhanced oil recovery (EOR). Si usa il denaro pubblico per pagare le compagnie petrolifere affinchè producano più petrolio.
– Se si include una stima delle entrate non recuperate dal credito fiscale, gli Stati Uniti hanno probabilmente speso almeno 3 miliardi di dollari per sovvenzionare la EOR.
– A livello mondiale, i governi hanno speso 4,2 miliardi di dollari per progetti che prevedono la produzione di idrogeno prodotto da combustibili fossili utilizzando la cattura del carbonio. Molto di più è stato impegnato nelle politiche annunciate. Si tratta di un sussidio significativo ad un prodotto da combustibili fossili che potrebbe essere sostituibile con energia rinnovabile.
Le recenti dichiarazioni politiche aumenteranno notevolmente l’entità delle sovvenzioni e si tradurranno in livelli senza precedenti di supporto per la cattura del carbonio:
– Exxon ha fatto pressione per ottenere sovvenzioni per la cattura del carbonio negli Stati Uniti, dicendo agli investitori che avrebbe raccolto “trilioni” di entrate da questa tecnologia nei prossimi decenni. Si stima che gli Stati Uniti abbiano rinunciato a 1,3 miliardi di dollari in entrate fiscali attraverso il credito d’imposta per la cattura del carbonio fino al 2022. Le modifiche ai sensi dell’Inflation Reduction Act (IRA) potrebbero portare a perdite molto maggiori in futuro – fino a 100 miliardi di dollari.
– La spesa pubblica già stanziata per la cattura del carbonio e l’idrogeno prodotto da combustibili fossili scompare rispetto all’ammontare di denaro pubblico recentemente reso disponibile per prossimo decennio. Dal 2020, abbiamo registrato tra i 114 e i 237 miliardi di dollari di denaro pubblico di cui è stata annunciata la disponibilità. I sussidi per la cattura del carbonio stanno infrangendo le promesse di porre fine ai sussidi per i combustibili fossili:
– Queste sovvenzioni prolungheranno l’estrazione di combustibili fossili e aumenteranno i profitti del settore, annullando i progressi compiuti negli ultimi anni per eliminare i finanziamenti pubblici in un settore che è sia altamente redditizio [per le imprese] che principale responsabile della crisi climatica in cui ci troviamo.
-Spesso i progetti di cattura del carbonio falliscono o non raggiungono il 90% delle emissioni che l’industria proclama di catturare. Sono spesso usati per giustificare il proseguimento di attività ad elevate emissioni, che distolgono la ricerca e gli investimenti dalle alternative e dalle politiche climatiche meno rischiose.
Funding failure: carbon capture and fossil hydrogen subsidies exposed
Lorne Stockman, Myriam Douo, Laurie van der Burg (coord.)
Oilchange International
Agosto 2024, 19 pp.
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